5 aprile 2019

NOTTURNO - Luis Alberto de Cuenca


Buonanotte con un paio di poesie del poeta madrileno Luis Alberto de Cuenca, che molto romanticamente ama definire i capelli neri “fili di lignite”: in spagnolo "hilos de hazabache"...

NOTTURNO

Spegnesti le luci ed accendesti la notte.
Chiudesti le finestre ed apristi il tuo vestito.
Odorava di fiore bagnato.
Da un paese senza limiti mi guardavano
i tuoi occhi nell'ombra infinita.
E a cosa  odoravano i tuoi occhi?
Che profumo di oro e di acqua pulita e pura
germogliava delle tue palpebre?
Che invisibile tremore di vetri di fuoco
agitava la seta lunare delle tue pupille?
Ricamasti il cuscino con fili di lignite.
Tessesti sul sonno un velo di bianchezza.
Eri la rosa pallida tinta  di rosso,
la rosa del veleno che restituisce la vita.
La blusa, il ventaglio, una piuma violetta,
la spilla con la perla ed il diamante nel petto.
Tutto aperto ed in pace, trasparente ed oscuro,
senza dolore, navigando di rotta alle tue mani fredde

 Luis Alberto de Cuenca

DA AMARTI COSI’ TANTO E 
TANTO NON VOLERTI AMARE

Da amarti così tanto e tanto non volerti amare
ti sei stancata di me e delle mie pazzie
e hai dato fuoco alla nostra storia.
I tuoi vestiti non profumano più la casa.
Non rimane una parola di affetto sospesa nell'aria,
né una fibra di lignite nel cuscino.
Solo fiori secche tra le pagine del libro del nostro amore,
e calici di angoscia, ed un delirio di ombre per strada

 Luis Alberto de Cuenca



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