Questa poesia riempie
di tristezza, pensando alle povere anime mutilate che non trovano la forza di
rimettere a nuovo le loro carcasse e nello stesso tempo scatena tutta la mia
rabbia contro chi abusa della debolezza altrui privandolo della voglia di vivere!
Ogni fibra del
nostro essere deve ribellarsi: nessuno può più impedirci di tingerci
d'azzurro!
VOLEVO TINGERMI D'AZZURRO
Volevo tingermi d’azzurro
e volare verso cieli immensi,
dove il silenzio è quiete
e la mia casa un punto
indefinito nel niente;
ma mi hanno spezzato le ali,
reciso i tendini,
imprigionato i muscoli
e il mio goffo
slancio di libertà
è diventato sciocca iperbole
verso la terra nera,
tonfo sordo
verso le scogliere acuminate
della mia infanzia,
occhi di vetro sbarrati
verso cupole di plastica
Volevo tingermi d’azzurro
e liberarmi dal peso
di questo corpo,
svanire tra mille
bagliori di luce
e perle di pioggia;
ma tra rovi e spine,
in una aria gonfia d’ardesia,
marcisce,
tra carcasse arrugginite,
la mia voglia di infinito.
Arnolfo Petri
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