Sono in molti ad
attribuire la paternità di questo paradosso, che fa molto riflettere, al comico
americano George Carlin, oppure al Dalai Lama.
in realtà appartiene al dott. Bob Moorehead, per 30 anni pastore di Overlake Christian Church a Redmond, nello stato di Washington e fa parte di “Words Aptly Spoken”, una raccolta di
preghiere, omelie e monologhi del 1995, usata spesso nei suoi sermoni e nelle
sue trasmissioni radiofoniche…
IL PARADOSSO DEL NOSTRO TEMPO
Il paradosso del nostro tempo nella storia è
che
abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità
più basse,
autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più
ristretti.
Spendiamo di più, ma abbiamo meno,
comperiamo di più, ma godiamo meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più
piccole,
più comodità, ma meno tempo.
Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso,
più conoscenza, ma meno giudizio,
più esperti, e ancor più problemi,
più medicine, ma meno benessere.
Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo
senza ritegno,
ridiamo troppo poco, guidiamo troppo
veloci, ci arrabbiamo troppo,
facciamo le ore piccole, ci alziamo
stanchi, vediamo troppa TV e… preghiamo di rado.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà,
ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco e
odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato come guadagnarci da
vivere, ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non
vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non
riusciamo ad
attraversare il pianerottolo per incontrare
un nuovo vicino di casa.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma
non lo spazio interno.
Abbiamo creato cose più grandi, ma non
migliori.
Abbiamo pulito l’aria, ma inquinato
l’anima.
Abbiamo dominato l’atomo, ma non i
pregiudizi.
Scriviamo di più, ma impariamo meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad
aspettare.
Costruiamo computer più grandi per
contenere più informazioni,
per produrre più copie che mai, ma
comunichiamo sempre meno.
Questi sono i tempi del fast food e della
digestione lenta,
grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi
profitti e povere relazioni.
Questi sono i tempi di due redditi e più
divorzi,
case più belle ma famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei
pannolini usa e getta,
della moralità a perdere, delle relazioni
di una notte,
dei corpi sovrappeso, e delle pillole che
possono farti fare di tutto,
dal rallegrarti al calmarti….
all’ucciderti.
È un tempo in cui ci sono tante cose in
vetrina e niente in magazzino.
Un tempo in cui la tecnologia può farti
arrivare questa lettera,
e in cui puoi scegliere di condividere queste
considerazioni con altri, o di cancellarle.
Ricordati di spendere del tempo con i tuoi
cari ora,
perché’ non saranno con te per sempre.
Ricordati di dire una parola gentile a
qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione,
perché’ quella piccola persona presto crescerà,
e lascerà il tuo fianco.
Ricordati di dare un caloroso abbraccio
alla persona che ti sta a fianco,
perché’ è l’unico tesoro che puoi dare con
il cuore, e non costa nulla.
Ricordati di dire “vi amo” ai tuoi cari, ma
soprattutto pensalo.
Un bacio e un abbraccio possono curare
ferite che vengono dal profondo dell’anima.
Ricordati di tenerle le mani e godi di
questi momenti,
perché’ un giorno quella persona non sarà più
lì.
Dedica tempo all’amore, dedica tempo alla
conversazione,
e dedica tempo per condividere i pensieri
preziosi della tua mente.
E RICORDA SEMPRE: la vita non si misura da quanti respiri
facciamo… ma dai momenti che ci tolgono il respiro.
(da: “Words Aptly Spoken” di Bob Moorehead © 1995)
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