21 maggio 2014

IL RICCIO E LA LEPRE - Fratelli Grimm


Un cervello lesto vince sempre...


IL RICCIO E LA LEPRE

Un giorno il riccio permaloso stava facendo una passeggiata  in campagna quando incontrò la lepre.
La lepre che si sentiva fiera di essere veloce,  quando vide il riccio, così lo derise:
“Oh, povero riccio, con queste zampe ispide e storte, ti ci vuole un’intera mattinata per coprire metà della distanza che io copro in un minuto.”
Al riccio bastò sentire queste parole per esplodere di rabbia e rispondere stizzito:
“Le mie zampe sono buone quanto le tue, anzi sono migliori. Se facessimo una gara sicuramente vincerei io.”
La lepre, assolutamente certa di essere la più veloce della foresta, scoppiò a ridere:
“Ha ha ha ha! Una gara tra una lepre e un riccio? Allora facciamola subito. Se vinci, dirò a tutti che sei l’animale più veloce della foresta, ma se perdi dovrai venire ogni mattina a spazzolarmi la pelliccia e diremo a tutti che sei l’animale più lento della foresta.”
Il riccio ormai non aveva altra scelta che accettare la sfida, ma prese tempo per pensare a una soluzione che gli salvasse l'orgoglio:
“Dovremo aspettare un po’ perché non posso correre a stomaco vuoto. Andrò a casa a fare colazione e ci incontreremo qui fra mezz’ora per la gara.”
“Aspetterò”, rispose la lepre.
Mentre camminava lungo il sentiero che portava a casa, il riccio pensava a come  uscir fuori dal pasticcio in cui si era cacciato.
 “Come posso fare per battere la lepre? E’ veramente impossibile!”
Arrivato a casa, la moglie riccia notò la sua espressione preoccupata e gli chiese preoccupata: “Cosa c’è che non va, caro?”
Il riccio le raccontò di come la lepre l’avesse offeso prendendolo in giro per la sua lentezza.
 La  moglie ci pensò un pò su poi s'illuminò:
“Ho un’idea per dare una bella lezione alla presuntuosa lepre!
Farete la gara nel campo lungo e appena superata la linea di partenza, dopo che la lepre sarà schizzata via, tu andrai a nasconderti e al traguardo  la lepre troverà me a gridare Ce l'ho fatta,così avrai.
Visto che siamo praticamente indistinguibili di certo non noterà la differenza e così penserà che  l’ hai battuta."
“Che magnifica idea!” -esultò il riccio- "funzionerà di certo!"
Così il riccio tornò dalla lepre per disputare la sfida,mentre la moglie andava a nascondersi vicino al traguardo.
 Quando fu il momento di iniziare la gara nel campo lungo, la lepre disse al riccio:“Allora sei pronto?
“Quando sei pronta tu, lo sono anch’io.”
E così la lepre gridò:“Uno, due, tre, via!”
La lepre partì veloce come un fulmine, mentre il riccio fece solo due passi poi andò a nascondersi  in una buca,mentre la riccia usciva dal suo nascondiglio in tempo per gridare“Ho vinto”!
La lepre non riusciva a crederci, così volle ripetere la corsa:
“C’è qualcosa di sospetto in tutto questo. Rifacciamola!”
“La possiamo rifare quante volte vuoi”, disse la moglie del riccio e si posizionarono di nuovo.
“Uno, due, tre, via!”
Lesto l'altro riccio usciva dal nascondiglio e si riposizionava ad aspettare la lepre.
La lepre non voleva proprio darsi per vinta, quindi passarono tutta la mattinata a correre avanti e indietro e più la lepre si stancava, più i due ricci si divertivano.
Alla fine la lepre non ebbe più  fiato e dovette arrendersi umiliata e stremata.
Da quel giorno la lepre non si prese più gioco degli altri, né si vantò di essere l’animale più veloce della foresta.Tutto grazie alla furbizia dei ricci!

 Fratelli Grimm
Jacob Ludwig Karl Grimm (Hanau, 4 gennaio 1785 – Berlino, 20 settembre 1863) e Wilhelm Karl Grimm (Hanau, 24 febbraio 1786 – Berlino, 16 dicembre 1859) 


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