STORIA DELL'IRIS
L'iris deve il suo nome alla sua iridescente corolla.
Fin dall'antichità è stato associato all'arcobaleno per i suoi variegati e cangianti colori.
Nell'antico Egitto è associato al Dio Horus, simbolo del potere divino e lo si trova rappresentato sui muri di alcuni templi e nei decori dei palazzi accanto al papiro e al fior di loto.
Si narra, anche, che le prime specie di questo fiore furono trasferite in Egitto dal faraone Thutmosis dalla Siria
Si narra, anche, che le prime specie di questo fiore furono trasferite in Egitto dal faraone Thutmosis dalla Siria
Nella mitologia greca l'iris e i suoi colori cangianti divennero il simbolo dell'arcobaleno e dunque del legame tra il mondo degli dei e quello degli uomini .
Iris o Iride, si chiamava anche la messaggera di Zeus e Era, figlia di Taumante ed Elettra che viene rappresentata come una dea alata, vestita di un velo leggero ornato dai colori dell'arcobaleno ,il suo ruolo era accompagnare le anime delle donne defunte nel regno dei morti.
La leggenda vuole che Iride, quando attraversava il cielo per comunicare le notizie agli dei, lasciasse appunto un arcobaleno.
La leggenda vuole che Iride, quando attraversava il cielo per comunicare le notizie agli dei, lasciasse appunto un arcobaleno.
In un simbolismo comune a molte culture, l'arcobaleno rappresenta il ponte tra il cielo e la terra, l'arco teso a collegare gli dei e gli uomini: è la scala dai sette colori per la quale il Buddha ridiscende sulla terra; nella Bibbia, è il simbolo della nuova alleanza tra Dio e gli uomini.
Nel regno arabo era usanza piantare ciuffi di Iris in prossimità delle tombe dei guerrirei morti in battaglia e ancora oggi nei cimiteri musulmani dell'Himalaya persiste questa tradizione.
Sebbene sia splendido e facilmente identificabile, l'iris è incappato nella singolare sorte di essere continuamente confuso con il giglio.
Il giglio francese, per esempio, cioè quello che compariva sullo stemma dei re transalpini, altro non è che un iris.
La storia narra che Luigi VII (re di Francia dal 1137), uscito vittorioso da una battaglia, abbia voluto fare di questo fiore il suo emblema perché il campo su cui si era svolto il conflitto ne era letteralmente invaso. Il popolo, allora, lo soprannominò fleure-de-Louis (fiore di Luigi), ma a causa della pronuncia contratta diventò ben presto fleur-de-lys, cioè fiore di giglio.
Lo stesso errore viene commesso, per ragioni non chiare, anche in Italia: il nome botanico del giglio di Firenze, infatti, è Iris florentina. L'iris non a caso compare nello stemma della città perché cresce copiosamente nei campi che la circondano.
Il significato associato a questo fiore è messaggio quello di annuncio, buona novella e deriva, com’è facilmente intuibile, dalla leggenda greca .
Il giglio francese, per esempio, cioè quello che compariva sullo stemma dei re transalpini, altro non è che un iris.
La storia narra che Luigi VII (re di Francia dal 1137), uscito vittorioso da una battaglia, abbia voluto fare di questo fiore il suo emblema perché il campo su cui si era svolto il conflitto ne era letteralmente invaso. Il popolo, allora, lo soprannominò fleure-de-Louis (fiore di Luigi), ma a causa della pronuncia contratta diventò ben presto fleur-de-lys, cioè fiore di giglio.
Lo stesso errore viene commesso, per ragioni non chiare, anche in Italia: il nome botanico del giglio di Firenze, infatti, è Iris florentina. L'iris non a caso compare nello stemma della città perché cresce copiosamente nei campi che la circondano.
Il significato associato a questo fiore è messaggio quello di annuncio, buona novella e deriva, com’è facilmente intuibile, dalla leggenda greca .
Questo fiore quindi, trasmette messaggi positivi e va regalato per comunicare che ci sono novità o buone notizie nell'aria, oppure per fare gli auguri a chi sta per intraprendere qualcosa di importante.
Attenzione però all' iris giallo , che va regalato in casi molto particolari... il suo significato infatti è "Ardo di passione per te".
(dal web)
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