Il 13 Dicembre si festeggia Santa Lucia, una Santa che mi è particolarmente cara... probabilmente perché la mia adoratissima nonna è una sua fervente devota e da sempre, ne ha un' immagine in stanza da letto con un lumino sempre acceso.
La storia del suo martirio è poi una tra le più appassionanti e mia nonna me la raccontava spesso, anche se, ovviamente, in una versione molto personalizzata!
Ecco una breve agiografia, per conoscere meglio questa grande santa.
S.Lucia-Giovanni Ricca
La vergine e martire Lucia è una delle figure più care alla devozione cristiana.
Il nome Lucia proviene dal latino lux e significa luce, luminosa, illuminante.
E' considerata dai devoti la protettrice degli occhi, oculisti, elettricisti, scalpellini sarti ,ricamatrici, donne di malavita pentite.
I dati storici e biografici giunti fino a noi sulla Santa sono veramente pochi e non permettono di tratteggiarne la figura con dovizia ed esattezza di particolari.
Nacque a Siracusa fra il 280 e il 290 d.C.,da genitori nobilissimi: secondo una leggenda,la discendenza della santa proverrebbe direttamente dalla famiglia di Archimede.
Non conosciamo il nome del padre, conosciamo invece quello della mamma: Eutichia, nome greco che significa «fortunata» o «buona fortuna».
All'età di cinque anni Lucia perse il padre e la madre Eutichia fece del suo meglio per infondere nella mente e nel cuore della figlia le eterne verità della religione cristiana e Lucia, si fortificava nella fede e nella pratica delle virtù «crescendo in età, sapienza e grazia» come il suo modello Gesù, che amava con tutto il suo ardore giovanile.
Gli efficaci insegnamenti di mamma Eutichia sulla nuova religione penetrarono profondamente nella mente e nel cuore della giovane e bella Lucia, tanto da spingerla a consacrare tutta la sua vita all'amore di quel Dio che si manifestava con forza e dolcezza alla sua anima pura e sensibile.
Madonna con Bambino e Santa Lucia - Francesco Vanni
Eutichia, era da anni ammalata e aveva speso ingenti somme per curarsi, ma invano.
Durante un pellegrinaggio sulla tomba di Sant’Agata per implorare la guarigione della madre, in uno stato di estasi,a Lucia apparve la Santa Catanese, che le profetizzò il martirio. Nello stesso momento Eutichia guarì dalla grave forma di emorragia di cui soffriva da lungo tempo
Tornata a Siracusa, ancor più forte nella fede in Gesù Cristo, decise di votarsi completamente a Lui, rinunciando al matrimonio e ai beni che possedeva, distribuendoli ai poveri della città.
Elemosina di S.Lucia-Pasqualino Rossi
Chiesa S-Lucia Serra San Quilico (An)
Ciò non piacque al pagano cui era promessa sposa che la denunciò al prefetto Pascasio: Lucia fu così arrestata con l’accusa di essere cristiana.
Era il periodo in cui Diocleziano aveva scatenato l’ultima e più cruenta persecuzione contro i cristiani in tutto l’Impero RomanoLucia fu dunque arrestata e condotta alla presenza del prefetto Pascasio. Questi, che conosceva la giovane soltanto per fama, quando la vide se ne invaghì per la sua avvenenza e per la sua modestia, e tentò con ogni mezzo di distoglierla dalla fede cristiana.Si narra che Pascasio si sarebbe invaghito di Lucia soprattutto per lo splendore degli occhi, limpidi e fulgenti come stelle e che al fine di spegnerne la passione , Lucia si sarebbe strappati gli occhi e glieli avrebbe inviati dentro un piatto d'argento. A motivo di questo leggendario episodio e per il nome stesso di Lucia, che significa «luce», nacque poi una grande devozione popolare per la santa siracusana, invocata specialmente come protettrice degli occhi.
S. Lucia- Jacopo Palma il Giovane-(1628)
Chiesa dei SS.Geremia e Lucia (Venezia)
Pascasio, ritenendosi provocato e umiliato davanti alla corte, furente di rabbia, ordinò ai lenoni d'impadronirsi della casta giovane e presentarla al ludibrio del popolo, affinché dopo essere stata violata la cogliesse la morte. Ma lo Spirito Santo la rese immobile e nessuno poté spostarla dal luogo in cui si trovava, nemmeno un migliaio di soldati che, legatala con funi alle mani e ai piedi, cominciarono tutti insieme a tirarla da ogni parte. Allora fremente di ira ,Pascasio ordinò che si attaccassero tante paia di buoi al fine di rimuovere l'immobile giovane. I buoi furono attaccati, eccitati, percossi, ma, nonostante la loro proverbiale forza, non riuscirono a spostarla di un millimetro.
