27 aprile 2012

La virgola-Bruno Ferrero

LA VIRGOLA

Storiella che rimarca l'importanza della virgola...

C'era una volta una virgola seccata dalla poca considerazione in cui tutti la tenevano.
Perfino i bambini delle elementari si facevano beffe di lei.
Che cos'è una virgola, dopo tutto? Nei giornali nessuno la usa più.
La buttano, a casaccio.
Un giorno la virgola si ribellò.
Il Presidente scrisse un breve appunto dopo un lungo colloquio con il Presidente avversario: "Pace, impossibile lanciare i missili" e lo passò frettolosamente al Generale.
In quel momento la piccola, trascurata virgola mise in atto il suo piano e si spostò.
Si spostò solo di una parola, appena un saltino.
Quello che lesse il Generale fu: "Pace impossibile, lanciare i missili".

E SCOPPIÒ LA GUERRA MONDIALE!

La virgola ...piccolo dettaglio



 Leggete e analizzate la seguente frase:



"Se l'uomo sapesse realmente il valore che ha la donna andrebbe a
quattro zampe alla sua ricerca"

 

Se sei donna, certamente metteresti la virgola dopo la parola "donna":

"Se l'uomo sapesse realmente il valore che ha la donna , andrebbe a
quattro zampe alla sua ricerca"

 

Se sei uomo, certamente la metteresti dopo la parola "ha":

"Se l'uomo sapesse realmente il valore che ha , la donna andrebbe a
quattro zampe alla sua ricerca"


Straordinario!
Basta spostare una virgola per ribaltare il significato della frase..quando sono i dettagli a fare la differenza!


DA "UN CUORE PULITO"-R.Battaglia


LEZIONI D'AMORE DA "UN CUORE PULITO"


L'amore si esprime solo nel silenzio. La pace è intensità, non è il vuoto non è il nulla. 

Attraverso la quiete si può entrare nel mistero della nostra anima e della creazione. 

A Dio dobbiamo l'amore, ma anche l'universo. 

L'universo è l'amore di Dio. 
L'amore è l'espansione di se stessi. 
L'amore è l'eternità.
Abituati a guardare serenamente i tuoi simili negli occhi perché, anche se umili, hanno sempre qualcosa da insegnarti, cerca di sorridere alla vita perché essa ti amerà sempre anche quando non sarai più nessuno.
Devi guardare il cielo, ascoltare il vento che scende leggero nei boschi, e di notte devi ammirare le stelle e la luna. Sono queste le piccole cose che devi imparare.
Per sentirci bene ed essere sereni dobbiamo ritrovare la pace perduta e la speranza. Sappiamo tutto di noi, dei nostri sbagli, delle nostre pene, ci vediamo così come siamo realmente e cerchiamo di aiutarci per migliorare.

Se guardiamo l'immensa distesa del mare, ci accorgiamo che non abbiamo avuto abbastanza fede in quel Dio che troppo spesso abbiamo messo in discussione. Non abbiamo creduto neanche in noi stessi e nelle persone a noi vicine perché il nostro cuore con il tempo si è inaridito. Ci siamo allontanati dalla semplicità di quei giorni lontani, quando da ragazzi ci nascondevamo fra le canne per ascoltare il canto dei grilli e il fruscio del vento. 

La vita in fondo è fatta di piccoli piaceri. Uno scambio di sguardi buoni con una persona di famiglia, un momento di spensieratezza con un amico.
Per raggiungere la felicità, l'uomo non ha bisogno né di ricchezze né tantomeno di onori perché lo stretto necessario basta alla gioia del corpo, l'acquisizione della cultura alla gioia dello spirito e il compimento del dovere alla gioia della coscienza. Queste tre virtù sono sempre più rare e per questo molte persone sono infelici.
Con l'immaginazione si può approdare sulla riva di mondi sconfinati dove è possibile ritrovare la purezza di quando eravamo bambini.

Non devi essere triste, non permettere che le incertezze e le paure ti travolgano. 

Non lasciare che gli altri giudichino le tue debolezze e le usino per indurti a scendere a compromessi. 

Non vendere mai il tuo cuore pulito per una manciata di parole false, non rinnegare mai te stesso per il piacere di essere considerato e amato. 

Cammina lungo la pianura e nelle valli incantate e quando il temporale si abbatterà sui campi di grano cerca riparo sotto un grande albero.

Non stancarti mai di aspettare perché il giorno più bello della tua vita può arrivare domani. 

Comportati come gli alberi che attendono la primavera per riempirsi di foglie e di fiori. Ci troviamo alle soglie di una nuova era: quella antica è ormai logorata. Ciò che rimane di buono appartiene al mondo delle idee superiori, alle pure intuizioni che saranno le speranze per un nuovo mondo. 

