24 giugno 2019

MOUNT RUSHMORE NATIONAL MEMORIAL E LE BLACK HILLS ( U.S.A.)



 MOUNT RUSHMORE NATIONAL  MEMORIAL  E LE BLACK HILLS (U.S.A.)

Nello Stato del South Dakota, nei pressi di Rapid City, città considerata la Stella dell'Ovest e famosa perché è la porta d’ingresso alle Black Hills, si trova Mount Rushmore, famoso nel mondo per la monumentale scultura nella sua facciata di 4 presidenti statunitensi.
Il monte deve il suo nome a Charles E. Rushmore, un avvocato di New York che nel 1885 si trovava in loco per condurre uno studio sull'estrazione mineraria nelle Black Hills: rimase talmente colpito da chiederne il nome e non avendone uno, lo battezzarono col suo. 
Rushmore comunque con la scultura non c'entra nulla fuorché, anni dopo, contribuì con una cospicua cifra alla sua realizzazione.




L'idea di stravolgere il volto della montagna fu di Doane Robinson, uno storico locale cui era stato chiesto di ingegnarsi a pensare qualcosa per incrementare il turismo della zona e senza dubbio l'idea che concepì fu grandiosa, in perfetto stile americano!
In realtà il luogo designato in origine era un altro, ma si rivelò non idoneo a una simile opera, quindi la scelta ricadde sul Monte Rushmore, che si trovava a sud-est, quindi usufruiva di ottima luce per gran parte del giorno, in più era la cima più alta del posto e, soprattutto, la sua composizione in granito garantiva la conservazione della scultura addirittura per migliaia d'anni.




L'incarico di eseguire i lavori fu affidato allo scultore statunitense Gutzon Borglum, che iniziò il 4 ottobre 1927 con una squadra di 400 operai che lavorarono in condizioni precarie e pericolose per 14 anni, ma nonostante si maneggiasse la dinamite tanto quanto lo scalpello, per fortuna non si verificarono incidenti.
Al progetto prese parte come capo-scultore anche l'italiano Luigi Del Bianco.



Gutzon Borglum, purtroppo morì pochi mesi prima di vedere l'opera completamente realizzata e fu il figlio Lincoln a occuparne il posto e finire nel 1941 la scultura.
L'opera, che originariamente doveva essere completa di busti, ma per mancanza di fondi si fermarono ai volti, misura tra i 18 e i 20 metri ed è posta a 140 metri di altezza.






Lo scenografico monumento raffigura 4 dei presidenti più amati d’America e, partendo in ordine da sinistra, sono : 
George Washington, (Bridges Creek, 22 febbraio 1732 - Mount Vernon il 14 dicembre 1799) 1º primo Presidente degli Stati Uniti d’America eletto nel 1789.

George Washington

Thomas Jefferson, (Shadwell, 13 aprile 1743-Charlottesville, 4 luglio 1826) 3º  Presidente degli Stati Uniti d’America eletto nel 1789, convinto sostenitore dell'egualitarismo di tutti gli esseri umani è considerato uno dei padri fondatori della nazione.

Thomas Jefferson

Theodore Roosevelt, (New York, 27 ottobre 1858 - Sagamore Hill, 6 gennaio 1919) 26º presidente degli Stati Uniti, eletto all'età di 42 anni continua a essere il più giovane presidente eletto negli Stati Uniti. Nel 1906 gli fu consegnato il Premio Nobel per la pace per aver messo fine alla guerra russo-giapponese, una delle più sanguinose mai combattute.

Theodore Roosevelt

Abraham Lincoln, (Hodgenville, 12 febbraio 1809-Washington, 15 aprile 1865) 16º Presidente degli Stati Uniti d’America, forse il più importante e amato, che nel 1865 ebbe il grande merito di abolire definitivamente la schiavitù dagli Stati Uniti. A Lincoln è riconosciuto anche il merito di avere difeso l'unità della nazione, sconfiggendo gli Stati Confederati d'America nella Guerra di secessione. Lincoln fu assassinato, a guerra conclusa, da John Wilkes Booth, un fanatico sostenitore della Confederazione.

Abraham Lincoln

Attualmente il Mount Rushmore National Memorial è un'importante meta turistica che attira migliaia di turisti nelle Black Hills, quindi missione compiuta per Mr. Robinson!


