Un buongiorno pieno di speranza perché, seppur nel cuore del
più cupo inverno, guarda come occhieggia primavera da lontano!
L' ACCENNO DI UN CANTO PRIMAVERILE
Il vento portò da lontano
l'accenno di un canto primaverile,
chissà dove, lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide, cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.
Aleksandr Aleksandrovi
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