L'attuale umanità è come un terreno antico che ha vissuto troppe stagioni e si prepara per una nuova aratura. Il raccolto e le fioriture dipenderanno dalla mente dell'uomo. Vai oltre. Oggi, domani, sempre, vai oltre. Bisogna saper donare senza chiedere nulla in cambio.
Per avere amici è necessario prima essere un amico, preferire la sincerità all'elogio, la lealtà ai sorrisi, esprimere gentilezza con gli occhi e attraverso il tono della voce, non solamente con le parole, non giudicare mai, trasmettere forza e comprensione.
Chi ama davvero è sempre consapevole che niente e nessuno gli appartiene veramente. Nessun essere umano può mai possedere un'altra persona: ognuno è solo davanti all'eternità. Siamo riamati soltanto quando ci sentiamo interiormente liberi e se concediamo vera libertà anche agli altri.

(Romano Battaglia)


25 aprile 2012

ALMENO L' ITAGLIANO SALLO...


ALMENO L' ITAGLIANO SALLO...

Siamo sicuri di conoscere bene la lingua italiana?

Per leggere la parola corretta posizionare il mouse sulla  parola colorata ...
  1. Mi può disinnescare la segreteria telefonica?
    (Ordigni moderni...)
  2. Soffro di vene vorticose.
    (Sarà un ballerino...)
  3. Di fronte a queste cose rimango putrefatto!
    (Che schifo!)
  4. In farmacia: Può darmi un "una tantum"?
    (forse si chiama "tantum verde"?)
  5. Quando muoio mi faccio cromare.
    (Valido!)
  6. Arriva il treno, hai blaterato il biglietto?
  7. Come faccio a fare tutte queste cose simultaneamente? Dovrei avere il dono dell'obliquità!
  8. Un'onda anonima ha travolto i surfisti.
  9. Almeno l'italiano... sallo!
    (Eh...)
  10. Basta! Vi state coagulando contro di me!
  11. E' nel mio carattere: quando qualcosa non va, io sodomizzo!
    (Stategli lontano!)
  12. Anche l'occhio va dalla sua parte...
    (Si chiama strabismo...)
  13. Non so a che santo riavvolgermi.
    (Una videocassetta devota...)
  14. Avete i nuovi telefonini  GPL?
  15. Il cadavere presentava evidenti segni di  decesso.
    (Ma va?!)
  16. Prima di operarmi mi fanno un' autopsiagenerale.
    (Auguri!)
  17. Vorrei un pacco di cotone  idraulico.
  18. Abbiamo mangiato la trota  salmonellata.
    (Ancora auguri!)
  19. Vorrei un'aspirina in  supposte effervescenti.
  20. Vorrei una maglia con il collo a  volpino.
    (Non era lupetto?...)
  21. Devo andare dall'  otorinolalinguaiatra.
  22. Ho visitato palazzo degli  infissi a Firenze.
  23. Vorrei una pomata per l' Irpef.
    (Herpes è difficile...)
  24. Se lo sapevo glielo  divo!
  25. Usare il DDT fa diventare più grande il buco nell' Orzoro.
    (Addio colazione)
  26. Tu non sei proprio uno  sterco di santo.
    (Meno male...)
  27. Tu l'hai letto il fu Mattia  Bazar ?
  28. E' andato a lavorare negli  evirati arabi.
    (Contento lui...)
  29. Lo scontro ha causato 5 feriti e 10  confusi.
  30. A forza di andare di corpo mi sono quasi  disintegrata.
    (O disidratata???)
  31. Mia nonna ha il morbo di  Pakistan.
  32. La mia auto ha la marmitta  paralitica.
  33. Verrà in ufficio una  stragista per il tirocinio.
    (Si salvi chi può!)
  34. Sono momentaneamente in stand- bike.
    (L'attesa in bicicletta...)
  35. Che lingua si parla in Turchia? Il  turchese.
  36. Davanti alla sua prepotenza resto  illibato.


VIDEO UNITA' ITALIA


Buona visione di questo bellissimo video, omaggio all'Italia!



IL SALUTO ITALIANO "CIAO""



IL SALUTO ITALIANO  "CIAO""

Pillolina di cultura...


