Buonanotte...
VENTO E NEVE
Il vento come un mostro ebbro, mugliare
udii, notturno. Errava non veduto
tra i monti, e poi s’urtava al casolare
piccolo, ed in un lungo ululo acuto
fuggiva ai boschi, e poi tornava ancora
più ebbro, con suoi gridi aspri di muto.
L’udii tutta la notte ed all’aurora
non più. Dormii. Sognai su la mattina
che la pace scendeva a chi lavora.
Or vedo: scende: era divina
l’anima. Il cielo tutto a terra cade
col bianco polverio d’una rovina.
Non un’orma. Vani te anche le strade,
la terra è tutta un solo mare a onde
bianche, di porche ov’erano le biade.
Resta il mio casolare unico, donde
esploro invano. Non c’è più nessuno.
E solo a me che chiamo, ecco risponde.
il pigolio d’un passero digiuno.
(Giovanni Pascoli)
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