15 luglio 2014

VOLEVO TINGERMI D'AZZURRO - Arnolfo Petri



Questa poesia riempie di tristezza, pensando alle povere anime mutilate che non trovano la forza di rimettere a nuovo le loro carcasse e nello stesso tempo scatena tutta la mia rabbia contro chi abusa della debolezza altrui privandolo della voglia di vivere!
Ogni fibra del nostro essere deve ribellarsi: nessuno può più impedirci di tingerci d'azzurro!

 VOLEVO TINGERMI D'AZZURRO

Volevo tingermi d’azzurro
 e volare verso cieli immensi,
 dove il silenzio è quiete
 e la mia casa un punto
 indefinito nel niente;
 ma mi hanno spezzato le ali,
 reciso i tendini,
 imprigionato i muscoli
 e il mio goffo
 slancio di libertà
 è diventato sciocca iperbole
 verso la terra nera,
 tonfo sordo
 verso le scogliere acuminate
 della mia infanzia,
 occhi di vetro sbarrati
 verso cupole di plastica
 Volevo tingermi d’azzurro
 e liberarmi dal peso
 di questo corpo,
 svanire tra mille
 bagliori di luce
 e perle di pioggia;
 ma tra rovi e spine,
 in una aria gonfia d’ardesia,
 marcisce,
 tra carcasse arrugginite,
 la mia voglia di infinito.

Arnolfo Petri



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