1 maggio 2016

IL LAVORO LOGORA...CHI NON CE L'HA


IL LAVORO LOGORA... CHI NON CE L'HA 

“Rossi, come mai arriva a quest’ora”?
“Perché ieri lei mi ha detto che il giornale me lo devo leggere a casa”.


Capo,posso uscire due ore prima oggi? Mia moglie vuole andare per negozi con me`- Non se ne parla nemmeno!- Grazie capo, lo sapevo che non mi avrebbe lasciato nei casini...



Il presidente di una grande compagnia chiama un suo impiegato nel suo ufficio: "Dunque, sei mesi fa sei stato assunto come fattorino, dopo 15 giorni ti abbiamo promosso impiegato, dopo due mesi eri direttore alle vendite, il mese scorso sei diventato vice presidente. Ora è giunto il momento che io mi ritiri e avrei pensato di nominarti presidente della societa'... cosa ne dici?". "Accetto!". "Solo accetto?... non hai altro da aggiungere?". "Si'... grazie papa'!



Ufficio di collocamento: “Ho un disperato bisogno di lavoro: ho 12 figli!”.
“Bene, e oltre a questo cosa sa fare?”


Il titolare della discoteca al disc-jockey, arrivato in ritardo: "Si può sapere come mai non sei mai puntuale al lavoro?" 
"Perché come al solito ho dovuto fare 45 giri per trovare un parcheggio libero, poi ho dovuto mettere il disco per la sosta... tutti i giorni la stessa musica!"

 

Una società italiana ed una giapponese decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa, con equipaggio di otto uomini. Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna squadra era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero con un vantaggio di oltre un chilometro.
Dopo la sconfitta il morale della squadra italiana era a terra.
Il top management decise che si sarebbe dovuto vincere l'anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema.
Il gruppo di progetto scoprí dopo molte analisi che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano.
In questa situazione di crisi il management dette una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana.
Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c'erano troppe persone a comandare e troppe poche a remare.
Con il supporto del rapporto degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra.
Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori dei comandanti, un capo dei supervisori e uno ai remi.
Inoltre si introdusse una serie di punti per motivare il rematore: "Dobbiamo ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità". L'anno dopo i giapponesi vinsero con un vantaggio di due chilometri. La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando come ricompensa per il grande impegno che la squadra aveva dimostrato.
La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove si dimostrò che era stata scelta la giusta tattica, che anche la motivazione era buona, ma che il materiale usato doveva essere migliorato.
Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa.

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