ATTENZIONE c'è un
appello molto particolare dal mondo animale!
E' il periodo in cui
iniziano a circolare i piccoli ricci, quindi prestate particolare attenzione a non ucciderli
inavvertitamente: sono tanti infatti ogni anno i ricci investiti
dalle auto, feriti da tagliaerba e falciatrici, caduti nelle piscine o altro
ancora.Come sappiamo il
riccio è un animale d’indole poco socievole, ma nei mesi che vanno da aprile a luglio, sente il richiamo dell’amore .
Allora va in cerca
di una compagna per poi andarsene subito dopo l'accoppiamento; quindi sarà la
femmina a occuparsi da sola dei piccoli che nasceranno dopo circa trentacinque giorni di gravidanza.
In genere
nascono da quattro a sette riccetti con gli aculei che non pungono: crescendo
sarà la cheratina ( la stessa
proteina che gli esseri umani hanno nei capelli e nelle unghie) a renderli
duri e taglienti.
Alla nascita i ricci
sono ciechi e sordi, quindi facile preda dei carnivori come volpi, tassi,
civette e la mamma deve proteggerli da vari predatori tra cui lo stesso
riccio maschio che, talvolta, divora i piccoli della propria specie. Anche le
madri possono mangiare il nido se insidiato ma, fortunatamente molto più spesso
si limitano a trasferirlo altrove.
Dopo quattro
settimane i piccoli sono già in grado di lasciare la tana e andarsene in giro.
Il riccio ha
abitudini crepuscolari e notturne, mentre durante il giorno si nasconde nella
propria tana di paglia e foglie, situata nelle cavità dei tronchi, sotto le
rocce o nei cespugli. Procede sul terreno lentamente, esplorando e fiutando
qualsiasi oggetto che incontra.
Il riccio è un buon
nuotatore, un abile arrampicatore e soprattutto un eccellente camminatore: addirittura
arriva a percorrere ogni notte fino a dieci km per procurarsi il cibo. Ha anche
un finissimo udito attraverso il quale percepisce il suono dei movimenti delle
sue potenziali prede persino sottoterra.
La vista invece è debole, al massimo ha un campo visivo di una decina di metri, in compenso, però vede di notte.
Caratteristico è il
suo modo di difendersi: al minimo rumore sospetto l'animale fa un salto sulle
quattro zampe per colpire con gli aculei qualsiasi cosa si trovi vicino, poi si
appallottola stretto, nascondendo capo e zampe, trasformandosi in una sfera
spinosa difficilmente attaccabile; adotta la stessa tattica anche quando gli
succede di cadere da un muro o di scivolare lungo un pendio, evitando in tal
modo di ferirsi.In condizioni di tranquillità invece gli aculei sono morbidi ed è possibile toccarli e accarezzarli senza problemi.
Mammifero
della Famiglia Erinaceidi è diffuso in Europa,
Asia e Africa.
Vive nella macchia e
nei boschi sia in pianura sia in montagna al di sotto dei 1600 metri, ma si può
trovare anche in campi, praterie e giardini.
Misura circa una
trentina di centimetri ed è la femmina ad avere la stazza superiore.
La sua dentatura è completa, formata
da 44 denti aguzzi e taglienti, ed è particolarmente adatta a triturare gli
insetti.
Il riccio, durante la
stagione fredda trova un luogo perfettamente riparato e dove essere al sicuro e
si appallottola. Riduce le sue funzioni corporee come battito cardiaco e calore
e va in letargo e si risveglierà solamente dopo quattro o addirittura sei mesi,
periodo in cui si nutrirà del grasso accumulato in precedenza.
Il riccio è un animale
praticamente onnivoro,pur appartenendo all'ordine degli insettivori . Predilige,
infatti, tutti i tipi d’insetti, rane, lumache, ragni, vermi e uova di uccelli
e può arrivare a mangiare uccelli di piccola taglia, topi e persino serpenti:
l'animale non teme infatti i loro morsi,
in quanto i denti veleniferi sono più corti degli aculei e raramente riescono a
penetrare il rivestimento di peli ispidi che lo protegge. In caso di necessità,
i ricci mangiano senza problemi anche ghiande, bacche, frutta, e altro
materiale di origine vegetale.
In Europa quella dei ricci è una specie protetta dalla
legge: non può essere cacciato e nemmeno portato al di fuori del suo ambiente
naturale, nel caso a qualcun venisse la tentazione di catturarlo come animale domestico.
È previsto che possa essere invece soccorso e trattenuto per brevi periodi in caso
di necessità, ad esempio se fosse visto vagare durante le stagioni fredde. Il
riccio, infatti, può superare il letargo solo raggiunti gli 800 grammi di peso;
è difficile, invece, che un giovane riccio di 350-400 grammi riesca a superare
il periodo di letargo e quindi corre il rischio concreto di morire d' inedia se
non viene accudito.
Si può anche creare
in giardino un ambiente adatto a ospitarlo in piena libertà nel caso vi
capitasse, cosa che per voi sarebbe molto positiva, poiché vi libererebbe di
tanti indesiderati animali.
Evitate dunque
pesticidi e concimi chimici e fate sempre molta attenzione quando pulite
il giardino nelle zone con foglie e rametti secchi dove il riccio potrebbe aver
fatto la tana.
Nell' alimentazione dei ricci domestici è consigliabile alternare verdura, frutta e carne cotta. Devono essere evitati insaccati, latte e derivati, alimenti di cui va molto ghiotto ma dannosi per il suo metabolismo.
Adorano l'acqua fresca ed è per questo motivo che le piscine possono rappresentano per loro un grosso rischio.
Il riccio adulto di norma è selvatico e quindi non si fa prendere in mano volentieri, si chiude a palla e soffia. Se la situazione richiede che lo prendiate in mano, usate un paio di guanti: vi proteggeranno nel caso acuminasse le spine e proteggerete anche lui dall'abituarsi al vostro odore: il riccio deve restare il più selvatico possibile, anche se sono in grado di affezionarsi (e molto) alle persone.
Dopo l’ampia presentazione, i ricci ringraziano per l'attenzione, certi che non resterete indifferenti al loro appello!
Dopo l’ampia presentazione, i ricci ringraziano per l'attenzione, certi che non resterete indifferenti al loro appello!
Il RICCIO
Il riccio è assai carino
ha un muso piccolino
e intorno tanti aghetti
contro chi gli fa i dispetti.
Lui va per la campagna
cammina e non si lagna.
Attento deve stare
quando deve attraversare.
Il riccio è assai carino
ha il muso sbarazzino.
In macchina dirai:
babbo attento al riccio sai!
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