Una intensa poesia sul mese di febbraio di Tomas Tranströmer, apprezzato scrittore, poeta e traduttore svedese, vincitore del Nobel per la letteratura nel 2011, con la seguente motivazione: "perché attraverso le sue immagini condensate e traslucide, ci ha dato nuovo accesso alla realtà".
FACCIA A FACCIA
In febbraio la vita era immobile.
Gli uccelli non volevano volare e l’anima
grattava il paesaggio come una barca
gratta il pontile cui è ormeggiata.
Gli alberi mi voltavano le spalle.
La profondità della neve si misurava dai morti fili d’erba.
Le tracce i superficie invecchiavano.
Sotto in telo la lingua moriva.
Un giorno giunse qualcosa alla finestra.
Il lavoro si arrestò ed io alzai lo sguardo.
I colori ardevano. Tutto si voltò.
La terra ed io balzammo l’una contro l’altro.
(da Il cielo incompiuto, 1962)
Tomas Tranströmer
(Stoccolma, 15 aprile 1931 – Stoccolma, 26 marzo 2015)
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