22 marzo 2017

MEGLIO DARE CHE RICEVERE


MEGLIO DARE CHE RICEVERE

Nella Terra Santa ci sono due laghi alimentati dal fiume Giordano: lo stesso dove Giovanni Battista battezzò Gesù.
Il Giordano nasce dal Monte Hermon, entra prima nel Lago di Tiberiade e attraversando una profonda depressione del terreno s’immette poi nel Mar Morto, percorrendo in totale 320 km.
Pur essendo alimentati dalle stesse acque ed essendo abbastanza vicini, questi due laghi hanno caratteristiche completamente diverse tra loro.
Il Lago di Tiberiade, conosciuto anche come Mare di Galilea o Lago di Genesaret, è il più grande serbatoio d’acqua dolce dello stato di Israele, habitat naturale di ventitré specie diverse di pesci. E' un lago azzurro, pieno di vita e di contrasti, di calma alternata a onde possenti e sulle sue rive si riflettono delicatamente i fiori  dei suoi rigogliosi prati.

Lago di Tiberiade
Il lago è spesso citato nella Bibbia come sede principale della predicazione di Gesù.
Fu qui che Gesù camminò sulle acque e moltiplicò i pani e i pesci e fu proprio lungo le sue sponde che Gesù chiamò a se i primi discepoli.
Suggestivamente poi, possiamo proprio affermare che la sua forma ricordi incredibilmente quella di un grosso cuore...

Lago di Tiberiade

L’altro lago è chiamato “Mar Morto” (chiamato anticamente Asfaltide) e si trova nella depressione più profonda della Terra, infatti, è a circa 450 metri sotto il livello del Mare Mediterraneo e il suo livello continua lentamente a scendere.
 Qui le pochissime piogge e la forte temperatura provocano una costante evaporazione dell’acqua e quindi il suo tasso di salinità è  pari a 365 g/l, altissimo dunque, il lago, infatti, è privo di pesci così come di altre forme di vita.
Il Mar Morto è a causa di ciò un lago denso e salato, ristagnante e senza vita.
Che cosa rende questi due laghi, alimentati dallo stesso fiume, così diversi?
Semplicemente il fatto che il lago di Tiberiade trasmette generosamente ciò che riceve: l’acqua, quando vi giunge, riparte immediatamente per alleviare la siccità dei campi e saziare la sete degli uomini e degli animali.
E’ un’acqua altruista.
D’altro canto il Mar Morto trattiene avidamente le acque del Giordano: è un lago chiuso che non ricambia tramite emissari.
 E' dunque un’acqua egoista, immota e pertanto nociva.

Mar Morto

Capita lo stesso con gli uomini.
Ci quelli che vivono donandosi agli altri e ricambiando generosamente.
Poi ci sono quelli che si comportano come le inospitali acque del Mar Morto: egoisticamente ricevono, accumulano, senza ricambiare vivendo una vita amara e sterile.
Non hanno compreso che quanto più diamo, tanto più riceviamo e che quanto meno condividiamo, tanto più poveri diventiamo.
Chi accumula solo per sé, si condanna all’infelicità e la solitudine diventa pian piano la sua compagna di vita.
Non hanno capito che solo condividendo si aprono le porte alla felicità.


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