20 dicembre 2012

JOSHUA BELL-IL GENIO DEL VIOLINO


Parlare di violini fa immancabilmente venire in mente il "GENIO" del violino Joshua Bell...

Joshua David Bell  nato a Bloomington il  9 dicembre 1967, è un violinista statunitense che incanta il pubblico di tutto il mondo fin da quando era un ragazzino.Cresciuto insieme alle sue due sorelle in una fattoria di Bloomington, in Indiana,fin da piccolo si divideva tra varie passioni, oltre la musica. Amava giocare con i video games e faceva l’atleta a livello agonistico. A dieci anni si è classificato quarto a un torneo nazionale di tennis senza aver preso mai una lezione . Ha preso la sua prima lezione di violino all’età di quattro anni, dopo che i genitori, entrambi psicologi, lo avevano visto nella sua camera pizzicare degli elastici che lui stesso aveva teso tra le maniglie dei cassetti.A dodici anni ha intrapreso seriamente lo studio del violino, grazie soprattutto all’ispirazione tratta dal noto violinista e pedagogo Josef Gingold, che nel frattempo era diventato suo insegnante e mentore.

Debutta prestigiosamente a 14 anni come solista con la Philadelphia Orchestra diretta da Riccardo Muti e grazie  al suo eccezionale talento si è guadagnato l’appellativo di "divo della musica classica": dall’uscita del suo primo album all’età di diciotto anni, Joshua Bell ha al suo attivo più di trentacinque CD.

Nel 1989, Joshua Bell ha conseguito il suo Diploma di Violino presso l'Università dell'Indiana. Ha inoltre ottenuto il riconoscimento Distinguished Alumn Service Award a soli due anni dalla laurea.
Nel 2008, Joshua Bell ha ricevuto il premio dall’Academy of Achievement per gli eccezionali risultati raggiunti in campo artistico; nel 2009 l’associazione Education Through Music gli ha conferito un riconoscimento per la sua dedizione nel condividere l’amore per la musica con i giovani meno fortunati. Nel 2010 ha ricevuto lo Humanitarian Award da parte della Seton Hall University.

Nel 2010 è stato nominato Strumentista dell’Anno da Musical America.
Tra le colonne sonore di film citiamo quella de "Il violino rosso", vincitrice di un Oscar. Ha inoltre interpretato se stesso nel film con Meryl Streep: "La musica del cuore".

Ha vinto il Grammy Award per l'esecuzione di una Fantasia su musiche di George Gershwin e per la colonna sonora del film Iris, il Fisher Price, il Mercury Music Price, l'Indiana Governor's Arts Award e moltissimi altri riconoscimenti.

È suo il violino solista nella colonna sonora del film "Angeli e demoni" di Ron Howard.


Joshua Bell è stato nominato “Indiana Living Legend” e ha ricevuto un Indiana Governor’s Arts Award. Nel 2005 è entrato di diritto nella Hall of Fame della Hollywood Bowl e nel 2009 si è esibito davanti al Presidente Barak Obama nel Ford’s Theatre. In seguito lo stesso Presidente e la First Lady lo hanno invitato ad esibirsi alla Casa Bianca.



Molti articoli su Joshua Bell sono stati pubblicati da The New York Times,mentre  la rivista Strad ha scritto: “Tra cinquant’anni tutti si ricorderanno di Joshua Bell”.
Il Gramophone ha sentenziato: “Bell è sfolgorante”. e la rivista People lo ha recentemente definito uno dei 50 uomini più belli del mondo.

Più volte ha affermato che la musica può davvero dare una visione di Dio ed effettivamente il suo aspetto angelico, unito al suo tocco virtuoso ed etereo, rende ogni sua interpretazione indimenticabile.
Joshua Bell suona uno Stradivari Gibson ex Huberman del 1713 (che lui chiama familiarmente "Strad" ) valutato in 3,5 milioni di dollari e utilizza un archetto francese del XVIII secolo costruito da Francois Tourte Nessun violino al mondo, assicura Bell, suona come uno Stradivari!
Nel 2007, Joshua Bell si prestò per  una sorta di test di sociologia  sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone,voluto dal quotidiano Washington Post che  voleva capire fino a che punto in un ambiente comune e ad un'ora inappropriata riusciamo a percepire la bellezza,se ci fermiamo ad apprezzarla e se  riconosciamo il talento in un contesto inaspettato.
L'insolito esperimento fece il giro del mondo facendo conoscere Joshua Bell anche ai non appassionati di musica classica...

Il giornalista che firma l'articolo, Gene Weingarten, spiega che Bell ha accettato di prestarsi all'esperimento con l'obiettivo di verificare se, in un contesto anomalo, la gente normale avrebbe riconosciuto un famoso e acclamato artista e, soprattutto ne avrebbe riconosciuto il talento. 
Il violinista è arrivato alla Enfant Plaza Station alle 7.51 del mattino di venerdì 12 gennaio. Era vestito in modo assolutamente comune: jeans, T-shirt e un cappello di una squadra di baseball, i Washington Nationals. Però è arrivato alla Metro in taxi, per proteggere il suo preziosissimo e costosissimo Stradivari. 

