25 agosto 2014

VORREI - Tinti Baldini



Buonanotte dall’alto della più luminosa delle stelle! 

VORREI

Vorrei che mi regalassi
un paio di scarpe nuove
tessute di luna quando
è quasi piena e filo
di grano ben maturo
con lacci di segale scura.

Così potrei salire in cima
a quella scala alta là
vicino al leccio
non so dove mi porta
ma sento dal profumo
e dalla sua leggiadra
forma che arriverò
a toccare Sirio
la stella che da bimba
immaginavo fosse
luogo d’incontro
dell’amore.

Aiutami a salire
dolcemente
conducimi nei primi
spessi gradini
e poi lascia la mano
ché da sola debbo
spingermi a forza
spazzando via
dagli occhi nubi
e uccelli neri
e sentirmi libera
in pensiero.

Quando sarò arrivata
ti farò un fischio
e se vuoi puoi
salire anche tu ma
attento che sull’ultimo
gradino solo due scarpe
possono volare.

Tinti Baldini


24 agosto 2014

MARE AL MATTINO- Konstantinos Kavafis


Fermiamoci un po' a fantasticare al cospetto del mare...  

MARE AL MATTINO

Fermarmi qui.
Per vedere anch'io un po' la natura.
Luminosi azzurri e gialle sponde

del mare al mattino e del cielo limpido: 
tutto è bello e in piena luce.

Fermarmi qui.
E illudermi di vederli
(e davvero li vidi un attimo appena mi fermai);

e non vedere anche qui le mie fantasie,
i miei ricordi, le visioni del piacere.

Konstantinos Kavafis


18 agosto 2014

QUEL CAFFE’ AL MATTINO - (dal web)


Anche col caldo d’estate nulla è meglio per un buongiorno di un fumante, fragrante caffè e solo dopo la giornata può... andare in onda!

QUEL CAFFE’ AL MATTINO

Riconosco la fragranza che giunge
a schiudere di caffè mattutino
al sonno i miei occhi e l’armoniosa
melodia d’una sonata che vela
di prime giornate l’agosto.
Qui appari inconsciamente
fra due tazzine spaiate servite
di piattino per far da galateo
con il tuo sperso celeste
a contare cucchiaini di zucchero.
Vorrei vestire di me l’essenza
ed avvolgere la cucina mentre
-d’immaginario lineate- le tue labbra
sfiorano l’amara bevanda volgendo
dallo sguardo basso, un pavido sorriso.
E ritorna ai desideri in cocci
l’agra età dei limoni
dove costruivo castelli con le carte.

(dal web)

17 agosto 2014

MANTIENI LA POSIZIONE- L. Littizzetto


                
I posti più affollati in questo periodo dai vacanzieri?
I bagni pubblici naturalmente!
Soprattutto quelli per le signore ...


MANTIENI LA POSIZIONE

Questo è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un bagno pubblico e a voi uomini, perché  capiate come mai ci stiamo tanto. Il grande segreto di tutte le donne rispetto ai bagni è che da bambina tua mamma ti portava in bagno, puliva la tavoletta, ne ricopriva il perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava: "MAI, MAI appoggiarsi sul gabinetto" e poi ti mostrava "la posizione" che consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi ma senza che il corpo venga a contatto con la tavoletta.


"La posizione" è una delle prime lezioni di vita di una bambina, importantissima e necessaria, deve accompagnarci per il resto della vita. Ma ancora oggi, da adulte, "la posizione" è terribilmente difficile da mantenere quando hai la vescica che sta per esplodere.


Quando "devi andare" in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt. Allora ti metti buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con le gambe e le braccia incrociate. È la posizione ufficiale di "me la sto facendo addosso".

Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con "la bambina piccola che non può più trattenersi" e ne approfittano per passare avanti tutte e due!
A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe. Sono tutti occupati. Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla persona che esce. Entri e ti accorgi che non c'è la chiave (non c'è mai); non importa... Appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non c'è (non c'è mai), ispezioni la zona, il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e non osi poggiarla lì, per cui te la appendi al collo ed è pesantissima, piena com'è di cose che ci hai messo dentro, la maggior parte delle quali non usi ma le tieni perché non si sa mai.


Tornando alla porta... Dato che non c'è la chiave, devi tenerla con una mano, mentre con l'altra ti abbassi i pantaloni e assumi "la posizione"...
AAhhhhhh... finalmente...
A questo punto cominciano a tremarti le gambe... perché sei sospesa in aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano la circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5 chili appesa al collo. 
Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza né di coprirla con la carta, dentro di te pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in testa : "non sederti mai su un gabinetto pubblico!"

