Il silenzio bisogna saperlo interpretare e quante cose vi potrai sentire... o non sentire!
Non tutti i silenzi, infatti, son pieni di parole non dette.
VUOTO SILENZIO
Parla!
Dì qualcosa!
Troppe volte ho interpretato io i tuoi silenzi,
troppe volte mi sono illusa che fossero un paravento
dei tuoi complicati, imperscrutabili sentimenti.
Troppe volte.
Stavolta sarai tu a dare un senso
a quel che non dici
e senza mentire,
tanto le sfumature non si possono alterare
e ugualmente finiscono per rivelare.
Parla, se non vuoi io creda che il tuo silenzio
altro non nasconde che il vuoto.
Un vuoto così profondo
che nessuna parola potrà mai colmare.
Un vuoto sterile,
dove non ha attecchito nessuna delle mie parole.
Parla!
Sai che basterebbe anche solo una tua parola,
alla quale aggrapparmi per non precipitare.
Ma tu non parli.
E io non voglio più farmi abbindolare dal tuo silenzio,
ora che non posso più dargli un senso
con le mie fantasiose e sempre più ardite giustificazioni.
Insopportabilmente sicuro,
nemmeno una parola sprechi per me,
lampante appare quanto poco importante
sono per te.
Dietro il tuo silenzio nessun mistero,
solo il vuoto.
Un vuoto abissale che risucchia
anche le mie ultime illusioni.
Un vuoto che solo il niente potrà colmare.
E ancora una volta
sarò io a donare una parola a te.
L'ultima.
(Anna Maria Spadafora)
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