12 aprile 2012

IRIS - COLTIVAZIONE E CURA



IRIS- COLTIVAZIONE E CURA


Nome botanico: Iris, comunemente detto anche giaggiolo.
Il nome iris deriva dal greco e significa arcobaleno.


Famiglia: il genere Iris raccoglie circa duecento specie di piante della famiglia delle Iridacee.
Viene coltivata in vaso o in piena terra per aiuole e bordure

Periodo di fioritura: Inizia a fiorire in primavera fino quasi all'autunno. Il fiore è simmetrico, la sua struttura è il tre: tre i petali interni eretti, tre i petali esterni ricadenti.

Messa a dimora: i rizomi  di Iris vanno solo adagiati sul terreno e leggermente affossati, la parte superiore dapprima ricoperta da un velo di terra dovrà poi rimanere ben visibile. Un rizoma troppo profondo rischia di compromettere la fioritura oltre che marcire. I bulbi  sono invece da interrare a una profondità pari circa al doppio della grandezza del bulbo stesso.

Periodo piantagione: i bulbi vanno interrati nel periodo autunnale, i rizomi invece si possono piantare da luglio a settembre (fino a ottobre nei climi temperati). 

Terreno: gli iris rizomatosi si adattano a tutti i tipi di terreno anche se preferisce quelli calcarei ben drenati. Se la terra è troppo compatta occorre aggiungere un po' di sabbia. Uniche eccezioni gli iris acquatici che crescono rigogliosi ai bordi degli stagni in fossati umidi. In vaso si può utilizzare un terriccio universale miscelato con un terriccio per piante grasse (con sabbia)

Concimazione: oltre alla concimazione organica del terreno, non è necessario concimare gli iris nel corso della stagione. In vaso si possono effettuare alcune concimazioni liquide se si osserva la pianta sofferente.

Irrigazione: l'iris non è una pianta da annaffiare di frequente. In genere è sufficiente l'acqua piovana. In periodi di siccità è sufficiente un'irrigazione settimanale. In vaso è possibile lasciare asciugare la terra per 3-4 giorni prima di una nuova irrigazione.

Esposizione: quella migliore è in pieno sole (o almeno per 3/4 della giornata). E' bene non posizionarli in prossimità di arbusti,alberi o piante che possano ombreggiare il cespo che, in queste condizioni, produce solo fogliame e non arriva alla fioritura.

Cure specifiche: gli steli dei fiori devono essere tagliati a una decina di centimetri dalla base al termine della fioritura. Le foglie possono essere tagliate durante l'estate se troppo fitte o con l'arrivo dell'autunno per sfoltire il cespo. Nel periodo invernale si può coprire il terreno con un po' di corteccia o foglie/paglia per proteggere i rizomi e la base del cespo.

Moltiplicazione: il metodo migliore è la divisione dei rizomi, che si effettua in estate su piante adulte di almeno 3-4 anni dopo la fioritura. Questa operazione, peraltro, è molto utile per evitare il soffocamente del cespo che invecchiando rischia di compromettere la fioritura. I rizomi possono essere tolti dal terreno e divisi in tanti pezzi quanti sono "gli occhi" da cui nasceranno le nuove foglie. Le vecchie foglie vanno tagliate a circa metà della loro altezza e i rizomi interrati nuovamente.La moltiplicazione per impianto dei bulbi invece si effettua in autunno

Cure:Trattamenti antiparassitari e fungicida, messa a ricovero dei bulbi dopo la fioritura.Asportazione delle parti secche.

 Usi e proprietà: l'iris fu usato molto presto dagli uomini per usi artigianali. Gli Egizi estrassero un olio aromatico usato in occasione di riti religiosi; nel suo trattato di medicina Dioscoride  lo prescrive per curare le ulcere, la tosse e la febbre, in epoca romana sono attribuite all'iris anche altre proprietà medicinali tra cui combattere il rossore della pelle e ringiovanirla o per favorire il sonno.Plinio descrive 41 rimedi ottenuti con l'iris. Nel Medioevo Carlo Magno nomina l'iris insieme ad altre 87 piante da coltivare nel suo regno per le sue proprietà espettoranti e purgative.
                                                     



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