27 maggio 2013

IL GELSOMINO NOTTURNO -Giovanni Pascoli




Addormentiamoci tra l'odore dei gelsomini notturni e quello delle fragole...che profumati saranno i sogni!

IL GELSOMINO NOTTURNO 

E s'aprono i fiori notturni, 
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari. 
Da un pezzo si tacquero i gridi: 
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse. 
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra 
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento...
È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.

Giovanni Pascoli

IL DISOCCUPATO E LE FRAGOLE...


IL DISOCCUPATO E LE FRAGOLE

Un disoccupato si presenta alla Microsoft cercando un impiego come addetto alla pulizia dei bagni. Il capo del personale lo intervista e, alla fine, lo informa: Il lavoro é suo. Lo impieghiamo; per favore mi dia il suo indirizzo di posta elettronica in modo che la possa informare sulla data d’inizio del lavoro. Il disoccupato con vergogna confessa di non avere un computer e quindi un indirizzo di posta elettronica. Risponde il capo del personale:- Se non ha un indirizzo di posta elettronica, virtualmente NON esiste quindi, non può lavorare nella nostra impresa. L’uomo disperato se ne va. Con i suoi ultimi 20 dollari compra 10 Kg di fragole ed inizia a venderle porta a porta. In due ore recupera il denaro impiegato più 5 cinque dollari di guadagno. Ripete l’operazione tre volte nello stesso giorno. Scopre che questa é una buona attività ed il giorno seguente compra quattro volte la quantità di fragole comprata il giorno prima. In poco tempo si compra un moto/furgoncino, poi un camioncino e più tardi un camion, termina come proprietario di un servizio di consegna a domicilio. 5 anni dopo è proprietario di una delle più grandi imprese alimentari. Comincia a pensare alla sua vecchiaia. Si rivolge quindi ad una società di assicurazione per farsi una pensione. Trova una soluzione che gli garba e l’agente assicurativo gli chiede il suo indirizzo di posta elettronica. “Mi spiace , ma non ho email!
L’agente si stupisce e dice “ INCREDIBILE, se ha creato in 5 anni questo impero commerciale senza l' email, immagini dove sarebbe arrivato se l' avesse avuta!
L’uomo risponde : STAREI PULENDO I GABINETTI     DELLA MICROSOFT! 

Da questa storia si traggono almeno 3 insegnamenti:
1) si può vivere senza Internet! 
2)  se invece di perdere tempo al PC , t'impegni e lavori molto, puoi diventare milionario !  
3) questa storia l'hai letta su Internet pertanto hai più probabilità di pulire bagni che di essere milionario...

E ora scusate ma devo andare...spengo il pc e mi fiondo a comprare tutte le fragole che riuscirò a trovare!



20 maggio 2013

SETTE PROVERBI - Renzo Pezzani


Buona settimana con sette proverbi che esprimono semplici ma grandi verità! 
 
SETTE PROVERBI

Non cercare la gioia
nelle cose lontane.

Se vuoi cogliere un fiore
non temere lo spino.

Non v'è cibo di re
più gustoso del pane.

Non è cosa che scaldi
più del nostro camino.

Non ti tocca fortuna
se non sei mattiniero.

Macchia più dell'inchiostro
un cattivo pensiero.

Non c'è acqua che lavi
più del pianto sincero.
 
Renzo Pezzani


12 maggio 2013

MADRE - Khalil Gibran



Mamma è la parola più dolce da udire , pronunciare e invocare.
E' sempre mamma,la parola più colma d'amore e tenerezza !
Auguri a tutte nel giorno a loro dedicato... auguri mamma!

MADRE

La parola più bella
sulle labbra del genere umano è "Madre",
e la più bella invocazione è "Madre mia".
E' la fonte dell'amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre.
La stella Sole è madre della terra
e le dà il suo nutrimento di calore;
non lascia mai l'universo nella sera
finchè non abbia coricato la terra
al suolo del mare e al canto melodioso
di uccelli e acque correnti.
E questa terra è madre degli alberi e dei fiori.
Li produce, li alleva, e li svezza.
Alberi e fiori diventano
madri tenere dei loro grandi frutti e semi.
La parola "madre" è nascosta nel cuore
e sale alle labbra
nei momenti di dolore e di felicità,
come il profumo sale dal cuore della rosa
e si mescola
all'aria chiara e nell'aria nuvolosa.


