20 gennaio 2019

IL PARADOSSO DEL NOSTRO TEMPO - Bob Moorehead



Sono in molti ad attribuire la paternità di questo paradosso, che fa molto riflettere, al comico americano George Carlin, oppure al Dalai Lama.
 in realtà appartiene al dott. Bob Moorehead, per 30 anni pastore di Overlake Christian Church a Redmond, nello stato di Washington e fa parte di “Words Aptly Spoken”, una raccolta di preghiere, omelie e monologhi del 1995, usata spesso nei suoi sermoni e nelle sue trasmissioni radiofoniche…

IL PARADOSSO DEL NOSTRO TEMPO

Il paradosso del nostro tempo nella storia è che
abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse,
autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.
Spendiamo di più, ma abbiamo meno,
comperiamo di più, ma godiamo meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole,
più comodità, ma meno tempo.
Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso,
più conoscenza, ma meno giudizio,
più esperti, e ancor più problemi,
più medicine, ma meno benessere.
Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno,
ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo,
facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV e… preghiamo di rado.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad
attraversare il pianerottolo per incontrare un nuovo vicino di casa.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.
Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori.
Abbiamo pulito l’aria, ma inquinato l’anima.
Abbiamo dominato l’atomo, ma non i pregiudizi.
Scriviamo di più, ma impariamo meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computer più grandi per contenere più informazioni,
per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.
Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta,
grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni.
Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi,
case più belle ma famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta,
della moralità a perdere, delle relazioni di una notte,
dei corpi sovrappeso, e delle pillole che possono farti fare di tutto,
dal rallegrarti al calmarti…. all’ucciderti.
È un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino.
Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera,
e in cui puoi scegliere di condividere queste considerazioni con altri, o di cancellarle.
Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora,
perché’ non saranno con te per sempre.
Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione,
perché’ quella piccola persona presto crescerà, e lascerà il tuo fianco.
Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco,
perché’ è l’unico tesoro che puoi dare con il cuore, e non costa nulla.
Ricordati di dire “vi amo” ai tuoi cari, ma soprattutto pensalo.
Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell’anima.
Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti,
perché’ un giorno quella persona non sarà più lì.
Dedica tempo all’amore, dedica tempo alla conversazione,
e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.

E RICORDA SEMPRE: la vita non si misura da quanti respiri facciamo… ma dai momenti che ci tolgono il respiro.

(da: “Words Aptly Spoken” di Bob Moorehead © 1995)


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