Ci sentiamo spesso eterni, con a nostra disposizione tutto il tempo del mondo per fare o rimediare qualsiasi cosa.
Eppure non sappiamo mai come e quando il nostro orologio smetterà di battere e quel "prima o poi lo farò”, rimarrà solo una vaga idea mai attuata.
Allora non rimandiamo il possibile: il tempo per una parola “gentile”, un abbraccio, un bacio... ci sottraggono poco tempo, nel farlo e fanno tanto bene a chi compie il gesto e a chi lo riceve!
Nell'eternità dei tempi, non siamo forse paragonabili a una scintilla che brilla per un attimo prima di spegnersi per sempre?
Possiamo solo cercare di far brillare il più a lungo possibile, il ricordo della nostra scintilla e solo lasciando amorevoli ricordi ci possiamo riuscire.
SII DOLCE CON ME. SII GENTILE
Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell’umano. Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare
leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno
della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci –
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore.
Mariangela Gualtieri
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