MERCOLEDI' DELLE CENERI
Con il
Mercoledì delle Ceneri inizia il primo giorno della
Quaresima, cioè periodo di pentimento e purificazione prima
della Pasqua: tutti i cattolici sono tenuti a far penitenza e a osservare il
digiuno e l'astinenza dalle carni.
Sostanzialmente questo periodo vuole
ricordare i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel
deserto dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero
pubblico.
Si dice
abitualmente che la durata della Quaresima è di quaranta giorni: in realtà il
calcolo esatto nel rito romano arriva a quarantaquattro giorni,
perché la Quaresima comincia il Mercoledì delle ceneri, ma finisce il Giovedì
Santo, inoltre non si considerano le domeniche, poiché in tali giorni non va
seguito il digiuno.
Mentre per
il rito ambrosiano la Quaresima inizia la domenica dopo il
mercoledì delle ceneri e termina anch'essa con il Giovedì Santo per un totale di
quaranta giorni esatti.
Nella determinazione della durata
ebbe grande peso il numero quaranta che ricorre nell'Antico Testamento molte
volte:
- quaranta i giorni del
diluvio universale
- quaranta i giorni
passati da Mosè sul monte Sinai
- quaranta i giorni che
impiegarono gli esploratori ebrei per esplorare la terra in cui sarebbero
entrati
- quaranta i giorni
camminati dal profeta Elia per giungere al monte
Oreb
- quaranta i giorni di
tempo che, nella predicazione di Giona, Dio dà a Ninive prima di
distruggerla.
Anche nel Nuovo
Testamento ci sono alcuni passi chiave nei quali si parla di quaranta
giorni: i quaranta giorni che Gesù passò digiunando nel deserto e i quaranta
giorni in cui Gesù ammaestrò i suoi discepoli tra la resurrezione di Gesù e
l'Ascensione.
Anche l’esodo del
popolo d’Israele nel deserto durò quaranta anni.
Nella Numerologia il numero 40 significa penitenza, la peregrinazione lungo il
sentiero della verità per giungere al Cielo secondo Sant’Agostino.
Secondo
alcune correnti religiose la stessa anima dopo la morte del corpo fisico
attenderebbe 40 giorni prima di essere “giudicata” o reincarnarsi in un nuovo
corpo.
Il primo giorno di Quaresima è detto delle
Ceneri, perché durante la funzione liturgica il celebrante sparge un
pizzico di cenere benedetta sulla testa o sulla fronte dei fedeli, per
ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronarli all’impegno penitenziale durante il periodo
quaresimale.
Il rito è molto antico, anteriore a Papa
Gregorio I (VI secolo) e si svolgeva con le parole: «Sacra illa verba: Memento
homo, quia pulvis es et in polvere reverteris» (Sacre quelle parole: Ricorda
uomo, perché polvere sei e polvere tornerai).
Le parole «quia pulvis es et in polvere
reverteris» compaiono nella versione latina della Bibbia (Genesi 3,19) quando
Dio, dopo il peccato originale, scaccia Adamo dal giardino dell’Eden
condannandolo alla fatica del lavoro e alla morte.
La Bibbia contiene molti esempi di persone che utilizzavano la cenere
come simbolo di pentimento e (Genesi 18:27; 2 Samuele 13:19; Ester 4:1; Job
2:8; Daniele 9:3; Matteo 11:21).
CENERE IN TESTA
E
ACQUA SUI PIEDI
Cenere in testa per ricordare la cacciata
dal Paradiso dopo il peccato originale:
«Con il sudore della fronte mangerai
il pane finché non tornerai
alla terra, perché da essa sei tratto:
polvere sei e polvere tornerai!»
Cenere in terra e acqua sui piedi
per una conversione vera e sincera
che parta da noi e giunga agli altri.
Signore concedimi la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare, il coraggio
per cambiare quelle che posso e la saggezza
per riconoscere la differenza e sentirti
sempre al mio fianco in questo mio transito
breve dove i sogni s’incrociano col tramonto.
Pasquale Zolla