Completamente affascinata dalle poesie di
Cesare Pavese, ne propongo altre per approfondirne la conoscenza.
Scritta il 20 Marzo di ormai sessantaquattro
anni fa, anche "Ritorni sempre col mattino”, fa parte della raccolta “
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi “ del 1950.
La raccolta, pubblicata postuma, comprende
dieci poesie (otto in lingua italiana e due in inglese), scritte tra l'undici marzo
e il dieci aprile del 1950 a Torino e ritrovate casualmente tra le sue carte
dopo la morte dello scrittore.
Sono dieci liriche d'amore dedicate all’attrice
americana Constance Dowling, l’ultima musa della sua vita tormentata, la sua
ultima illusione e infine l'ultimo fallimento amoroso che lo fece precipitare
nel suo male di vivere.
Dopo aver intravisto uno spiraglio di luce
in una speranzosa alba, per lui cala il buio assoluto della notte che non
finisce…ma non l'oblio, perché le parole sempre vive delle sue poesie,
continuano a scolpirsi nell' anima dei lettori...
RITORNI SEMPRE COL MATTINO
(In the morning you always come back)
Lo spiraglio dell'alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.
Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell'alba
sulle colline scure.
Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell'alba
sommergono le case.
La città abbrividisce,
odorano le pietre ‒
sei la vita, il risveglio.
Stella sperduta
nella luce dell'alba,
cigolio della brezza,
tepore, respiro ‒
è finita la notte.
Sei la luce e il mattino.
20 marzo '50
Cesare Pavese
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