Il  termine ciaocome tutti sappiamo, è la forma di saluto informale ed amichevole più utilizzata nella lingua italiana.
L'origine del termine  è invece meno nota e il significato del saluto si è decisamente modificato con il passare del tempo.
Ciao viene dal dialetto veneto, precisamente da
 s-ciavo.
S-ciavo
 (successivamente contrattosi in s-ciao e poi in ciao) significa ‘schiavo’, ed era usato dai servi nell’atto di rivolgersi verso i loro padroni nella Venezia del ‘700. Il significato del saluto, com’è facile intuire, equivaleva a: ‘sono tuo schiavo’, ‘servo tuo’, ‘ai vostri ordini’.
Curioso notare comeciao, da saluto reverenziale e diretto a mettere in evidenza la differenza sociale tra due individui di classi diverse, sia diventato col tempo confidenziale e amichevoletanto che usarlo oggi verso determinate persone, è considerato inappropriato e maleducato.
La parola si è diffusa per il mondo a seguito delle migrazioni degli italiani, ed è entrata come saluto informale anche nel lessico di numerose altre lingue, quasi sempre unicamente per il commiato:
  • bosniaco: ćao
  • bulgaro чао (čao, più usato nel commiato)
  • ceco: čau (sia nell'incontro che nel commiato)
  • esperanto: ĉaŭ (più usato nel commiato, raramente nell'incontro)
  • estone: tšau (sia nell'incontro che nel commiato)
  • francese: ciao o tchao (nel commiato)
  • lituano: čiau (più usato nel commiato; raramente nell'incontro)
  • macedone: чао (čao, nel commiato)
  • maltese: ċaw (nel commiato); anche ċaw ċaw (nel commiato)
  • portoghese: tchau (nel commiato); in Brasile, si usa anche la forma diminutiva tchauzinho
  • rumeno: ciao o raramente ciau (più usato nel commiato; raramente nell'incontro)
  • russo: чао (čao, nel commiato); si usa anche uno scherzoso чао-какао
  • serbo e croato: ћао o ćao (sia nell'incontro che nel commiato), usato anche ћаос о ćaos.
  • slovacco: čau (più usato nel commiato; raramente nell'incontro)
  • sloveno: čau (sia nell'incontro che nel commiato); anche čau čau (nel commiato)
  • spagnolo, specialmente in America Latina: chau o chao (nel commiato)
  • tedesco: tschüs, ciao (entrambi nel commiato) 
  • turco: çav (nel commiato)  
  • vietnamita chào (sia nell'incontro che nel commiato).

DOVE SI PARLA LA LINGUA ITALIANA


DOVE SI PARLA LA LINGUA ITALIANA

Oltre che ovviamente in Italia, l’Italiano è lingua ufficiale a San Marino, nella Città del Vaticano, in Svizzera (insieme a tedesco e francese) e in alcuni parti della Slovenia,dellIstria e Croazia.
L’italiano è molto diffuso a Malta, dove è parlato e compreso dalla maggior parte della popolazione grazie ai programmi televisivi e all’insegnamento scolastico e universitario ed  è stato lingua ufficiale (con l’inglese) fino al 1934.
In Francia, l’italiano è compreso da buona parte della popolazione della Corsica, grazie alle somiglianze tra lingua corsa e dialetti toscani e grazie a ragioni storico- geografiche.
Un discorso simile vale per il Principato di Monaco, dove la comunità italiana è il 21% dei residenti del Paese e l'italiano è la seconda lingua madre dopo il francese e il monegasco.
 La buona conoscenza dell’italiano in
 Albania è dovuta sopratutto alle tv e radio italiane e gli albanesi in Italia rappresentano una delle comunità straniere più numerose.
L’italiano è stato diffuso anche nelle ex-colonie italiane africane:
 Libia, EritreaEtiopia e Somalia (in quest’ultimo Paese è stata lingua ufficiale fino al 1963).
In altre nazioni, a causa della forte e prolungata emigrazione italiana nel mondo, esistono importanti comunità italiane, principalmente negli
 Stati Uniti, in Brasile, ArgentinaMessico, Uruguay, Australia, Canada,  Germania, e Belgio.
 Nel Canada anglofono, l’italiano è la seconda lingua più studiata dopo il francese, mentre negli Stati uniti e nel Regno unito è la quarta lingua più studiata dopo francese, spagnolo e tedesco.
Secondo alcuni studi, gli italofoni  nel mondo sarebbero circa 200 milioni e ci sono comunità di italiane residenti all’estero in tutto il mondo. Se dovessero ritornare tutti in Italia ci vorrebbe un altro “stivale”.

24 aprile 2012

I tuoi occhi brillavano ancora R.W.Emerson


Con la consueta romantica poesia auguro buonanotte!
A domani,si spera...


I TUOI OCCHI BRILLAVANO
ANCORA PER ME 

I tuoi occhi brillavano ancora per me,
     anche se vagavo solitario per terra e mare;
come quella lontana stella che vedo,
     ma che non vede me.

Stamattina sono salito sulla collina nebbiosa,
     ed ho percorso tutti i pascoli,
come brillava la tua forma lungo la mia strada
     fra la rugiada dagli occhi profondi!

Quando l'uccello rosso spiegò le scure ali,
     e mostrò il suo fianco acceso:
quando il bocciolo maturò in una rosa,
     in entrambi io lessi il tuo nome.


