4 maggio 2019

ABBI CURA - Raymond Carver


Cespugli di rose molto speciali da coltivare con cura...

ABBI CURA

Dalla finestra la vedo chinarsi sulle rose
reggendole vicino al fiore per non
pungersi le dita.
 Con l'altra mano taglia, si ferma e
poi taglia ancora, più sola al mondo
di quanto mi sia mai reso conto.
Non alzerà lo sguardo, non subito.
È sola con le rose e con qualcosa
che riesco solo a pensare, ma non a dire.
So bene come si chiamano quei cespugli
regalatici per le nostre recenti nozze:
Ama, Onora e Abbi Cura...
è quest'ultima rosa che lei all'improvviso mi porge,
dopo essere entrata in casa tra uno sguardo e l'altro.
 Affondo il naso in essa, ne aspiro la dolcezza,
la lascio indugiare, profumo di promessa, di tesoro.
Le reggo il polso per avvicinarla ancora,
i suoi occhi verdi come muschio di fiume.
 E poi la chiamo, contro quel che avverrà:
 moglie, finché posso, finché il mio fiato,
un petalo affannato dietro l'altro,
 riesce ancora a raggiungerla

Raymond Carver


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