Meraviglioso occuparsi
degli altri per lenire le proprie sofferenze, quale migliore balsamo, scordarsi
un po’ di noi e concentrarsi su chi possiamo aiutare?
Anche occuparsi di
piccoli passeri, può servire a riconciliarsi con se stessi e con il mondo,
soprattutto quando in cambio ricevi quella gratitudine che allarga il cuore!
È assodato poi, che
"dare" gratifica molto più che "ricevere"… provare e ancora
riprovare, per credere! E se in cambio non otteniamo nulla, invece di
diventare cinici, dobbiamo essere grati e rallegrarci per essere
migliori di tanti esseri gretti che, purtroppo per l'umanità, ci sono in giro .
QUASI UNA MORALITÀ
Più non mi
temono i passeri. Vanno
vengono alla finestra
indifferenti
al mio tranquillo muovermi nella
stanza.
Trovano il miglio e la scagliuola:
dono
spanto da un prodigo affine,
accresciuto
dalla mia mano. Ed io li guardo
muto
(per tema non si pentano) e mi
pare
(vero o illusione non importa)
leggere
nei neri occhietti, se coi miei
s'incontrano,
quasi una gratitudine.
Fanciullo
od altro sii tu che mi ascolti, in
pena
viva o in letizia (e più se in
pena) apprendi
da chi ha molto sofferto, molto
errato,
che ancora esiste la Grazia, e che
il mondo
- TUTTO IL MONDO - ha bisogno
d'amicizia.
Umberto Saba
Nessun commento:
Posta un commento