LA BREVE STORIA DELLA COCA- COLA
La
Coca-Cola fu inventata dal farmacista statunitense John Stith Pemberton l'8
maggio 1886 ad Atlanta in Georgia, inizialmente come rimedio per mal di testa e
la stanchezza.
Pemberton
in realtà si limitò a variare il già esistente “Vin Mariani”, o "Vino di coca”,
molto consumato in Europa e creato dal farmacista còrso Angelo Mariani
miscelando vino e foglie di coca.
Pemberton
chiamò la sua bevanda "Pemberton's French
Wine Coca".
Il
vino venne in seguito sostituito con un estratto delle noci di cola, una pianta
tropicale e, dalle iniziali dei due ingredienti principali, la coca e la cola,
la bibita prese il nome con cui è diventata la bibita gassata più famosa del
mondo.
La
bibita però non ebbe inizialmente un gran successo e Pemberton accumulò forti
debiti e fu costretto a cedere poco per volta quote dell’azienda a diversi soci
e, poco prima della morte nel 1888, vendette il resto di Coca-Cola ad Asa G.
Candler, un abile uomo d’affari.
Già
nel 1892, Asa Candler, che aveva intuito il potenziale della bevanda e compreso
l'importanza della pubblicità per diffonderla, aveva quasi decuplicato le
vendite dello sciroppo Coca-Cola, tanto che ben presto la farmacia fu abbandonata,
per potersi dedicare completamente alla produzione della bevanda, fondando con
dei soci la “The Coca-Cola Company.”
Il
marchio "Coca-Cola", in uso sul mercato sin dal 1886, fu registrato
all’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti il 31 gennaio 1893.
Sostenitore
convinto del potenziale pubblicitario, Candler promosse il prodotto anche con
fortunati oggetti omaggio come ventagli, calendari, orologi, bicchieri e tanti
altri, tutti a marchio Coca-Cola, alcuni di questi nel tempo son diventati
anche pezzi ricercati dai collezionisti.
Tuttora
le pubblicità delle Coca-cola sono tra le più belle e il prodotto è presente
nei più importanti eventi mondiali, soprattutto sportivi e a quanto pare anche
la figura natalizia di Babbo Natale fu un’invenzione pubblicitaria della Coca-
Cola.
Nel 1894 il giro d’affari si era talmente incrementato
da rendere necessarie le aperture di altri stabilimenti di produzione fuori
Atlanta: il primo a Dallas, cui seguirono l’anno successivo
quello di Chicago e Los Angeles.
La
grande diffusione a livello mondiale cominciò però negli anni Venti,
trasformandosi in un 'business' di grandi dimensioni, gestito dalla The
Coca-Cola Company con sede a New York.
Poi
fu un crescendo continuo, fino ad arrivare all’apertura di impianti di
imbottigliamento autorizzato in tutto il mondo, che ricevono lo sciroppo dalla
segretissima formula direttamente dalla casa madre, per poi diluirlo con acqua
gassata secondo una precisa proporzione.
La formula completa della Coca-Cola non è mai infatti stata rivelata e sicuramente
è cambiata più volte nel tempo, per adattarsi
alle legislazioni nazionali dei vari paesi in cui viene prodotta; di ufficiale si
sa che la bevanda contiene un aroma denominato "7X" ( ossia aroma
numero 7) ricavato dalle foglie della pianta di coca della qualità Eritroxylum
novogranatense, coltivata legalmente in
Perù, da cui poi negli Stati Uniti ottengono l'estratto aromatico decocainizzato,
cioè privato delle sostanze psicotrope.
Per
quanto riguarda il celebre logo, fu perfezionato nel 1886 dal contabile
dell'azienda, Frank Mason Robinson, che fece solo alcuni piccoli ritocchi alla
scritta, utilizzando come base il carattere Spencerian Script, che all’epoca
era negli Stati Uniti fra i più utilizzati.
Riguardo
al logo circola anche una leggenda metropolitana diffusasi piuttosto
rapidamente nel mondo: sembra infatti che, osservando la scritta Coca-Cola allo
specchio, sia possibile interpretare l'immagine come un messaggio in lingua
araba contro la cultura islamica: "No a Maometto, No alla Mecca, no alle
preghiere". La
The Coca-Cola Company, però smentisce decisamente, affermando non senza logica che
in realtà è improbabile che al momento della creazione di questo logo, quando
ancora non esisteva neanche la multinazionale e nessuno poteva immaginare il
successo a livello mondiale che la bevanda avrebbe ottenuto, si pensasse di
inserire un simile messaggio all'interno del celebre logo.
Anche
il Grand Mufti Sheik Nasser Farid Wassel, importante figura religiosa egiziana,
concorda, facendo notare come questo marchio fu scritto in caratteri latini e
non arabici più di un secolo fa: ciò nonostante però la vendita della coca-cola
ha registrato un forte calo delle vendite in alcuni paesi islamici.
Gli
imbottigliatori di Coca-Cola negli anni hanno anche avuto molto da fare a
difendere la tutela del prodotto e della confezione dalle imitazioni.
Le
prime pubblicità mettevano infatti recitavano: “Esigete l’originale" e
"Non accettate surrogati".
Le
più classiche bottiglie, comparse nel 1916 probabilmente ispirate alle curve
prosperose dell'attrice Mae West, hanno il marchio registrato.
La
Coca-Cola è famosa per i particolari contenitori che la rendono inconfondibile;
in particolare, le variazioni promozionali nella decorazione delle lattine in
presenza di eventi, come il Natale o eventi sponsorizzati dalla bevanda, hanno
reso queste ultime oggetto di collezionismo.
Nonostante le campagne diffamatorie riguardo ai
danni che può provocare alla salute e pesanti critiche per i metodi di produzione
in alcuni Paesi, il marchio è stato più volte indicato da numerose ricerche
come il più conosciuto al mondo, superando ampiamente quello della Pepsi Cola,
sua maggiore rivale.
In
Italia, la Coca-Cola venne importata per la prima volta nel 1927.
E
ora mi è proprio venuta voglia di stapparne una, le sue frizzanti bollicine son sempre delizia per le
mie papille!
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