8 maggio 2019

LA BREVE STORIA DELLA COCA- COLA




LA BREVE STORIA  DELLA COCA- COLA 

La Coca-Cola fu inventata dal farmacista statunitense John Stith Pemberton l'8 maggio 1886 ad Atlanta in Georgia, inizialmente come rimedio per mal di testa e la stanchezza.
Pemberton in realtà si limitò a variare il già esistente “Vin Mariani”, o "Vino di coca”, molto consumato in Europa e creato dal farmacista còrso Angelo Mariani miscelando vino e foglie di coca.
Pemberton   chiamò la sua bevanda "Pemberton's French Wine Coca".
Il vino venne in seguito sostituito con un estratto delle noci di cola, una pianta tropicale e, dalle iniziali dei due ingredienti principali, la coca e la cola, la bibita prese il nome con cui è diventata la bibita gassata più famosa del mondo.


La bibita però non ebbe inizialmente un gran successo e Pemberton accumulò forti debiti e fu costretto a cedere poco per volta quote dell’azienda a diversi soci e, poco prima della morte nel 1888, vendette il resto di Coca-Cola ad Asa G. Candler, un abile uomo d’affari.
Già nel 1892, Asa Candler, che aveva intuito il potenziale della bevanda e compreso l'importanza della pubblicità per diffonderla, aveva quasi decuplicato le vendite dello sciroppo Coca-Cola, tanto che ben presto la farmacia fu abbandonata, per potersi dedicare completamente alla produzione della bevanda, fondando con dei soci la “The Coca-Cola Company.”


Il marchio "Coca-Cola", in uso sul mercato sin dal 1886, fu registrato all’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti il 31 gennaio 1893.
Sostenitore convinto del potenziale pubblicitario, Candler promosse il prodotto anche con fortunati oggetti omaggio come ventagli, calendari, orologi, bicchieri e tanti altri, tutti a marchio Coca-Cola, alcuni di questi nel tempo son diventati anche pezzi ricercati dai collezionisti.
Tuttora le pubblicità delle Coca-cola sono tra le più belle e il prodotto è presente nei più importanti eventi mondiali, soprattutto sportivi e a quanto pare anche la figura natalizia di Babbo Natale fu un’invenzione pubblicitaria della Coca- Cola.


 Nel 1894 il giro d’affari si era talmente incrementato da rendere necessarie le aperture di altri stabilimenti di produzione fuori Atlanta: il primo a Dallas, cui seguirono l’anno successivo quello di Chicago e Los Angeles.
La grande diffusione a livello mondiale cominciò però negli anni Venti, trasformandosi in un 'business' di grandi dimensioni, gestito dalla The Coca-Cola Company con sede a New York.
Poi fu un crescendo continuo, fino ad arrivare all’apertura di impianti di imbottigliamento autorizzato in tutto il mondo, che ricevono lo sciroppo dalla segretissima formula direttamente dalla casa madre, per poi diluirlo con acqua gassata secondo una precisa proporzione.


La formula completa della Coca-Cola non è mai infatti stata rivelata e sicuramente  è cambiata più volte nel tempo, per adattarsi alle legislazioni nazionali dei vari paesi in cui viene prodotta; di ufficiale si sa che la bevanda contiene un aroma denominato "7X" ( ossia aroma numero 7) ricavato dalle foglie della pianta di coca della qualità Eritroxylum novogranatense,  coltivata legalmente in Perù, da cui poi negli Stati Uniti  ottengono l'estratto aromatico decocainizzato, cioè privato delle sostanze psicotrope.
Per quanto riguarda il celebre logo, fu perfezionato nel 1886 dal contabile dell'azienda, Frank Mason Robinson, che fece solo alcuni piccoli ritocchi alla scritta, utilizzando come base il carattere Spencerian Script, che all’epoca era negli Stati Uniti fra i più utilizzati.


Riguardo al logo circola anche una leggenda metropolitana diffusasi piuttosto rapidamente nel mondo: sembra infatti che, osservando la scritta Coca-Cola allo specchio, sia possibile interpretare l'immagine come un messaggio in lingua araba contro la cultura islamica: "No a Maometto, No alla Mecca, no alle preghiere". La The Coca-Cola Company, però smentisce decisamente, affermando non senza logica che in realtà è improbabile che al momento della creazione di questo logo, quando ancora non esisteva neanche la multinazionale e nessuno poteva immaginare il successo a livello mondiale che la bevanda avrebbe ottenuto, si pensasse di inserire un simile messaggio all'interno del celebre logo.


Anche il Grand Mufti Sheik Nasser Farid Wassel, importante figura religiosa egiziana, concorda, facendo notare come questo marchio fu scritto in caratteri latini e non arabici più di un secolo fa: ciò nonostante però la vendita della coca-cola ha registrato un forte calo delle vendite in alcuni paesi islamici.
Gli imbottigliatori di Coca-Cola negli anni hanno anche avuto molto da fare a difendere la tutela del prodotto e della confezione dalle imitazioni.
Le prime pubblicità mettevano infatti recitavano: “Esigete l’originale" e "Non accettate surrogati".
Le più classiche bottiglie, comparse nel 1916 probabilmente ispirate alle curve prosperose dell'attrice Mae West, hanno il marchio registrato.


La Coca-Cola è famosa per i particolari contenitori che la rendono inconfondibile; in particolare, le variazioni promozionali nella decorazione delle lattine in presenza di eventi, come il Natale o eventi sponsorizzati dalla bevanda, hanno reso queste ultime oggetto di collezionismo.
 Nonostante le campagne diffamatorie riguardo ai danni che può provocare alla salute e pesanti critiche per i metodi di produzione in alcuni Paesi, il marchio è stato più volte indicato da numerose ricerche come il più conosciuto al mondo, superando ampiamente quello della Pepsi Cola, sua maggiore rivale.
In Italia, la Coca-Cola venne importata per la prima volta nel 1927.
E ora mi è proprio venuta voglia di stapparne una, le sue frizzanti bollicine son  sempre delizia per le mie papille!


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