Il termine "solstitium" deriva dal latino "sol" (sole) e "sistere" (stare fermo), significa pertanto : "sole fermo".
Astronomicamente è definito come il momento in cui il sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima.
Nei giorni intorno al solstizio d'inverno infatti, la nostra calda stella sembra smettere di calare rispetto all’equatore celeste, quindi tramontare e risorgere dalla stessa posizione, per poi invertire il suo cammino e ricominciare il moto di avvicinamento all'equatore celeste, dandoci più ore di luce.
Al contrario di quanto si possa pensare a causa del freddo, il sole durante il solstizio invernale si trova nel punto maggiormente vicino alla Terra, solo che i suoi raggi arrivano molto inclinati e quindi riscaldano meno.
Ci sono due solstizi annuali : quello invernale che si verifica intorno al 21 dicembre e quello estivo intorno al 21 giugno quando il sole raggiunge il punto di declinazione massima.
Anticamente attribuivano forti significati a questo evento, ad esempio il simbolo del passaggio dalle tenebre alla luce, o anche della morte e della rinascita: la morte del vecchio dio Sole e la nascita del vitale Sole giovane (il "Dies Natalis Soli Invicti" – il giorno di rinascita del Sole Invitto).
I romani celebravano con grandi fuochi e candele la festa del "Sol invictus", una celebrazione della rinascita che secondo alcuni è l'origine pagana del Natale, mentre nella tradizione germanica e celtica, il solstizio d'inverno coincideva con la festa di Yule, che segnava la fine del buio e un graduale ritorno alla luce.
Durante il solstizio d’inverno si usa appendere l’agrifoglio in casa, simbolo di protezione e difesa dalle negatività, che negli antichi miti nordici simboleggiava l’anno morente che soccombe al nuovo anno nella simbolica battaglia del Vecchio Dio del Cielo, il Re Agrifoglio, contro il giovane Re Quercia.
SOLSTIZIO D'INVERNO
Quando a dicembre arriva il solstizio
che dell’inverno scandisce l’inizio
il sole pare diventare più mite ed umano
non fa più l’altezzoso nel cielo lontano
insieme a noi si leva tardi al mattino
si tira pigramente sul tetto vicino
rimanendo incantato tutto il giorno
a guardare curioso le case intorno
non c’è chi non lo veda affacciare
che non lo faccia subito entrare
accogliendolo con cordialità e calore
come si trattasse d’un ospite d’onore
in realtà sembra che al solstizio
sia la festa del sole ad avere inizio.
Antonio Carcuro
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