UN ROSA DALLO JONIO
Si veste d’azzurro il mare
E tu, d’incanto
Ti vesti di splendore
Rosa dal leggiadro boccio,
dal tenue odore!
Io lì, a guardarti,
mi perdo d’improvviso nei ricordi
strappando l’eco al vento di brughiera,
su quella spiaggia, al sole,
rubando meraviglie a una chimera!
Solinga, sulla riva,
rapita con stupore da un abbaglio
con te mi cullo,
fin quando luce interseca uno scoglio.
E lì… Si perde,
l’immagine di te che vai lontano,
oltre lo sguardo acuto
che cerca di riaverti piano piano.
Bellezza eterea, rara,
celata dalle onde
e rivestita come di rugiada,
cullar ti lasci dallo Ionio quieto
che presto a un’altra riva ti regala.
Ti vesti di splendore
Rosa dal leggiadro boccio,
dal tenue odore!
Io lì, a guardarti,
mi perdo d’improvviso nei ricordi
strappando l’eco al vento di brughiera,
su quella spiaggia, al sole,
rubando meraviglie a una chimera!
Solinga, sulla riva,
rapita con stupore da un abbaglio
con te mi cullo,
fin quando luce interseca uno scoglio.
E lì… Si perde,
l’immagine di te che vai lontano,
oltre lo sguardo acuto
che cerca di riaverti piano piano.
Bellezza eterea, rara,
celata dalle onde
e rivestita come di rugiada,
cullar ti lasci dallo Ionio quieto
che presto a un’altra riva ti regala.
(dal web)
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