Khalil Gibran 

5 maggio 2013

PREGHIERA DELL'ACCOGLIENZA -B.Ferrero



PREGHIERA DELL'ACCOGLIENZA

 Preghiera trovata dietro un ' immagine della Madonna, dimenticata da qualcuno in un santuario di montagna...



Signore, aiutami ad essere per tutti un amico,
che attende senza stancarsi,
che accoglie con bontà,
che dà con amore,
che ascolta senza fatica,
che ringrazia con gioia,
Un amico che si è sempre certi di trovare
quando se ne ha bisogno.
Aiutami ad essere una presenza sicura,
a cui ci si può rivolgere
quando lo si desidera,
ad offrire un'amicizia riposante,
ad irradiare una pace gioiosa,
la tua pace, o Signore.
Fa' che sia disponibile e accogliente
soprattutto verso i più deboli e indifesi.
Così senza compiere opere straordinarie,
io potrò aiutare gli altri a sentirti più vicino,
perché la mia anima
ti accoglie ad ogni istante
Signore della tenerezza.

(tratta dal libro di Bruno Ferrero
L' importante è la rosa)

3 maggio 2013

PRIMAVERA - Giosuè Carducci



Trovo questa poesia del Carducci un affresco di primavera offuscato di tristezza... quando nulla riesce a raggiungere un cuore mesto!

PRIMAVERA


 Da i verdi umidi margini
La violetta odora,
Il mandorlo s'infiora,
Trillan gli augelli a vol.

Fresco ed azzurro l'aere
Sorride in tutti i seni:
Io chiedo a' tuoi sereni
Occhi un piú caro sol.

Che importa a me de gli aliti
Di mammola non tócca?
Ne la tua dolce bocca
Freme un piú vivo fior.

Che importa a me del garrulo
Di fronde e augei concento?
Oh che divino accento
Ha su' tuoi labbri amor!

Auliscan pur le rosee
Chiome de gli arboscelli:
L'onda de' tuoi capelli,
Cara, disciogli tu.

M'asconda ella gl'inanimi
Fiori del giovin anno:
Essi ritorneranno.
Tu non ritorni piú...


Giosuè Carducci

(da Rime nuove)

2 maggio 2013

IL PANE BRUCIATO -dal web



Peccato ne esistano poche di persone così comprensive e lungimiranti, persone che hanno capito come interagire con gli altri...da leggere e trarne profitto
 
IL PANE BRUCIATO
 
Dopo un lungo e duro giorno di lavoro, la mia mamma mise un piatto con salsicce e pane tostato, molto bruciato, davanti al mio papà.
Ricordo che stavo aspettando che lui lo notasse.
Nonostante mio padre lo avesse notato, prese un pane tostato, sorrise a mia madre e mi chiese come era andata a scuola.
 Non ricordo cosa gli risposi, però mi ricordo il vederlo spalmare burro e marmellata sul pane tostato e mangiarlo tutto.
Quando mi alzai da tavola, quella sera, ricordo di aver sentito mia madre chiedere scusa a mio padre per il pane tostato molto bruciato.
Mai dimenticherò quello che le rispose:
"Cara non preoccuparti, a volte mi piace il pane tostato un po' bruciato."
Più tardi, quella sera, andai a dare il bacio della buona notte a mio padre e gli chiesi se veramente gli piaceva il pane tostato bruciato.
Egli mi abbracciò e mi fece questa riflessione:
"La tua mamma ha avuto un giorno molto duro nel lavoro, è molto stanca, ed inoltre un pane tostato un po' bruciato non fa male a nessuno".
La vita è piena di cose imperfette.
Occorre imparare ad accettare i difetti e ad apprezzare ognuna delle differenze degli altri, perché la comprensione e la tolleranza sono la base di ogni buona relazione.
Sii più gentile, quindi, di quanto ritieni necessario perché tutte le persone, in questo momento, stanno combattendo qualche tipo di battaglia!
          
