A
proposito di cioccolata, quest’anno la Nutella ha compiuto 50 anni e allora leggiamo un po’ la storia di questo dolcissimo, amatissimo alimento...
La data ufficiale di nascita della
Nutella è il 20 aprile 1964, quando dallo stabilimento Ferrero ne esce il primo
barattolo di vetro, ma è lunga la storia prima che diventi la crema spalmabile
irresistibile tentazione un po’ di tutti.
Le sue origini, infatti, risalgono
al periodo postbellico quando soldi ne giravano veramente pochi e i dolci erano
diventati un lusso per gran parte della popolazione.
Il prezzo del cacao aveva subito
un forte rincaro e nel 1946, Pietro Ferrero, un pasticcere di Alba in Piemonte,
prova allora a sostituire parte del costosissimo cacao con le nocciole di cui
le Langhe piemontesi sono grandi produttrici.
Provando a miscelare nocciole,
zucchero, cacao e burro di cocco venne fuori la Pasta Gianduia o Giandujot
(proprio come la nota maschera piemontese) confezionata in rettangolari panetti
solidi avvolti in carta stagnola, da affettare sul pane per addolcire il palato
anche della gente meno abbiente.
Il successo fu
immediato e Pietro Ferrero decise allora di distribuire il suo prodotto non
solo in panetti da tagliare a peso, ma anche in piccole porzioni da vendere
singolarmente, creando così il cremino.
Poi fu il caso ad avere parte importante nella sua creazione, infatti, alcuni
sostengono che a causa dell'eccessivo caldo nell’estate del 1949, i panetti di
“Giandujot” si sciolsero dando l'idea di trasferire il prodotto in barattoli di
vetro con il nome di Supercrema a un prezzo sempre certamente tra i più
economici del mercato tra quelli a base di cacao.Inutile dire che
l'idea piacque tanto che si decise di ritoccare la formula per renderla
spalmabile sempre, a prescindere dalla temperatura stagionale.
Nel 1963, Michele
Ferrero, figlio di Pietro, con l'intenzione di commercializzarla in tutta
Europa decise di rinnovare completamente la Supercrema.
La composizione fu
ancora modificata: l’impasto non contiene più burro di cacao, bensì una miscela
di oli vegetali che tuttora costituisce il grande segreto inviolabile della
Nutella.
Cambia anche il nome da
Supercrema in "Nutella", unendo “nut”, che in inglese sta sia per noce
sia per nocciola, al suffisso diminutivo femminile "ella" che
facilmente evoca dolcezza e tenerezza.
Anche la scelta
della nuova grafica si dimostra azzeccata: la “N” in nero per richiamare l’attenzione
sull’ingrediente nocciola e tutto il resto della scritta in rosso, un colore
che evoca calore ed energia.
Il logo viene depositato
il 10 ottobre 1963 e sei mesi più tardi la Nutella è sul mercato così
come la conosciamo ora.
Oggi, a
cinquant'anni dalla nascita, si vendono circa ogni anno 365 mila tonnellate di
nutella in 75 paesi diversi e il suo clamoroso successo mondiale ha portato nel 2007 alla creazione della “Giornata mondiale della Nutella“, che si celebra ogni
anno il 5 febbraio.
ODE ALLA NUTELLA
Questi versi sono
un'ode alla Nutella
perché é buona e
pure bella,
perché quel sapore
di nocciola
mi accompagna sin
dai primi giorni di scuola.
Sono versi davvero
sentiti
e con licenza
poetica ti dico che
al solo pensarti
spalmata, Nutella mia,
io mi lecco i diti!
Nutella ti adoro,
per me sei grande
sia nel bicchierino
da collezione
che nel barattolone
gigante.
Nonostante il tempo
passi
tu non sei mai
cambiata
e per questo tu
sempre sia lodata.
E perché i peccati
di gola
non sono blasfemia
Ave Nutella
e Ave Maria.
Che sei famosa come
una star Hollywoodiana
é cosa assodata e
tutt'altro che strana,
hai fatto tanta
strada
e non hai bisogno di
pubblicitá,
la tua bontá é cosa
nota
sia in paese che in
cittá.
Se devi prendere un
uomo per la gola:
torta o crêpe alla
Nutella e passa parola.
Se un giorno ti
senti un po' sconsolata
vai con la Nutella
che batte anche alla cioccolata.
Crema spalmabile
dalle tante virtú
cosa avrei fatto da
bambina
senza di te, i
cartoni e la tivvú?
E oggi da adulta ti
continuo a scoprire
o crema spalmabile
dalle mille funzioni
davvero non smetti
mai di stupire.
Che altro dire di te
che non si sa giá,
che dai dipendenza,
ma cosa non la da?
E se proprio devo
farmi di qualcosa
fanc*lo alcol o droga
datemi pure Nutella
a iosa.
Questi sono versi un
po' sbilenchi,
me ne rendo conto, per caritá,
me ne rendo conto, per caritá,
ma col cuore e le
papille gustative
ti ringrazio di
esistere
cara Nutella
perché senza di te
avrei qualche chilo
in meno
ma non avrei energia
per fare
e neanche per
pensare.
Grazie Nutella e a
chi ti ha inventata!
( Francesca Silveri)