Sognando il mare, corro da lui col pensiero ...
MARE
Ho voglia di te, amico mare:
da molto non ti vedo
e sogno il tuo abbraccio,
le carezze della brezza,
i luminosi sorrisi delle onde.
Vorrei correre sulle tue rive
orlate di sabbia e di scogli,
ascoltare le voci ed i suoni
dell¹acqua che arriva e riparte,
che gioca tra i sassi e nei gorghi
degli anfratti nelle coste rocciose.
Mi attendono chiari gabbiani,
liberi in volo o in riposo
sulla lucida tua superficie;
si muovono attenti e operosi,
soli in gruppo, calmi e sereni:
dan fiducia e speranza
e vorresti esser tra loro.
Amo sedere a te accanto,
là dove lambisci la rena
e lasci piccoli tesori;
resterei ore a contemplarti,
a bere il profumo di salso
che emani quando ti infuri
ed al cielo alzi candide spume.
Sempre mi sei caro: calmo
e scintillante sotto il sole,
massa schiumosa e muggente,
increspato da bianchi puffini,
arrossato al tramonto
o dorato all¹aurora,
lucente specchio della luna,
malinconico sotto la pioggia,
di lucido bronzo tra la neve.
Godo ammirarti dall’ombra
di pini, palme ed alberi tuoi,
tra piante e fiori di viali,
giardini e balconi:
il tuo splendore traspare a macchie
di intenso ridente turchino,
invito che non si può rifiutare.
E corro a te col pensiero
e mi sento fresca e beata
come quando nelle tue braccia
accoglienti mi abbandonavo.
Anche se lontano
sei sempre con me:
la tua luce, la tua voce,
il tuo vivo profumo
non mi hanno lasciata.
Sei troppo grande, mare,
perché ti si possa abbandonare!
(Carla Piccinini)
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