23 maggio 2019

PANTA REI - Rosella Lubrano


Panta rei” è una locuzione greca letteralmente traducibile in “tutto scorre” (in greco πάντα ε), utilizzata come massima sintesi del pensiero di Eraclito, fra i maggiori filosofi greci presocratici, vissuto a Efeso tra il 535 a.C. ed il 475 a.C.
Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va” scrisse Eraclito in merito all’eterno divenire della realtà.
Tutto cambia, tutto si trasforma, niente resta immutato, concetto ben espresso attraverso il paragone con il fiume, che pur apparentemente rimanendo uno e identico, in effetti continuamente si rinnova e si trasforma, cosicché è impossibile tuffarsi in esso più di una volta, perché la seconda volta, avendo rinnovato completamente le sue acque, non sarà lo stesso fiume di prima. Così per l’uomo è impossibile fare la stessa esperienza per due volte, poiché ogni cosa, nella sua realtà apparente, è sottoposta alla legge inesorabile del mutamento.
 All’espressione panta rei spesso viene attribuito il significato di “tutto passa”, intendendo che  i problemi, gli ostacoli e la sofferenza possono essere sorpassati, ma il reale significato è in realtà più profondo ed incentrato sul concetto filosofico del divenire.

” PANTA REI “

Tutto scorre
da primordiali soffi del tempo
a ineluttabili metamorfosi
dell’ io che gioisce e si dispera
in un guscio di latta.
La mia fragilità nuota
in antri oscuri,
si crogiola in fiumi di lava
nel perenne bisogno di sconfiggere
il silenzio assordante dell’ anima.
voli pindarici, graffi di lacrime
bucano l’ ultimo anelito di felicità,
se mai da qualche parte esista.

Rosella Lubrano

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