22 gennaio 2021

VENTO E NEVE - Giovanni Pascoli

 


Buonanotte...


VENTO E NEVE


Il vento come un mostro ebbro, mugliare

udii, notturno. Errava non veduto

tra i monti, e poi s’urtava al casolare

piccolo, ed in un lungo ululo acuto

fuggiva ai boschi, e poi tornava ancora

più ebbro, con suoi gridi aspri di muto.

L’udii tutta la notte ed all’aurora

non più. Dormii. Sognai su la mattina

che la pace scendeva a chi lavora.

Or vedo: scende: era divina

l’anima. Il cielo tutto a terra cade

col bianco polverio d’una rovina.

Non un’orma. Vani te anche le strade,

la terra è tutta un solo mare a onde

bianche, di porche ov’erano le biade.

Resta il mio casolare unico, donde

esploro invano. Non c’è più nessuno.

E solo a me che chiamo, ecco risponde.

il pigolio d’un passero digiuno.


(Giovanni Pascoli)

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