"Ci sono nostalgie dolorose e scarnificanti; ci sono nostalgie sognanti e dolcissime; ci sono nostalgie che fanno vivere, e nostalgie che fanno morire; ci sono nostalgie che nascono da esperienze di perdita; ci sono nostalgie di stato d’animo che davano un senso alla vita e che non rinascono più; ci sono nostalgie di un paesaggio; ci sono nostalgie, le immagini e i fantasmi, che risorgono vertiginosamente da alcune fotografie; ci sono nostalgie divoranti e inestinguibili nella loro intensità e nei loro significati; ci sono nostalgie labili ed effimere; ci sono nostalgie che continuano a incrinare e a sigillare la vita. Ci sono molte, infinite figure della nostalgia nella loro evanescenza e nelle loro increspature."
(Romana Petri)
LA NOSTALGIA
La nostalgia è una sottrazione, il furto
che il tempo non ti risarcisce mai,
è crosta di rammendo dopo l’urto
con una sensazione che non sai
se vera sia, che a volte viene dentro
per luoghi che non hai percorso in vita,
racconti che ti portano lì al centro
d’altrui visioni, estranea ferita.
Chissà se anche questa nostra storia
che vive un intermezzo d’ansietà
diventerà nostalgica memoria
per altri, in altri lidi, in altra età,
fascinazione vaga ed illusoria
di un’improbabile felicità.
Alberto Marchetti
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