30 gennaio 2017

E' L'ALBA - Nazim Hikmet


Un romantico buongiorno invernale... romantico e triste, come gran parte delle cose romantiche!

È L'ALBA

È L'alba. S'illumina il mondo
come l'acqua che lascia cadere sul fondo
le sue impurità. E sei tu, all'improvviso
tu, mio amore, nel chiarore infinito
di fronte a me.

Giorno d'inverno, senza macchia, trasparente
come vetro. Addentare la polpa candida e sana
d'un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia
all'aspirare l'aria in un bosco di pini.

Chi sa, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chi sa,
se la sorte non ci avesse divisi.

È così, mio usignolo, tra te e me
c'è solo una differenza di grado:
tu hai le ali e non puoi volare
io ho le mani e non posso pensare.

Finito, dirà un giorno madre Natura
finito di ridere e piangere
e sarà ancora la vita immensa
che non vede non parla non pensa.

Nazim Hikmet


27 gennaio 2017

LA NEVE NEL CUORE - Domenica Caponiti





Candidamente buonanotte...

LA NEVE NEL CUORE

Una musica
abbraccia la mia tristezza,
tiene appesi - fra nuvole bianche -
sogni celati nel ciglio della mia mente.

Io, abbandonata ad una gremita tempesta,
mi addormento al battito del tempo
che porta via sospiri.

E viaggio
nel mondo di una candida fantasia;
graffi penetranti di dolore
diventano petali di seta...

asciugano pianti radicati
nel mistero della vita
dove schegge di vetro
lacerano speranze...

riscaldano neve nel cuore
sciogliersi alla luce di una visione
che dona un sorriso
nel gelido sentire
di una notte buia
che fa morire
nel torpore del silenzio.

Domenica Caponiti

RACCONTARE UNA FAVOLA - Ulalume González de León


 
Una favola in poesia della poetessa, traduttrice e saggista Ulalume González de León, nata in Uruguay il 20 settembre 1932.
I genitori, Sara de Ibáñez  e Roberto Ibáñez erano una coppia di famosi poeti, che  influenzarono decisamente la  carriera letteraria sua e  delle  altre due figlie, tutte chiamate con nomi tratti da  opere di rinomati scrittori : Ulalume, che è il titolo di una poesia di Edgar Allan Poe; Suleika, come il personaggio di un libro di poesie di Johann Wolfgang Goethe e Solveig, come un  personaggio del romanzo Peer Gynt di Henrik Ibsen.

Grazie ai genitori, infatti, fin da piccola, lei e le sorelle, hanno la grande opportunità non solo d’imparare l'arte della poesia, ma soprattutto l'occasione quotidiana di prestigiose frequentazioni intellettuali con poeti come Pablo Neruda, Octavio Paz, Juan Ramón Jiménez, Gabriela Mistral, Rafael Alberti  e in pratica tutti i poeti latinoamericani più importanti dell'epoca.

Dopo aver studiato al liceo francese, Ulalume termina gli studi di letteratura e filosofia alla Sorbona di Parigi, città dove, nel 1948, sposa l'architetto messicano Teodoro González de León.
Lo stesso anno gli sposi si trasferiscono in Messico, lei assume nazionalità messicana e, così come aveva fatto a suo tempo la madre, adotta il cognome del marito per pubblicare le sue opere, continuando a usarlo anche dopo il divorzio .
Dopo 30 anni di matrimonio e tre figli, infatti divorzia e si risposa  con il poeta messicano Jorge Hernández Campos.
Come riconoscimento alle sue opere letterarie, Ulalume vinse numerosi premi come il Premio di Narrativa dell’Uruguay nel 1970, il Premio Xavier Villaurrutia nel 1978 e il Premio di Poesia Fiore Laura nel 1979 (il Centro di Studi Internazionale Petrarca di Parigi).
Per il suo straordinario lavoro di traduttrice in 4 lingue (inglese, francese, italiano e portoghese), vinse invece, nel 1971 in Messico il premio Alfonso X de Traducción.
Grande soddisfazione ebbe quando Octavio Paz elogiò il suo libro di poesie “Plagios”, definendo lei la migliore poetessa messicana dopo Sor Juana  Inés de la Cruz.
 Affetta da anni dal morbo di Alzheimer, morì il 17 luglio  2009 a Querétaro, in Messico, a causa di un’ insufficienza respiratoria.



RACCONTARE UNA FAVOLA

È il paese di Andrai e Non Ritornerai
dove gli orologi segnano l’inverno in punto
e solo nella tua memoria sarà primavera
se avrai tempo di ricordare
Ma hai soltanto il tempo di cercare la regina bianca

Qui si congela il cuore e non può rompersi
Qui si congelano le fonti del pianto
Qui si congelano le parole che designano i colori
e solo sopravvive la parola del suo nome
Ma tu non sai come si chiama la regina bianca

Si sa poco della regina bianca:
che abita un silenzio senza finestre
che abita il castello di Escisepuoi
che abita la casa del freddo

Si sa poco della regina:
che è completamente bianca
che neppure pensando tutte le rose insieme
si potrebbe far nascere un rossore sulle sue guance
e che neppure con tutte le ali di tutti gli uccelli
si potrebbe migrare dal suo inverno in punto
Si sa poco di lei

Ma non c’è più bisogno di cercarla
né serve altro per incontrarla
e allontanarti da lei per sempre
se scopri che non lasci impronte sulla neve
se scopri come perdi ogni prova della vita.

