17 febbraio 2017

17 Febbraio - ODE AL GATTO - Pablo Neruda



Il 17 Febbraio è la giornata mondiale del gatto, quindi abbiamo un motivo in più per viziare e coccolare i nostri amici felini!
 I gatti sono animali dal fascino magnetico e secondo me maestri di vita.
Nella vita, infatti, si dovrebbe essere un po’ come i gatti, cioè grintosi, ma anche affettuosi, nascondendo sotto morbidi cuscinetti, unghiette da sfoderare se occorre difendersi o ... arrampicarsi da abile equilibrista!
Essere egoisti quanto basta per volersi bene, giusto per non dimenticare che anche noi "esistiamo".
Avere uno spirito fiero e indipendente e anche sette vite all’occorrenza inventarsi ... perché se le cose vanno male, non si demorde, ma si ricomincia con determinazione, magari dopo aver leccato un po’ le ferite, ma senza cadere nell’autocommiserazione.

ODE AL GATTO

Gli animali furono
imperfetti, lunghi
di coda, plumbei
di testa.
Piano piano si misero
in ordine,
divennero paesaggio,
acquistarono in grazia, volo.
Il gatto,
soltanto il gatto apparve completo
e orgoglioso:
nacque completamente rifinito
cammina solo e sa quello che vuole.

L'uomo vuol essere pesce e uccello,
il serpente vorrebbe avere le ali,
il cane è un leone spaesato,
l'ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia la rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole esser solo gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.

Non c'è unità come la sua,
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione:
è una sola cosa
come il sole o il topazio,
e l'elastica linea del suo corpo,
salda e sottile, è come
la linea della prua di una nave.
I suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola
scanalatura
per gettarvi le monete della notte.

Oh piccolo
Imperatore senz'orbe,
conquistatore senza patria,
minima tigre da salotto, nuziale
sultano del cielo
delle tegole erotiche,
il vento dell'amore
nell'aria aperta
reclami
quando passi
e posi
quattro piedi delicati
sul suolo,
fiutando,
diffidando
di ogni cosa terrestre,
perché tutto
è immondo
per l'immacolato piede del gatto.

Oh fiera indipendente
della casa, arrogante
vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico
ed estraneo,
profondissimo gatto,
poliziotto segreto
delle stanze,
insegna
di un
irreperibile velluto,
probabilmente non c'è
enigma
nel tuo contegno,
forse non sei mistero,
tutti sanno di te ed appartieni
all'abitante meno misterioso,
forse tutti si credono
padroni,
proprietari, parenti
di gatti, compagni,
colleghi,
discepoli o amici
del proprio gatto.

Pablo Neruda
(da Navigazioni e ritorni, 1959)

Mi giunge un ultimo consiglio spassionato dal mio gatto: la vita è una cosa seria, ma va vissuta con semplicità, altrimenti si rischia di farla diventare come un ingarbugliato gomitolo di lana...

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