Nella stazione ci sono vari negozi e bar, e un distributore di biglietti della lotteria, molto frequentato. Bell ha cominciato con la Ciaccona, dalla Partita n.2 in Re Minore di Johann Sebastian Bach, uno dei pezzi più conosciuti per violino, "non solo uno dei più grandi brani di musica mai scritti, ma una delle più grandi opere compiute dalla storia dell'uomo", secondo il violinista. E uno dei pezzi più difficili per violino. La Ciaccona dura 14 minuti: Bell, osserva Weingarten, l'ha suonata "con entusiasmo acrobatico". Nei primi tre minuti sono passate 63 persone davanti al virtuoso, praticamente quasi ignorandolo. Ma, mezzo minuto dopo, è scattato il primo obolo. Sei minuti dopo l'inizio del pezzo qualcuno si è fermato finalmente ad ascoltare. 

Ma non c'è molto entusiasmo intorno a Bell. E il violinista è il primo a stupirsene: "All'inizio mi sono concentrato solo sulla musica". Ma poi, "è stato veramente strano, era come se la gente...mi ignorasse". Bell ride, nel rievocare lo strano esperimento. "Quando ti esibisci per un pubblico pagante - spiega - il tuo valore è già riconosciuto. Ma lì, ho pensato: perché non mi apprezzano?". Non solo: Bell ha suonato nell'indifferenza e nel fracasso, mentre "in una sala da concerto io mi arrabbio se qualcuno tossisce o fa squillare il cellulare". 
Nei 43 minuti nei quali Bell ha suonato alla Enfant Plaza sono passate oltre 1000 persone. Qualcuno, in effetti, ha apprezzato: il Washington Post li ha fermati e, in un momento successivo, senza quindi interrompere o alterare in qualche modo l'esperimento, li ha anche intervistati. La prima persona tra i passanti ad essere particolarmente colpita dalla musica di Bell è stato un giovane manager del ministero dell'Energia, John David Mortensen. Mortensen ama il rock, e non conosce la musica classica, però al giornalista che lo ha intervistato ha spiegato: "Qualunque fosse la ragione, mi ha fatto sentire in pace". E infatti è stata la prima volta che ha dato dei soldi a un musicista di strada."

Dopo la Ciaccona, Bell ha eseguito l'Ave Maria di Franz Schubert. Le note hanno colpito in particolare un bambino di tre anni, Evan, che è arrivato con la mamma, Sheron Parker. "Mio figlio era attratto - ha spiegato la Parker - voleva fermarsi ad ascoltare, ma io avevo fretta". Poi è stata la volta di George Tindley, impiegato del negozio Au Bon Pain, il coffe shop della stazione. Tindley ha capito al volo che chi suonava non era un musicista qualunque: "Ci voleva un attimo per capire che quel ragazzo era bravo, che era chiaramente un professionista". Anche perché l'uomo suona la chitarra, e quindi ha rispetto per la musica: "Molta gente suona, senza 'sentire' la musica - ha spiegato - Lui no, la sentiva eccome..."

Ha mostrato molta meno sensibilità J. T. Tillman, un informatico intento a tentare la sorte alla lotteria. "Che devo dire? Per me era solo un ragazzo che strimpellava...". Bell è poi andato avanti con Estrellita di Manuel Ponce, un pezzo di Jules Massenet e una gavotta di Bach. Il violinista guardando in seguito il video ha osservato di essere sorpreso dell'indifferenza generale anche perché "stavo facendo un sacco di rumore..."

Il "rumore" è una delle ragioni per le quali una dei negozianti della Enfant Plaza, Edna Souza, brasiliana, non apprezza i musicisti di strada, che le impediscono di sentire al meglio le richieste dei clienti. Però per Bell ha fatto un'eccezione: "Devo ammettere che era piuttosto bravo. E' stata la prima volta che non ho chiamato la polizia"

Quando alla donna è stato spiegato chi è Bell, ha replicato senza scomporsi: "Se qualcosa del genere fosse accaduto in Brasile, tutti si sarebbero fermati ad ascoltare, non qui. Un paio di anni fa un barbone è morto, e non si è fermato nessuno".

Il principale estimatore di Bell il 12 gennaio è stato John Picarello, nella vita un attento conoscitore della musica e un fan di Bell. Picarello, supervisore alle Poste statunitensi, non ha riconosciuto il virtuoso ma ne ha comunque riconosciuto lo straordinario talento: "Era un violinista eccellente. Non ho mai sentito niente del genere. Era tecnicamente perfetto, con un fraseggio molto buono. E aveva anche un buon violino, con un bel suono. Mi sono fermato a una certa distanza ad ascoltare, non volevo invadere il suo spazio"
C'è stata infine una persona, una sola, che ha riconosciuto Bell, Stacy Furukawa, una funzionaria del ministero del Commercio, che lo aveva ascoltato tre settimane prima in un concerto alla Libreria del Congresso. "E' la cosa più incredibile che abbia visto a Washington - ha detto in seguito la donna - Joshua Bell suonava nell'ora di punta, e la gente non si fermava, non lo guardava, qualcuno gli lanciava una monetina! Monetine! Ho pensato, ma in che città vivo, dove può accadere questo!"

Contati alla fine dell'esperimento i suoi 32,17 dollari, Bell ha osservato ironicamente: "Beh, potrei viverci, e non avrei neanche bisogno di un agente!"




Letto questo,vien spontaneo chiedersi : quante meravigliose cose ci perdiamo per questa smania che abbiamo di andare sempre di corsa? 


Ammetto di aver "scoperto" anch'io, Joshua Bell, grazie a questo esperimento, ma ora sono una sua appassionata estimatrice e nella lista dei miei desideri, non molto lunga oltretutto, si è aggiunto quello di  assistere a uno dei suoi concerti!


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