Se anche fosse nascosto dalle nuvole, facciamo una sosta e godiamoci questo sole che splende!
UNA SOSTA
Anima, godi questo sol che splende
tra cielo e mare, colaggiù, da lunge,
dove come una nuvola si stende,
quasi l'acque a partir dall'orizzonte,
una striscia lievissima di fumo.
Godi e respira questo che ti giunge
da li orti, chiusi tra la riva e il monte,
indistinto, indicibile profumo.
Tra poco l'onda scenderà, velando
i contorni alle cose e le distanze.
Ad una ad una, su nel ciel, tremando,
come a specchio d'un'acqua esili fiori,
timidamente si apriran le stelle:
quelle che, d'alto, veglian le speranze
compagne eterne degli umani cuori,
ed il dolore che le fa più belle.
E allora, anima, tu risalperai
pel tuo viaggio verso l'infinito:
allor, sola con te, rifrugherai
l'ombre a scrutare se ti si profili
nel respir della notte solitaria
lontano l'azzurrino orlo del lito
co'suoi contorni, fluidi, sottili,
segnati appena di tra l'acqua e l'aria.
Ora goditi questa dolce sosta,
ora indugia così. Odi la voce
dell'onde che s'infrangono alla costa,
segui con l'occhio il sole che scompare,
bevi il profumo che per te si esala...
E oblìa che intanto verso la sua foce,
simile a fiume che distende al mare,
perennemente la tua vita cala!
Balilla Pinchetti
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