Ulalume Gonzalez de León


“Ci sono cose reali che non credi perché inverosimili e cose fantastiche che ti danno la chiave per intendere la realtà”

Ulalume González de León
 


CIAMBELLA "COROLLO"




CIAMBELLA "COROLLO"
Vi propongo una ciambella chiamata "Corollo", che anche una cuoca alle prime armi riuscirebbe a fare, infatti, non potrebbe essere più semplice sia per ingredienti sia per procedimento.
 Garantisco in più per la sua bontà e sofficità che restano a lungo se ben conservata, possibilmente sotto una campana di vetro.


COROLLO


Ingredienti per uno stampo ciambella da 26 cm:

4 uova grandi

350 g di zucchero semolato

250 g di latte intero
150 g di olio di semi (girasole o arachidi)
400 g di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo o granella di zucchero

Montate le uova con lo zucchero con le fruste elettriche fino a ottenere un composto chiaro e spumoso (in alternativa si può usare una planetaria o un robot da cucina). Setacciate la farina e il lievito insieme e aggiungeteli un cucchiaio alla volta all’impasto, alternando con l’olio di semi e il latte a temperatura ambiente. 
Infarinate e imburrate uno stampo per ciambella da 26 cm: io ormai uso sempre lo stampo per la chiffon cake che, oltre al bordo molto alto quindi l'impasto non rischia di debordare, ulteriore vantaggio  non si deve neppure imburrare.


Versate l’impasto e infornate in forno preriscaldato, funzione statica, sulla prima guida a 160° per i primi 20 minuti, poi a 175° fino a fine cottura, cioè altri 20 / 25 minuti, anche se conviene sempre verificare la cottura con la classica prova stecchino prima di spegnere il forno. 
Se si vuol mettere la granella, questa va sparsa velocemente sulla superficie durante la prova stecchino.
Lasciare intiepidire in forno con lo sportello chiuso qualche minuto, poi a forno socchiuso fino al momento di sformare e quindi raffreddare sulla gratella. Se non volete mettere la granella, spolverizzare semplicemente con dello zucchero a velo quando il corollo è già completamente freddo per evitare che si sciolga.




Se vuoi scaricare la ricetta 




21 gennaio 2017

GIORNATA DEGLI ABBRACCI-UN ABBRACCIO- C. Cernigoi


GIORNATA DEGLI ABBRACCI



Il 21 gennaio è la giornata internazionale degli abbracci, quindi approfittiamo per riscaldarci con un lungo, caldo e avvolgente abbraccio...

La durata media di un abbraccio tra due persone è di tre secondi, ma i ricercatori hanno scoperto qualcosa di fantastico: quando un abbraccio dura venti secondi, produce un effetto terapeutico sul corpo e la mente.
Un lungo abbraccio rafforza l'autostima, allevia la tensione, scaccia la depressione, placa l’ansia, stimola la produzione di emoglobina, abbassa lo stress... e tanto altro ancora.
La ragione è che un abbraccio sincero produce “ossitocina”, conosciuto anche come l’ormone dell’amore, e “endorfine” che sono delle sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica e stimolante , con un' azione simile alla morfina e ad altre sostanze oppiacee.
Questo miracoloso tranquillante è offerto gratuitamente ogni volta che abbracciamo qualcuno.
E se non hai nessuno da abbracciare... hai sempre te stesso, abbraccia te!

UN ABBRACCIO, UNA MAGIA

Un abbraccio
E’ una piccola magia
Così intensa...
Che ogni ombra 
Di tristezza porta via…

Un abbraccio
Ti riempie la vita
Ti mette le ali
Ti fa sognare,
Ti fa danzare
Tra soffici nubi
Nell’immenso infinito.

Un abbraccio
È una piccola magia
Così intensa…
Che ogni ombra 
Di tristezza vola via…

Un abbraccio
Non è mai per scontato
Per chi crede
Che la vita
Sia fatta di pochi
Brevissimi istanti…

Se non pensi
Sempre al domani
Se sai cogliere
Come un fiore
Appena sbocciato,
piccoli attimi
di felicità,
più ricco di un re
ti sentirai.

Un abbraccio
È una piccola magia
Così intensa…
Che ogni ombra
Di tristezza vola via…

Fa trasalire 
Il tuo cuore,
Può toglierti il respiro
Ridarti la speranza

Che la sofferenza
Nel tempo
Come un soffio di vento
portò via…

Un abbraccio
Come un abile pittore
Di mille colori
Può dipinger
La tua vita…

Può condurti
Verso vie
Inaccessibili
Del tuo cuore
Attraverso una porta segreta
Che nessuno
Potrà mai aprire.

Un abbraccio
È una piccola magia
Così intensa…
Che ogni ombra di tristezza
Porta via…


Claudia Cernigoi

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