18 aprile 2021

ALLORA UN UOMO - Gaetano Cannata




Il termine "Chiesa" deriva dal greco ἐκκλησία (ekklesía) che vuol dire "comunità, convocazione, adunanza o anche assemblea".
Nel Vangelo secondo Matteo è Gesù stesso che definisce la chiesa come la "comunità di coloro che confessano la loro fede in Lui come il Messia promesso e il Figlio di Dio".
 La prima affermazione avviene  quando, nei pressi della città di Cesarea di Filippo, l' apostolo Pietro si rivolge a Gesù dichiarandogli la sua fede con queste parole: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente", ottenendo da Lui come risposta: "E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere" (Mt 16,18).
La seconda la ritroviamo sempre nel vangelo secondo Matteo, quando Gesù fornisce ai suoi discepoli istruzioni su come debbano essere trattati casi difficili nei rapporti fra i cristiani: "...se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano". (Mt18,17)
Nelle varie citazioni del Nuovo Testamento, la Chiesa assume varie altre denominazioni quali "Popolo di Dio, Corpo di Cristo, Sposa di Cristo, Edificio di Dio".
Parlando di Chiesa, quindi, non dobbiamo immaginare un edificio più o meno bello, austero o lussuoso, ma un gruppo di persone "chiamate" a far parte della famiglia di Dio.
In sintesi, la "Chiesa" è il popolo che Dio raduna in tutto il  mondo...

Consegna delle chiavi di Gesù a Pietro - Il Perugino, Cappella Sistina, Città del Vaticano

ALLORA UN UOMO  

Amo entrare in chiesa
quando è vuota,
quando non c'è nessuno
e il Cristo è solo come la notte,
come la notte fonda
quando non c'è incenso né profumi
né cori né campane
né rosari;
così - penso - Dio non si confonde
tra tante voci
e ascolta solo me,
basta che voglia.
Le panche vuote dormono
d'angoscia.
Le volte e le colonne fermano il tempo.

Le lampade sono spente
e le candele.
Dalle finestre alte
la luce veste di penombra
azzurra
il grand'altare.

Anche il silenzio veglia
religioso
e bianca una colomba aleggia
intorno ad esso.

E' notte dentro di me
sperduto e nudo
come foglia al vento.
D'istinto prego,
ma solo nel mio cuore
coi sentimenti d'aiuto e pentimento
a capo chino.

E allora un Uomo
stanco
inchiodato e sanguinante sulla croce
scende,
si avvicina a me
e mi sorride,
mi sussurra dolci parole,
con la mia voce
mi accarezza l'anima
e mi conforta
e poi ritorna in croce
a perdonare.

(Gaetano Cannata)

Sguardo Divino opera di Rosario Catino

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