Così rimani nella "posizione", ma per un errore di calcolo un piccolo zampillo ti schizza sulle calze!!! 
Sei fortunata se non ti bagni le scarpe. Mantenere "la posizione" richiede grande concentrazione. 
Per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta igienica maaahhh, cavolo...
Non ce n' è... mai.

Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta, ci pensi su un attimo, ma non hai scelta. E non appena lasci la porta, qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno semiseduta in aria con i pantaloni abbassati.NO!!!
                                      

Allora urli "O-CCU-PA-TOOO!!!", continuando a spingere la porta con la mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti rimetti a cercare il fazzolettino, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa mai.


In questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare l'interruttore! Riaccendi la luce con la mano del fazzolettino, perché l'altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudando perché hai su il cappotto che non avevi dove appendere e perché in questi posti fa sempre un caldo terribile.

Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle calze... il ricordo di tua mamma che sarebbe vergognatissima se ti vedesse così; perché il suo sedere non ha mai toccato la tavoletta di un bagno pubblico, perché davvero "non sai quante malattie potresti prenderti qui".

Ma la debacle non è finita... sei esausta, quando ti metti in piedi non senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo sciacquone! Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno, che vergogna!


Finalmente vai al lavandino. È tutto pieno di acqua e non puoi appoggiare la borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi tutto finché riesci finalmente a lavarti le mani in una posizione da gobbo di Notre Dame per non far cadere la borsa nel lavandino; l'asciugamano è così scarso che finisci per asciugarti le mani nei pantaloni, perché non vuoi sprecare un altro kleenex per questo!


Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le gambe incrociate e in quei momenti non riesci a sorridere spontaneamente, cosciente del fatto che hai passato un'eternità là dentro. Sei fortunata se non esci con un pezzo di carta igienica attaccato alla scarpa o peggio ancora con la cerniera abbassata!


Esci e vedi il tuo ragazzo che è già uscito dal bagno da un pezzo e gli è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e Pace mentre ti aspettava.
"Perché ci hai messo tanto?" ti chiede irritato."C'era molta coda" ti limiti a rispondere.

E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo, per solidarietà, perché una ti tiene la borsa e il cappotto, l'altra ti tiene la porta e l'altra ti passa il kleenex da sotto la porta; così è molto più semplice e veloce perché tu devi concentrarti solo nel mantenere "la posizione". E la dignità.

   Luciana Littizzetto

16 agosto 2014

QUELLA STRANA RAGAZZA - Claudio Cisco


Dalla montagna  torniamo al mare per ammirare una magica luna piena... con il pensiero ci  vuole un attimo!


QUELLA STRANA RAGAZZA

Magia di una notte di luna piena.
Non riuscivo a dormire.
Le tende bianche svolazzavano leggere
e una chiara luce illuminava la stanza.
Il respiro del mare arrivava alle mie orecchie
il richiamo era troppo grande per resistere.
Una figura
dai lunghi capelli biondi,
innamorata del suo mare
veniva verso di me.
Il suo sorriso era dolce
i suoi occhi tristi,
quella strana ragazza confidava al mare sogni e segreti
sicura che mai nessuno li avrebbe rubati.
Disperato io la chiamavo
in quella notte di luna piena,
avevo bisogno che qualcuno mi ascoltasse
sognasse per me.
E lei era già là
a piedi scalzi,
sulla sabbia umida e fresca,.
si lasciava accarezzare dalle onde.
I suoi occhi erano quelli del mare
guardavano la luna e il suo chiarore
inseguivano i suoi desideri,
rincorrevano i suoi sogni.
La luna
era alta nel cielo,
la sua luce argentea
illuminava il mare.
Gli occhi di quella strana ragazza
seguivano il ritmo delle onde,
la vedevo correre,
ritornare a vivere.

Claudio Cisco


QUIETE - Alberto Ebner






Restiamo in montagna per la serata, cullati da una dolce malinconia...


QUIETE

È quiete fra questi monti
quando viene la sera.
Piove. Crepita l'acqua sulle foglie
cade qua e là nel bosco
ma non rompe il silenzio
anzi spegne le voci animali
sotto un umido abbraccio.
Tacciono gli uccelli, dormono i buoi,
è muto il pollaio, riposano le pecore.
Calano basse le nuvole,
all'orizzonte c'è una punta di sole:
i miei pensieri si fermano laggiù,
cullati da una dolce malinconia.


