Buonanotte con una breve poesia di Karin Maria Boye, scrittrice, poetessa e critica letteraria svedese.
La Boye ebbe una vita molto problematica a causa delle sue inclinazioni sessuali: nonostante il matrimonio con il letterato Leif Björk, infatti non riusciva a soffocare la sua attrazione verso persone del suo stesso sesso.
A seguito di un periodo di grave depressione con tendenze suicide, la scrittrice decise di sottoporsi a psicoanalisi, per comprendere meglio la natura della propria inclinazione bisessuale.
Karin era consapevole della propria bisessualità da molto tempo, ma faticava ad accettarla, considerando anche che l'omosessualità all'epoca era considerata reato in Svezia così come nella maggior parte dei paesi occidentali.
Trovò comunque il coraggio di lasciare il marito e intraprendere una relazione con Margot Hanel, una giovane donna ebrea.
Il rapporto però non le diede stabilità né serenità, anzi iniziò per lei un periodo di crescente instabilità mentale, che la portò a togliersi la vita il 24 aprile del 1941.
Un mese dopo il suo suicidio, anche la compagna Margot Hanel si uccise.
Karin Boye venne in seguito riconosciuta come importante scrittrice femminista e la sua esplorazione dei rapporti di ruolo maschili e femminili divenne oggetto di numerosi studi accademici.
"Immersa nella tua bellezza vedo spiegata la vita e la soluzione dell’enigma oscuro svelata."
(Karin Maria Boye)
COME POSSO DIRE
Come
posso dire se la tua voce è bella.
So soltanto che mi penetra
e mi fa
tremare come una foglia
e mi lacera e mi dirompe.
Cosa so
della tua pelle e delle tue membra.
Mi scuote soltanto che sono tue,
così
che per me non c'è sonno né riposo,
finché non saranno mie.
Nessun commento:
Posta un commento