IL DONO ATTESO
Ho inteso l’inutilità del mio peso,
la caducità della mia età,
l’alternarsi dell’amarsi,
ma ancora sento che è da farsi;
la caducità della mia età,
l’alternarsi dell’amarsi,
ma ancora sento che è da farsi;
Ho inteso del sorriso il triste viso,
delle parole vere le nere vele,
dell’umanità la sua vanità,
ma ancora sento che qualcosa accadrà;
delle parole vere le nere vele,
dell’umanità la sua vanità,
ma ancora sento che qualcosa accadrà;
Ho inteso della malattia il peso,
delle lacrime il sapore acre,
della delusione la nera visione,
ma ancora in me sento la passione;
delle lacrime il sapore acre,
della delusione la nera visione,
ma ancora in me sento la passione;
Ho inteso del domani le nefaste mani,
del mio cedere al troppo credere,
del tormento il freddo vento,
ma ancora palpita in me il sentimento
del mio cedere al troppo credere,
del tormento il freddo vento,
ma ancora palpita in me il sentimento
Ho inteso e compreso
che non sarà la notte
a firmare la mia sorte;
che non sarà la notte
a firmare la mia sorte;
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