"Il viaggio verso la felicità non è diritto. 
Esistono curve chiamate EQUIVOCI
esistono semafori chiamati AMICI
luci di posizione chiamate FAMIGLIA
e tutto si raggiunge se hai:
Una ruota di scorta chiamata DECISIONE
 un potente motore chiamato COMPRENSIONE
 una buona assicurazione chiamata FEDE
abbondante combustibile chiamato PAZIENZA
e soprattutto un autista esperto chiamato AMORE!"

(dal web)


Nei tuoi occhi ritrovo Primavera - R.De Martino


Uno sguardo amorevole  riveste di primaverile freschezza...beato chi ci si può specchiare!

NEI TUOI OCCHI RITROVO PRIMAVERA

Fra intricata folla cittadina,
cammino
ed ecco bellezza mi afferra
rapida,
improvvisa.
Un mandorlo fiorito,
abbarbicato in briciola di terra,
canta in biancore di primavera.
Brivido intenso mi percuote,
mi vibrano dentro pensieri
d'amore
e sulle ali del tempo riparto,
plano,
arrivo
nel nostro giardino
odoroso di mentastro.
Mi accoglie il fiorente cespuglio
giallo di margherite
Intarsiate di alate coccinelle.
Su violacciocche viola
s'inseguono farfalle
variopinte di speranza.
Ulivi argentati ondeggiano
al sole della gioia,
la rustica casa
è abbracciata
dall'albero immenso
che, ricco di anni e di tempeste,
oggi si riveste
di nuovi virgulti
per inattesi richiami
d'amore.
E anch'io rifiorisco
d'impensabile giovinezza
e ti raggiungo.
Trepido mi aspetti.
Mi specchio nei tuoi occhi
e ritrovo la mia primavera.

 Rosarita De Martino


1 maggio 2013

LEGGENDE SUI MUGHETTI


                  


Molte leggende si narrano intorno a questo delicato fiore!
Ecco tutte quelle che sono riuscita a trovare...

Leggenda Medioevale

In un fitto bosco viveva una bambina che era rimasta sola e orfana. Tutti gli animali erano suoi amici e le facevano compagnia Si nutriva di tutto ciò che  il bosco le offriva. Si dissetava  e si lavava con l’acqua spumeggiante di un piccolo ruscello. Diventata grande perse l’interesse per i suoi amici e cominciò a sentire il peso della solitudine. Tutti i giorni erano ormai uguali: sola e triste non riusciva a frenare il pianto disperato che le scuoteva il petto.
Le sue copiose lacrime bagnavano il sottobosco. La luna intenerita carezzò con i suoi raggi le lacrime che si trasformarono in profumatissimi fiori bianchi, i mughetti.
Un giorno il giovane principe Alino, d’azzurro vestito,  fu attirato dal profumo e dal candore dei mughetti. Ne raccolse un bel po’, ma fu subito colto da una fastidiosa irritazione. Cominciò a grattarsi e a lamentarsi. Azzurra lo sentì e corse ad aiutarlo. Lo condusse al  ruscello e gli consigliò di lavarsi. Pochi  sguardi, poche parole e… nacque l’amore. La storia, naturalmente, ebbe un lieto fine.

Leggenda cristiana

Si narra che i primi mughetti nacquero dalle lacrime della Madonna sparse  ai piedi della croce. Per questa ragione e per il loro colore bianco, il mughetto simboleggia la purezza.

Leggenda di San Leonardo

Si narra che San Leonardo dovette combattere contro il diavolo.  Il combattimento fu cruento e durò a lungo. San Leonardo vinse, ma perse molto sangue che cadendo  sul terreno si trasformò in bianche campanelline: mughetto

Leggenda russa

Per i russi i mughetti erano nati dalle lacrime della bellissima Ljubava, la regina del fiume Volhov, innamorata tradita.