Ralph Waldo Emerson

VIDEO PARKOUR 1930


 Ecco chi avrebbe potuto interpretare Spider man
senza bisogno di alcun effetto special
e!



20 aprile 2012

LA CURVA DEI TUOI OCCHI-Paul Eluard



Concediamoci un dolce momento di poesia...
  
LA CURVA DEI TUOI OCCHI

La curva dei tuoi occhi intorno al cuore
ruota un moto di danza e di dolcezza,
aureola di tempo,arca notturna e sicura
e se non so più quello che ho vissuto
è perchè non sempre i tuoi occhi mi hanno visto.
Foglie di luce e spuma di rugiada
canne del vento,risa profumate,
ali che coprono il mondo di luce,
navi cariche di cielo e di mare,
caccia di suoni e fonti di colori,
profumi schiusi da una cova di aurore
sempre posata sulla paglia degli astri,
come il giorno vive di innocenza,
così il mondo vive dei tuoi occhi puri
e tutto il mio sangue va in quegli sguardi.


Paul Eluard

18 aprile 2012

Se me lo avessi detto prima...


Buongiorno con il video di una simpaticissima e veritiera pps con testo, disegni e grafica di attala52…complimenti a lei!

17 aprile 2012

Gente fortunata...




Più che fortunati,direi miracolati....


Noi che...

                                            
                                                                            
Per i nostalgici  degli anni '70-'80 ...                


La traviata



Una dolce pausa musicale...

IL FIORELLINO MERAVIGLIOSO - J. W. Goethe





Un fiorellino meraviglioso a voi...


IL FIORELLINO MERAVIGLIOSO
Canzone del conte prigioniero

 Il conte
Conosco un meraviglioso fiorellino
e ne ho un grande desiderio;
vorrei andare a cercarlo, se io
non fossi prigioniero.
Il mio dolore non è piccolo;
quand'io vivevo libero,
avevo vicino a me quel fiore.

Da questo castello tutt'intorno
scosceso i miei occhi vagano,
e dall'alto della torre non posso
scorgerlo con il mio sguardo;
e chi lo porti alla mia vista,
cavaliere o servo che sia,
il mio fido dovrebbe restare.

La rosa
Sono tutta in fiore e ascolto quello
che dici, qui sotto le tue sbarre.
Povero nobile cavaliere, certo,
di me, la rosa, intendi parlare!
Eletta è la tua anima,
la regina dei fiori domina
certo anche nel tuo cuore.

Il conte
La tua porpora ogni onore merita
dentro il verde involucro;
per questo la ragazza ti desidera,
come i gioielli e l'oro.
Il tuo serto esalta il volto più bello:
ma tu, fiorellino, non sei quello
che io venero in segreto.

Il giglio
Ha uno stile altero e a cose
eccelse aspira la rosa;
ma loderà la bella del cuore
anche il giglio che l'adorna.
A chi batte il cuore in un petto fedele
e pura, come la mia, ha la mente,
questi di me ha la stima più alta.

Il conte
Io mi ritengo casto e puro,
e puro da colpe malvage;
ma qui sono tenuto prigioniero
e tutto solo mi devo tormentare.
Tu nella tua bellezza mi evochi
la casta soavità delle vergini:
ma io penso a un fiore più caro.

Il garofano
Io, il garofano, penso di essere questo
fiore, qui nel giardino del carceriere,
se no, perché il vecchio mi presta
le sue cure con tanto amore?
I petali urgono nella bella corona,
un profumo per sempre si sprigiona,
e tutti i mille colori.

Il conte
Non va disprezzato il garofano,
è la gioia del giardiniere:
ora alla luce deve stare esposto,
ora lui dal sole lo protegge;
ma quello che il conte rende lieto
non è uno sfarzo ricercato,
è un silenzioso fiore.

La violetta
Me ne sto reclinata e nascosta
e non parlo volentieri, ma voglio,
dato che ora è la mia volta,
rompere il mio silenzio profondo.
Se sono io, come mi dispiace,
uomo stimato, di non recare
su fino a te tutti i profumi.

Il conte
La buona violetta io la stimo molto:
è tanto modesta e tanto
odorosa; ma io ho bisogno
di più, nel mio acerbo affanno.
A voi soltanto voglio confidarmi:
su questi picchi rocciosi e aridi
non troverò la mia bella.

Ma la donna più fedele della terra
incede presso il ruscello, in basso,
sospira e geme sommessa
fino al giorno del mio riscatto.
Quando coglie un fiore celeste
e ripete: non ti scordar di me!
lo sento anche di lontano.

Certo, si sente la forza di lontano,
se due si amano davvero;
nella notte del carcere sono rimasto
ancora vivo per questo.
E anche se mi spezza il cuore, basta che
io esclami: non ti scordar di me!
e rinasco alla vita.
J. W. Goethe



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