Alberto Ebner

LE MONTAGNE - Robert M. Pirsig


Ecco come si dovrebbero scalare le montagne...

LE MONTAGNE

Le montagne si dovrebbero scalare con il minor sforzo possibile e senza fretta.
La velocità dovrebbe essere determinata dallo stato
d’animo dello scalatore. 
Se sei inquieto, accelera. 
Se rimani senza fiato, rallenta.
Le montagne si scalano in un equilibrio che oscilla tra inquietudine e sfinimento.
Poi, quando smetti di pensare alla meta, ogni passo non è soltanto un mezzo, ma un evento fine a sé stesso. 
Questa foglia ha l’orlo frastagliato.
Questa roccia è più instabile.
Da qui la neve è meno visibile, benché più vicina.
Queste sono cose che dovresti notare comunque.
Vivere soltanto in funzione di una meta futura è sciocco.
E’ sui fianchi delle montagne,e non sulla cima, che si sviluppa la vita.
Ma evidentemente senza la cima non si possono avere i fianchi.
E’ la cima che determina i fianchi. 
E così saliamo…

Robert M. Pirsig
(Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta-1996.)



QUIETE DI MONTAGNA - Claudia Checchi




Per chi cerca quiete, al mare preferisce la montagna: il regno della pace rinfresca corpo e spirito!

 
QUIETE DI MONTAGNA
 
Di te amo i grandi silenzi,
l' imponente bellezza delle 
tue cime maestose,
la dolcezza dei tuoi 
verdi pendii,
il fascino misterioso che 
aleggia nella profondita'
dei tuoi boschi,
la fresca limpidezza 
delle tue acque sorgive,
che scorrono in rivoli, e ruscelli.
L'improvviso apparire
delle radure, ora 
inondate di sole, ora
avvolte nell'ombra.
E sopra tutto regna
sovrana la pace,
una pace quasi irreale,
che penetra nell'intimo,
dell'animo, dimentico delle
quotidiane amarezze,
si leva libero e
felice verso il cielo...
 
Claudia Checchi


11 agosto 2014

MATTINO D’ESTATE- A. M. Carletti Marini


Un buongiorno baciato dal sole, accarezzato da una brezza profumata e lambito dalle fresche onde del mare...

MATTINO D’ESTATE

Tremola il sole sopra l’acqua chiara
e incontro al sole volano i gabbiani;
brucia la sabbia sotto ai piedi nudi;
solitaria la spiaggia si distende
tra le colline verdi di pinete.
Una brezza leggera m’accarezza,
profumata di resine e di mare
e mi avvolge la luce del mattino
con i bagliori del color di perla.
Mi siedo sulla riva e guardo il mare.
E l’occhio mio lontano là si perde
dove l’azzurro cupo delle onde
pare lambire dolcemente il cielo.
E mi sento sospesa a poco a poco
in quello spazio immenso ed infinito,
baciata da quel sole del mattino,
dall’aria fresca dal sapor del mare.
Immersa in quell’azzurro senza fine,
in quelle meraviglie del creato,
sento nel cuore un’improvvisa pace
che ha sapore di cielo, di divino;
sento la forza di una mano grande
che accese in cielo il lume delle stelle,
che diede ai fiori un magico profumo
e ad ogni uomo un cuore per amare;
sento la forza di Colui che vive
in tutto ciò che è bello e grande e santo;
un sentimento tenero mi assale,
una lacrima bagna la pupilla,
e dalle labbra sgorga una preghiera

Anna Maria Carletti Marini

10 agosto 2014

UNA STELLA - Giovanna Nigris




Nonostante la Super-Luna che proprio nella notte del 10 Agosto raggiunge la massima luminosità e grandezza per la sua vicinanza con la Terra, gli esperti assicurano che ugualmente saranno visibili le stelle cadenti della tanto attesa notte di San Lorenzo e comunque gli sciami di meteore continueranno fino a fine mese per la gioia  di noi  speranzosi sognatori che così  avremo più possibilità di poter esprimere un desiderio!
Tenendo però a mente un noto proverbio:

"Attento a quello che chiedi, perché potresti ottenerlo!"

UNA STELLA

Una stella cadente
è scesa sul mio cuscino.
Sogno di un attimo
dissolto 
in polveri di vento.
Dentro me 
ha lasciato 
il suo dono.
Una Luce 
avvolgente e calda, 
accogliente e morbida, 
che fa credere,
sperare, 
dona certezze,
dissolve
ogni confuso pensiero.

Giovanna Nigris

6 agosto 2014

BUONGIORNO - Mighty Gorgon


Apriamo la finestra e lasciamo volar via ogni tormento...
 