L’usignolo innamorato

Un giovane usignolo s’innamorò perdutamente di una rondinella. Ogni giorno le dichiarava il suo amore : un canto melodioso risuonava nell’aria intorno alla casa del bosco dove le rondini avevano costruito il nido sotto il tetto.
Gli dei, estasiati, si sporgevano dalle nuvole e le fate del bosco dagli alberi per ascoltarlo.
La rondinella, pure, l’ascoltava, ma amava tagliare di più l’aria con le sue ali. Col passare dei giorni il dolcissimo canto si venò di tristezza,  sempre più profonda tanto da commuovere la  fata più giovane che fece innamorare la rondinella dell’usignolo.
Il canto d’amore riprese ad incantare e a far sognare fate, dei, animali, uomini… tutti quelli che l’ascoltavano.
La gioia dei due innamorati, però, durò poco: per la rondinella giunse il tempo della partenza per i paesi più caldi. La rondinella promise al suo amato  di tornare e gli diede alcune piume bianche, quale pegno del suo amore, che la fata trasformò in bellissimi fiori bianchi. mughetti.
“Quando il primo fiore fiorirà io tornerò” disse la rondinella”.
Ecco perché gli usignoli, a primavera, aspettano la fioritura del primo mughetto nel bosco per celebrare il loro amore.

La leggenda di Fiorina

Sui monti dell'Alta Savoia, nelle lunghe veglie invernali si narra la leggenda di Fiorina salvata miracolosamente da un fatto eccezionale.In una bellissima giornata di aprile, tanti e tanti anni fa, la piccola pastorella Fiorina partì da casa per andare all'alpe dove suo padre aveva portato il gregge a pascolare. Quell'anno la stagione era in anticipo, e già il caldo si faceva sentire. I fiori erano sbocciati tutti prima del tempo e pur essendo in montagna, ai margini del bosco i mughetti erano già fioriti e spandevano intorno il loro profumo. Fiorina aveva promesso al padre di non fermarsi a coglier fiori perché il tempo in montagna cambia all'improvviso... ma la bimba, Petit Fleur la chiamavano in paese, non seppe resistere: erano così belli e così profumati. Delle piccole campanelle che sembravano tintinnare al vento.Ma il cielo si era oscurato, i tuoni seguivano rapidamente ai fulmini e la piccola non aveva ancora raggiunto l'alpe. Corse allora ma sul ciglio di un burrone cadde esausta. Cadde e svenne. Quand'ecco un tintinnio di campanelle si levò nell'aria e discese a valle. Tutti l'udirono. E tutti pensarono che qualcosa di eccezionale doveva essere successo in montagna, e forse qualcuno era in pericolo. Fiorina fu salvata: i mughetti, tutti i mughetti del bosco, per un volere superiore, si erano messi a tintinnare. Da allora, in quel paese i mughetti si chiamano anche "Les clochette de la Vierge".


La civetteria del mughetto

E’ questa una leggenda diffusa nelle valli bresciane.  Si narra che un giorno di gioia, le fate del bosco uscirono dalle loro case nascoste per dare una bellissima  festa tra gli alberi.
Cantarono e danzarono, spensierate e felici; celebrarono riti ed  ebbero una giornata colma di luce e di profumi.
Ma le fate,  prese dal vortice delle danze e dal delirio dei canti, avevano abbandonato le loro tazzine  di giada per bere acqua al rio.
Le ritrovarono il giorno successivo, all’alba, moltiplicate di numero e nascoste sotto il fogliame.
Il loro dio protettore  avevano pensato bene di nasconderle a sguardi indiscreti.
Poiché il prato era tutto chiazzato di piccoli calici bianchi, la tradizione popolare fece derivare da quel particolare il nome di “tazzine delle fate, dato ai mughetti.
Essi, sempre secondo la tradizione, simboleggiano la civetteria.

IL MUGHETTO - STORIA, COLTIVAZIONE E USI



Il mughetto è una piantina perenne della famiglia Liliacee .
Il nome scientifico Convallaria deriva, probabilmente, da latino "convalis = vallata" e sta a indicare la natura selvatica del mughetto (Convallaria majalis), che nasce spontaneo nelle piccole valli, nei boschi o sulle alte colline.
Invece il nome dialettale mughetto deriva dal francese Moguete e significa "profumo di muschio".
I nomi comuni del mughetto sono: "giglio della valle", "fiore di maggio", "lacrime di Santa Maria", "campanelle di maggio",ma anche "fiordaliso", "mugherino" e "convallaria".

