"Spero e prego che qualcuno, prima o poi, possa intitolare un giorno di festa alla mamma, giorno che possa commemorarla per il servizio impareggiabile che ella rende all'umanità in ogni campo della vita. Ha diritto a questo."
(Ann Reeves Jarvis)
La prima festa della mamma della storia fu organizzata a Philadelphia da Anna Jarvis il 10 maggio 1908, non solo per onorare la memoria della madre, Ann Reeves Jarvis, un'attivista sociale, ma soprattutto per realizzarne il sogno.
Anna desiderava che la festa fosse una semplice giornata da trascorrere con la propria madre per ringraziarla di tutto ciò che aveva fatto, dunque senza altro regalo che la gratitudine.
Come simbolo della giornata scelse il garofano bianco: "La sua bianchezza è quella di simboleggiare la verità, la purezza e la grande carità dell'amore materno, la sua fragranza, la sua memoria e le sue preghiere. Il garofano non cede i suoi petali, ma li stringe al cuore quando muore, e così anche le madri abbracciano i loro figli nei loro cuori, l'amore delle loro madri non muore mai. Quando ho scelto questo fiore, stavo ricordando il letto di mia madre di dianthus bianchi".
La celebrazione divenne tanto popolare che fu ufficializzata dal presidente Woodrow Wilson nel 1914, destinandole la seconda domenica di maggio.
Con suo grande disappunto della Jarvis, la festa però assunse sempre di più aspetti commerciali e i simboli che lei aveva scelto per il loro valore sentimentale, come il garofano bianco, appunto, diventarono rapidamente un colossale affare commerciale, distorcendo il messaggio che voleva trasmettere.
Certo è che la mamma ha solo bisogno del nostro amore e della nostra gratitudine: su questo penso che siamo tutti d'accordo!
MAMMA
Chi dice mamma dice paradiso,
luce del cuore, tenerezza, incanto!
E’ sempre della mamma dolce il viso,
e nel suo bacio, benedetto e santo,
sta chiusa dell’amor tutta l’essenza…
Chi dice mamma dice provvidenza!
E. Fiorentino
Nessun commento:
Posta un commento