BUONGIORNO
 
Apro la finestra, tutto tace:
uccelli che volano e verdi colline
in casa sembra esser aumentata la pace
vorrei che questo momento non avesse fine.

Ora chiudo gli occhi ed entro in me stesso
cerco dentro di me quella pace che la natura mi offre
da un po' mia cara lo faccio sempre più spesso
per cercar di consolare questo cuore che soffre.

Corro nei prati dei miei sentimenti
tra sorrisi che volano e brezze d'amore
ma trovo il tuo vento che mi blocca impotente.

Riprovo a proseguire nonostante i tormenti
sol piccoli passi in questa tempesta del cuore
non riesco a trovar pace andando contro corrente.


Mighty Gorgon

5 agosto 2014

ESTIVA - Vincenzo Cardarelli



Estate... la stagione del sole e del riposo quando però stranamente ci sentiamo più stanchi che mai e anche abbastanza annoiati! 
Una sfilza di giorni dagli ovattati suoni in cui è possibile sentire persino il rumore non sempre armonioso dei pensieri...

ESTIVA

Distesa estate, 
stagione dei densi climi 
dei grandi mattini 
dell'albe senza rumore - 
ci si risveglia come in un acquario - 
dei giorni identici, astrali, 
stagione la meno dolente 
d'oscuramenti e di crisi, 
felicità degli spazi, 
nessuna promessa terrena 
può dare pace al mio cuore 
quanto la certezza di sole 
che dal tuo cielo trabocca, 
stagione estrema, che cadi 
prostrata in riposi enormi, 
dai oro ai più vasti sogni, 
stagione che porti la luce 
a distendere il tempo 
di là dai confini del giorno, 
e sembri mettere a volte 
nell'ordine che procede 
qualche cadenza dell'indugio eterno.

E ora, in queste mattine 
così stanche 
che ho smesso di chiedere e di sperare, 
e tutto il giardino è per me, 
per il mio male sontuosamente, 
penso agli amici che mai più rivedrò, 
alle cose care che sono state, 
alle amanti rifiutate, 
ai miei giorni di sole...

Vincenzo Cardarelli
(da “Poesie”, Mondadori, 1942)

4 agosto 2014

DOVE VOLANO I GABBIANI-R.Degl'Innocenti


Venite, andiamo  dove volano i gabbiani a respirare nel profondo l'aria fresca della sera…

DOVE VOLANO I GABBIANI

Ti porterò
dove volano i gabbiani
a bere l'aria
in limpido respiro,

e spegnerò le ciglia
alla finestra
per accucciarmi,
stretta,
al tuo sapore.

Piove la sera
in turgidi cristalli
trafitti,
uno ad uno,
sul sentiero di ginepro,
rete d'argento
getta il pescatore
al lume segreto
della mia memoria.

Ti porterò
dove volano i gabbiani,
in alto,
sopra i sogni e le sconfitte,
a prendere per mano
il mio dolore
e camminare nudi,
oltre il confine

e la parola,
ultimo respiro,
si bagnerà di stelle
e di rugiada.

(Roberta Degl'Innocenti)

1 agosto 2014

BAGNANDOMI DI SOLE - Rita Minniti


Speriamo che almeno questo mese di agosto ci bagni tanto di sole, perché finora è stata un'estate così piovosa che oltre a rovinare le tanto attese vacanze sta seriamente danneggiando chi lavora nel settore turismo… sembra proprio che sia il sole a essere partito in ferie chissà dove!

BAGNANDOMI DI SOLE

  
Libero la stanchezza
con un gesto di sollievo.
Da oggi chiudo nell’armadio
le attese alle fermate,
volti di persone sempre uguali,
e quei pensieri
trascorsi ad aspettare 
il volo di gabbiani,
fotografati per mesi nella mente,
adesso in una valigia pronta per partire
sulle rotaie che stridono serene.

Ritorno a questa spiaggia
dal colore avorio
baciata dalla brezza
che mi riposa tra i capelli
e negli sguardi dell’amore,

quando mi solleticano la pelle
con spruzzi d’onde
dal riflesso che emoziona,
in riva al mare,

dove fermo
i giorni di vacanza
bagnandomi di sole

e ad occhi chiusi
li respiro piano.

Rita Minniti

POST PIU' POPOLARI

SANTA CHIARA D' ASSISI - 11 Agosto

SANTA CHIARA D' ASSISI "Per la grazia di Dio, l'anima dell'uomo fedele, che è la più degna di tutte le creature, è...