Vincenzo Pagani- Santa Lucia in gloria d'angeli
Siccome la pena fissata dagli editti imperiali per i bestemmiatori degli dèi e per i maghi era il supplizio del fuoco, Pascasio, ormai convinto che Lucia fosse una maga, la condannò al rogo e ordinò che fosse acceso un gran fuoco intorno a Lucia e che fosse alimentato da legna di teda (pino selvatico molto resinoso), pece ed olio in quantità, affinché il corpo della caparbia vergine venisse consumato il più presto possibile. Si verificò allora un nuovo, straordinario prodigio: le fiamme che l'avvolgevano da ogni parte la lasciarono illesa.Era però giunta l'ora dell'atteso martirio in cui Lucia avrebbe finalmente potuto congiungersi al suo Sposo celeste e infatti quando ,sempre più furioso, Pascasio ordinò di sgozzarla, un soldato le si avvicinò e le trafisse la gola con un pugnale e fu così che la giovane nobildonna rese la sua splendida anima a Dio e ricevette da lui la duplice corona della verginità e del martirio. Era il 13 dicembre dell'anno 304 dopo Cristo.
Filippino Lippi - S.Lucia-
museo dell'Opera del Duomo (Prato)
Dopo l'eroica morte di Lucia, il suo corpo fu devotamente sepolto in un sarcofago all'ingresso delle catacombe di Acradina, dove la martire si era recata tante volte con la pia madre Eutichia per assistere alla celebrazione dei Sacri Misteri. Fino a quando il corpo di Lucia sia rimasto nel suo sepolcro non si sa. Non si sa neppure con precisione dove oggi si trovino veramente le sue preziose reliquie, perché due tradizioni differenti e contrastanti le indicano in luoghi diversi e nessuna delle due è storicamente ineccepibile
Santa Lucia - Artemisia Gentileschi (1642-1644)
La prima tradizione è riferita da una relazione del decimo secolo nella biografia del vescovo Teodorico di Metz dove si narra che il vescovo, venendo in Italia con l'imperatore Ottone, si portò via molte reliquie di santi. La traslazione a Metz (Francia) di reliquie di santa Lucia, vere o presunte, è anche attestato dagli Annali della città, all'anno 970. Si riferisce ancora che il vescovo Teodorico, nel 972, innalzò un altare in onore di santa Lucia e che, nel 1042, un braccio della martire fu donato al monastero di Luitbourg.
La seconda tradizione è attestata da Leone Marsicano (m. 1115) e dal cronista veneziano Andrea Dandolo (m. 1354). Essa dice sostanzialmente che da Siracusa le reliquie di santa Lucia sarebbero state trasferite a Costantinopoli dal generale greco Giorgio Maniace, per sottrarle al furore devastatore dei Saraceni. Quando poi, nel 1204, la città fu conquistata dai Crociati, sarebbero state da questi trasportate a Venezia e collocate nel monastero di San Giorgio. Questa seconda tradizione è la più comune e anche la più probabile. Nel 1280 il corpo di santa Lucia sarebbe stato trasferito dal monastero di San Giorgio ad una chiesa dedicata alla santa (eccetto un braccio che sarebbe rimasto in San Giorgio), ma nel 1860 Pio IX l'avrebbe fatto trasferire nella chiesa dei Santi Geremia e Lucia, dove si venera ancora oggi.
Santa Lucia - Benvenuto Tisi
Spoglie di Santa Lucia - Chiesa dei SS. Geremia e Lucia (Venezia)
I Siracusani hanno fatto vari tentativi per riavere il corpo della loro amatissima martire, ma i Veneziani, che le sono altrettanto devoti, non hanno voluto concederlo. A Siracusa si conservano tuttavia alcune reliquie di santa Lucia, tra cui le sue vesti. Ma la reliquia più preziosa è senz'altro il suo sepolcro, molto venerato dai Siracusani, che hanno elevato la santa martire a loro protettrice e patrona della città.Le sacre spoglie della santa tornarono eccezionalmente a Siracusa per sette giorni nel dicembre 2004 in occasione del 17º centenario del suo martirio.
Santa Lucia- anonimo del secolo XVIII.
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