Le Black Hills ( letteralmente in italiano "Colline Nere") sono una catena montuosa , che si estende dal Dakota del Sud fino al Wyoming.
Le colline erano chiamate così a causa della fitta vegetazione che in lontananza le faceva apparire di colore molto scuro.
Anche se son denominate colline, di fatto sono montagne che possono raggiungere anche i duemila metri e si estendono per oltre 200 chilometri per 100 di larghezza.  
Ospitano inoltre le cime più alte delle Montagne Rocciose nella parte orientale del continente nordamericano.



La zona delle Back Hills è soprattutto nota per essere  tristemente legata a cruente e vergognose pagine storiche contro gli indiani delle riserve, quando gli Americani di origine europea vi scoprirono l'oro nel 1874, a seguito della spedizione dell'ufficiale dell'esercito degli Stati Uniti George Armstrong Custer e i primi minatori invasero la zona alla caccia dell'oro.
Il Governo degli Stati Uniti quindi spostò contro il loro volere gli indiani Lakota, che  avevano conquistato il territorio nel 1776 ai  Cheyenne , in altre riserve nel Dakota del sud ovest.
L'economia delle Black Hills è così passata dallo sfruttamento delle risorse naturali (miniere e legname) all'industria del turismo e dell'ospitalità.


Black Hills

Per celebrare la storia dal punto di vista dei Nativi americani, è ancora  in costruzione, sempre nel Dakota del Sud, un ancora più imponente monumento nella roccia:  il "Crazy Horse Memorial", dedicato a quello che viene definito "l'ultimo Sioux", Crazy Horse (Cavallo Pazzo).



Dopo aver molto penato per ottenere il benestare dei nativi americani, la prima esplosione di dinamite  a inaugurare i lavori di scavo della montagna , avvenne il 3 giugno 1948, alla presenza di una decina di anziani reduci della battaglia di Little Bighorn, ma la scultura ancora è ben lungi dall'essere finita.
Quando sarà finito, il monumento misurerà ben  195 metri in larghezza e 172 metri in altezza.


Statua in scala che raffigura come sarà la scultura di Crazy Horse

Nella zona delle Black Hills, precisamente nello stato del Wyoming, si trova anche la Devils Tower (Torre del Diavolo), una singolare quanto inquietante montagna con punta piatta alta circa 1600 m, con delle scanalature sui fianchi di origine vulcanica che i geologi chiamano spine vulcaniche.


Gli indiani chiamavano questa montagna "Tipila Mata", che tradotto significa “Casa dell’Orso” perché nei regolari solchi verticali i nativi ci vedevano i graffi provocati dalle zampe di un orso.
 Una leggenda lakota difatti racconta che, mentre sette fanciulle raccoglievano dei fiori ai piedi del monte, degli orsi si avvicinarono per divorarle, ma il Grande Spirito le salvò trasportandole in cima al picco.
Gli orsi tentarono inutilmente di arrampicarsi per raggiungere le prede, provocando con gli artigli i caratteristici solchi sui lati del monte.





Il picco è sacro per i Lakota, gli Cheyenne, i Corvi, i Kiowa e gli Shoshone che, ancor oggi, vi svolgono rituali e in particolar modo a giugno, periodo in cui si svolgono cerimonie sacre, è richiesto agli scalatori di non raggiungere la vetta della montagna per non commettere sacrilegio.
La vetta infatti attira scalatori da tutto il mondo, affascinati dalle difficoltà della scalata generata dalle sue pareti scoscese: salire fino alla cima risulta incredibilmente difficile e la discesa è ancor più pericolosa dell’arrampicata.
Proclamata primo Monumento Nazionale il 24 settembre del 1906 dall’allora presidente Theodore Roosevelt, molti ricorderanno la Devils Tower come la location utilizzata per la scena finale del film "Incontri ravvicinati del terzo tipo" di Steven Spielberg.


Concludiamo tornando al Mount Rushmore, con un'immagine di qualche burlone che si è divertito a immaginare come potrebbe essere raffigurato il retro della scultura ... ipotesi certamente irriverente nei riguardi di simili illustri presidenti, però quanto sarebbe divertente!



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