Libertà: quanto ha
lottato l'uomo per ottenerla e quanto ancora deve lottare fino a quando non
sarà un diritto acquisito da tutti, in ogni parte del mondo!
GLI UCCELLI PROIBITI
Per quanto
incredibile possa sembrare, la principale prigione della dittatura militare
uruguaiana si chiamava "Libertad".
In questa prigione
però i prigionieri politici erano liberi di fare ben poco: non potevano
parlare senza permesso, fischiare, sorridere, cantare, camminare velocemente o salutare
altri prigionieri.
Non potevano neppure
disegnare o ricevere disegni di donne incinte, coppie, farfalle, stelle,
uccelli.
In definitiva nulla che potesse simboleggiare
la libertà, l'amore, la luce e la speranza.
Didasko' Perez,
maestro di scuola, torturato e arrestato per le sue idee ideologiche, riceve
una domenica la visita di sua figlia Milay, di cinque anni.
La bambina gli porta
un disegno di uccellini, ma i censori lo strappano all'entrata del
carcere.
La domenica
seguente, Milay gli porta un disegno di alberi.
Gli alberi non sono
vietati e quindi il disegno passa la censura.
Didasko' elogia la
sua opera e le chiede dei cerchietti colorati che compaiono tra le corone degli
alberi, molti piccoli cerchi tra i rami:
- Questi frutti così
colorati, cosa sono?
Sono arance, mele,
limoni? Che frutta è?-
La bimba lo fa
tacere:
- Ssshhhh... -
E in segreto gli
spiega:
- Stupido. Non vedi
che sono occhi? Gli occhi degli uccellini che ti ho portato di nascosto. -
Eduardo Galeano
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