13 novembre 2020

FAR TORNARE LA GENTILEZZA ... A. Buchwaldt

                                       

Se tutti fossimo gentili, in effetti i benefici sarebbero tanti e, comunque vada, a provarci non ci rimettiamo proprio nulla.
Avanti quindi, cerchiamo di rendere la giornata fantastica a  più persone possibili e di contagiarle con la nostra gentilezza!

FAR TORNARE LA GENTILEZZA NELLA GENTE

L'altro giorno mi trovavo a New York ed ho preso un   taxi con un amico.
Quando siamo scesi, il mio amico ha detto all'autista: "Grazie per la corsa. Lei ha guidato benissimo."
Il tassista e' rimasto sbalordito per un secondo. Poi ha domandato: "Lei e' un sapientone o qualcosa del genere ?".
"No, caro Signore, e non la sto prendendo in giro. Ammiro il modo in cui lei rimane calmo nel traffico intenso".
"Già," ha commentato il tassista ed e' ripartito.
"Che cosa significa?" ho domandato.
"Sto cercando di riportare amore a New York", mi ha risposto.
"Ritengo che sia l'unica cosa che possa salvare la città."
"Come può un uomo solo salvare New York?".
"Non si tratta di un uomo solo. Credo di avere cambiato la giornata
 a quel tassista. Supponiamo che faccia venti corse. Sarà gentile con quei venti clienti perché qualcuno è stato gentile con lui. I clienti a loro volta saranno più gentili verso i loro impiegati, o negozianti, o camerieri o perfino verso le loro famiglie. Alla fine la buona volontà potrebbe diffondersi almeno fra mille persone. Non e' male, vero?".
"Ma ti stai affidando al fatto che quel tassista diffonda la tua buona volontà fra gli altri".
"Non mi sto affidando a questo", replica il mio amico.
"Mi rendo conto che il sistema non è infallibile, così oggi potrei trattare 
con dieci persone diverse. Se su dieci posso renderne felici tre, alla fine posso influenzar indirettamente l'atteggiamento di altre tremila".
"Sembra buono sulla carta", ho ammesso," ma non sono sicuro che funzioni in pratica".
"Se non funziona non si perde niente. Non ho perso il mio tempo nel dire che quell'uomo stava lavorando bene. Non gli ho dato una mancia maggiore ne' minore. Se ho parlato ad un sordo, che vuol dire? Domani ci sara' un altro tassista che posso cercare di rendere felice".
"Sei fuori di testa" ho concluso.
"Questo dimostra quanto tu sia diventato cinico. Io ho condotto uno studio sull'argomento. La cosa che sembra mancare, oltre al denaro naturalmente, ai nostri impiegati postali è che nessuno dice a chi lavora per le poste come lavora bene".
"Ma non lavorano bene".
"Non lavorano bene perché sentono che a nessuno importa se lavorano bene o no. Perché qualcuno non dovrebbe rivolgere loro una parola gentile?".
Camminando siamo giunti ad un edificio in costruzione, dove cinque operai stavano pranzando.
Il mio amico si e' fermato.
"E' un lavoro magnifico quello che state facendo. Deve essere difficile e pericoloso".
Gli operai hanno guardato con sospetto il mio amico.
"Quando finirà?"
"Giugno", ha brontolato un uomo.
"Ah, è davvero impressionante. Dovete esserne tutti orgogliosi".
Ce ne siamo andati.
Gli ho detto: "Non vedo uno come te dai tempi di Don Chisciotte".
"Quando quegli operai avranno digerito le mie parole, si sentiranno meglio. In qualche modo la città trarrà beneficio dalla loro felicità."
"Ma non puoi far questo tutto da solo!" ho protestato. "Sei un uomo solo".
"La cosa più' importante è non scoraggiarsi. Far tornare la gentilezza nella gente della città non è un compito facile, 
ma se posso arruolare altre persone nella mia campagna..."
"Hai appena strizzato l'occhio ad una donna piuttosto brutta", lo avverto.
"Si, lo so", mi risponde.
"E se è un' insegnante, la sua classe avrà una giornata fantastica!".

(Art Buchwaldt)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie!!!!!!!! Non volevo sortire tanta solerzia, comunque devi ammettere che è molto più gradevole così. Buona e serena notte.

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