Parlare di violini fa immancabilmente venire in mente il "GENIO" del violino
Joshua Bell...
Joshua David Bell nato a Bloomington
il 9 dicembre 1967, è un violinista
statunitense che incanta il pubblico di tutto il mondo fin da quando era un
ragazzino.Cresciuto insieme
alle sue due sorelle in una fattoria di Bloomington, in Indiana,fin da piccolo si
divideva tra varie passioni, oltre la musica. Amava giocare con i video games e
faceva l’atleta a livello agonistico. A dieci anni si è classificato quarto a un
torneo nazionale di tennis senza aver preso mai una lezione . Ha preso la sua
prima lezione di violino all’età di quattro anni, dopo che i genitori, entrambi
psicologi, lo avevano visto nella sua camera pizzicare degli elastici che lui
stesso aveva teso tra le maniglie dei cassetti.A dodici anni ha intrapreso
seriamente lo studio del violino, grazie soprattutto all’ispirazione tratta dal
noto violinista e pedagogo Josef Gingold, che nel frattempo era diventato suo
insegnante e mentore.
Debutta prestigiosamente a 14 anni come
solista con la Philadelphia Orchestra diretta da Riccardo Muti
e grazie al suo eccezionale talento si è guadagnato l’appellativo di "divo
della musica classica": dall’uscita
del suo primo album all’età di diciotto anni, Joshua
Bell ha al suo attivo più di trentacinque CD.
Nel 1989, Joshua Bell ha
conseguito il suo Diploma di Violino presso l'Università dell'Indiana. Ha
inoltre ottenuto il riconoscimento Distinguished Alumn Service Award a soli due
anni dalla laurea.
Nel 2008, Joshua Bell ha
ricevuto il premio dall’Academy of Achievement per gli eccezionali risultati
raggiunti in campo artistico; nel 2009 l’associazione Education Through Music
gli ha conferito un riconoscimento per la sua dedizione nel condividere l’amore
per la musica con i giovani meno fortunati. Nel 2010 ha ricevuto lo Humanitarian
Award da parte della Seton Hall University.
Nel
2010 è stato nominato Strumentista dell’Anno da Musical America.
Ha vinto il Grammy Award per
l'esecuzione di una Fantasia su musiche di George Gershwin e per la colonna
sonora del film Iris, il Fisher Price, il Mercury Music Price, l'Indiana
Governor's Arts Award e moltissimi altri riconoscimenti.
È
suo il violino solista nella colonna sonora del film "Angeli e demoni" di Ron
Howard.
Joshua Bell è stato nominato
“Indiana Living Legend” e ha ricevuto un Indiana Governor’s Arts Award. Nel 2005
è entrato di diritto nella Hall of Fame della Hollywood Bowl e nel 2009 si è
esibito davanti al Presidente Barak Obama nel Ford’s Theatre. In seguito lo
stesso Presidente e la First Lady lo hanno invitato ad esibirsi alla Casa Bianca.
Molti articoli su Joshua Bell
sono stati pubblicati da The New York Times,mentre la rivista Strad ha scritto:
“Tra cinquant’anni tutti si ricorderanno di Joshua Bell”.
Il Gramophone ha sentenziato:
“Bell è sfolgorante”. e la rivista People lo ha recentemente definito uno dei 50
uomini più belli del mondo.
Più volte ha affermato che la musica può davvero dare una visione di Dio ed effettivamente il suo aspetto angelico, unito al suo tocco virtuoso ed etereo, rende ogni sua interpretazione indimenticabile.
Joshua Bell suona uno Stradivari Gibson ex Huberman del 1713 (che lui chiama familiarmente "Strad" ) valutato in 3,5 milioni di dollari e utilizza un archetto francese del XVIII secolo costruito da Francois Tourte. Nessun violino al mondo, assicura Bell, suona come uno Stradivari!
Joshua Bell suona uno Stradivari Gibson ex Huberman del 1713 (che lui chiama familiarmente "Strad" ) valutato in 3,5 milioni di dollari e utilizza un archetto francese del XVIII secolo costruito da Francois Tourte. Nessun violino al mondo, assicura Bell, suona come uno Stradivari!
Il
violinista è arrivato alla Enfant Plaza Station alle 7.51 del mattino di venerdì
12 gennaio. Era vestito in modo assolutamente comune: jeans, T-shirt e un
cappello di una squadra di baseball, i Washington Nationals. Però è arrivato
alla Metro in taxi, per proteggere il suo preziosissimo e costosissimo
Stradivari.
Nella stazione ci
sono vari negozi e bar, e un distributore di biglietti della lotteria, molto
frequentato. Bell ha cominciato con la Ciaccona, dalla Partita n.2 in
Re Minore di Johann Sebastian Bach, uno dei pezzi più conosciuti per
violino, "non solo uno dei più grandi brani di musica mai scritti, ma una delle
più grandi opere compiute dalla storia dell'uomo", secondo il violinista. E uno
dei pezzi più difficili per violino. La Ciaccona dura 14 minuti: Bell,
osserva Weingarten, l'ha suonata "con entusiasmo acrobatico". Nei primi tre
minuti sono passate 63 persone davanti al virtuoso, praticamente quasi
ignorandolo. Ma, mezzo minuto dopo, è scattato il primo obolo. Sei minuti dopo
l'inizio del pezzo qualcuno si è fermato finalmente ad ascoltare.