I Romani lo dedicarono a Mercurio, pensando che il suo inebriante profumo potesse avere il potere di rinforzare il cervello e acuire la memoria.
I Lapponi lo dedicarono a Ostara, la dea dell’aurora. 
Ora è il fiore nazionale della Finlandia.
Il mughetto pur essendo un fiore che sboccia a maggio, simboleggia la primavera che annuncia la fine dell’inverno, dunque, d’ogni pena con il ritorno della serenità.
In Francia si festeggia la primavera portandolo all’occhiello della giacca. 
In Russia raccontavano ai bambini che in questo fiore abitavano gli gnomi della foresta. 
I monaci usavano adornare l’altare con il mughetto che chiamavano “scala del Paradiso” per la forma particolare dei suoi fiori a campanella, disposti come gradini lungo le scale. 
Nel linguaggio dei fiori è simbolo di verginità, innocenza, felicità che ritorna, buona fortuna e civetteria. 

Caratteristiche 

Il Mughetto e’ una pianta spontanea che cresce nei boschi delle prealpi, manca nell’Italia meridionale e insulare ed è diffusa in Europa, Nord America e Asia. 
E’ alta fino a 20-30 cm, ha radici rizomatose striscianti, due foglie peduncolate di colore verde brillante. 
I fiori, profumatissimi, campanulati e bianchi sono riuniti in una piccola spiga pendula, ma presenta anche alcune varietà di fiori rosa 
I frutti che compaiono dopo i fiori sono piccole bacche di forma sferica. 

Fioritura 

I mughetti fioriscono nel mese di maggio emanando una dolce fraganza. 


Esposizione

Il mughetto, Convallaria majalis, ama i luoghi semi-ombreggiatie, le temperature non troppo alte. 


Terreno

Ama i terreni soffici, ricchi e ben drenati.


Annaffiature

Le annaffiature devono essere regolari e costanti durante il periodo della fioritura.


Concimazione

Concimazioni del terreno al momento dell’impianto con concime a lento rilascio. Concime specifico per bulbose ogni 20 giorni quando i fiori iniziano ad appassire. 


Moltiplicazione 

I mughetti si riproducono per bulbi e divisione delle radici. 
La moltiplicazione si effettua in primavera o in autunno. 


Impianto 


L’impianto dei mughetti si esegue in autunno o in primavera. 


Malattie 

Teme il marciume radicale causato dal ristagno idrico. 


Usi

Questa pianta è velenosa in tutte le sue parti, escluso il rizoma. Ingerirne una piccola quantità non provoca danni gravi, ma basta aumentare la quantità per intossicarsi, con sintomi che vanno dalla nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, vertigini, spasmi muscolari, depressione cardiaca, aritmie, fino all’infarto, perciò se ne sconsiglia l’uso senza il consiglio del medico.
Può provocare anche irritazioni per contatto.
Il mughetto, comunque, ha diverse altre proprietà ed è usato:
• Come pianta ornamentale nei luoghi ombrosi di parchi e giardini per abbellire aiuole, sottobosco.

• Industrialmente è coltivato in serre come fiore reciso e come pianta fiorita in vaso,

• Il suo aroma è molto usato in profumeria. 

• In medicina è usato come cardiotonico, diuretico, sedativo del sistema nervoso, stimolatore di vomito. Infatti, l’infuso unito a sostanze sciroppose o la polvere impastata con miele, della pianta intera raccolta prima della fioritura e fatta essiccare in luogo ombreggiato, ha proprietà diuretica, ematiche, cardiotoniche. 

• L’infuso serve per lavaggi auricolari. 

• Il solo rizoma essiccato e ridotto in polvere ha un effetto starnutorio. 


(dal web)


1 MAGGIO MUGHETTI-Chiara Jommetti





Il Primo Maggio è consuetudine donare dei mughetti per augurare Buona Fortuna e non volevo perdere l'occasione per farlo anch'io, quindi ho cercato tanti mughetti per voi...so che in questo periodo di grave crisi mondiale servirebbe molto, ma molto di più, ma auguro a tutti almeno la fortuna di un posto di lavoro stabile che garantisca una vita serena, così da non dover più sentire avvilenti storie di persone che si son tolte la vita a causa delle difficoltà economiche …ma ora lasciamo da parte gli affanni della vita e godiamoci il soave profumo dei mughetti!


MUGHETTI

I mughetti.
Ho sentito un soave
profumo.
Mi sono chiesta da dove provenisse.
Erano i mughetti,
sui loro esili steli
sono appese tante piccole campanelle
bianco verdi.
Sono le piccole campanule
che emanano un profumo
di Primavera.


Chiara Jommetti

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