Ma non
c'è molto entusiasmo intorno a Bell. E il violinista è il primo a stupirsene:
"All'inizio mi sono concentrato solo sulla musica". Ma poi, "è stato veramente
strano, era come se la gente...mi ignorasse". Bell ride, nel rievocare lo strano
esperimento. "Quando ti esibisci per un pubblico pagante - spiega - il tuo
valore è già riconosciuto. Ma lì, ho pensato: perché non mi apprezzano?". Non
solo: Bell ha suonato nell'indifferenza e nel fracasso, mentre "in una sala da
concerto io mi arrabbio se qualcuno tossisce o fa squillare il cellulare".
Nei 43 minuti nei quali Bell ha suonato alla Enfant Plaza sono passate
oltre 1000 persone. Qualcuno, in effetti, ha apprezzato: il Washington
Post li ha fermati e, in un momento successivo, senza quindi interrompere o
alterare in qualche modo l'esperimento, li ha anche intervistati. La prima
persona tra i passanti ad essere particolarmente colpita dalla musica di Bell è
stato un giovane manager del ministero dell'Energia, John David Mortensen.
Mortensen ama il rock, e non conosce la musica classica, però al giornalista che
lo ha intervistato ha spiegato: "Qualunque fosse la ragione, mi ha fatto sentire
in pace". E infatti è stata la prima volta che ha dato dei soldi a un musicista
di strada."
Dopo la Ciaccona, Bell ha eseguito l'Ave Maria
di Franz Schubert. Le note hanno colpito in particolare un bambino di tre anni,
Evan, che è arrivato con la mamma, Sheron Parker. "Mio figlio era attratto - ha
spiegato la Parker - voleva fermarsi ad ascoltare, ma io avevo fretta". Poi è stata
la volta di George Tindley, impiegato del negozio Au Bon Pain, il coffe shop
della stazione. Tindley ha capito al volo che chi suonava non era un musicista
qualunque: "Ci voleva un attimo per capire che quel ragazzo era bravo, che era
chiaramente un professionista". Anche perché l'uomo suona la chitarra, e quindi
ha rispetto per la musica: "Molta gente suona, senza 'sentire' la musica - ha
spiegato - Lui no, la sentiva eccome...".
Ha mostrato molta meno
sensibilità J. T. Tillman, un informatico intento a tentare la sorte alla
lotteria. "Che devo dire? Per me era solo un ragazzo che strimpellava...". Bell
è poi andato avanti con Estrellita di Manuel Ponce, un pezzo di Jules
Massenet e una gavotta di Bach. Il violinista guardando in seguito il video ha
osservato di essere sorpreso dell'indifferenza generale anche perché "stavo
facendo un sacco di rumore...".
Il "rumore" è una delle ragioni per le
quali una dei negozianti della Enfant Plaza, Edna Souza, brasiliana, non
apprezza i musicisti di strada, che le impediscono di sentire al meglio le
richieste dei clienti. Però per Bell ha fatto un'eccezione: "Devo ammettere che
era piuttosto bravo. E' stata la prima volta che non ho chiamato la polizia".
Quando alla donna è stato spiegato chi è Bell, ha replicato senza
scomporsi: "Se qualcosa del genere fosse accaduto in Brasile, tutti si sarebbero
fermati ad ascoltare, non qui. Un paio di anni fa un barbone è morto, e non si è
fermato nessuno".
Il principale
estimatore di Bell il 12 gennaio è stato John Picarello, nella vita un attento
conoscitore della musica e un fan di Bell. Picarello, supervisore alle Poste
statunitensi, non ha riconosciuto il virtuoso ma ne ha comunque riconosciuto lo
straordinario talento: "Era un violinista eccellente. Non ho mai sentito niente
del genere. Era tecnicamente perfetto, con un fraseggio molto buono. E aveva
anche un buon violino, con un bel suono. Mi sono fermato a una certa distanza ad
ascoltare, non volevo invadere il suo spazio".
C'è stata infine una
persona, una sola, che ha riconosciuto Bell, Stacy Furukawa, una funzionaria del
ministero del Commercio, che lo aveva ascoltato tre settimane prima in un
concerto alla Libreria del Congresso. "E' la cosa più incredibile che abbia
visto a Washington - ha detto in seguito la donna - Joshua Bell suonava nell'ora
di punta, e la gente non si fermava, non lo guardava, qualcuno gli lanciava una
monetina! Monetine! Ho pensato, ma in che città vivo, dove può accadere
questo!".
Contati alla fine dell'esperimento i suoi
32,17 dollari, Bell ha osservato ironicamente: "Beh, potrei viverci, e non avrei
neanche bisogno di un agente!".
Letto questo,vien spontaneo chiedersi : quante meravigliose cose ci perdiamo per questa smania che abbiamo di andare sempre di corsa?
Ammetto di aver "scoperto" anch'io, Joshua Bell, grazie a questo esperimento, ma ora sono una sua appassionata estimatrice e nella lista dei miei desideri, non molto lunga oltretutto, si è aggiunto quello di assistere a uno dei suoi concerti!
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