PREGHIERA A SAN VALENTINO
Nel mio cuore, Signore, si è acceso l'amore per una creatura che tu conosci e ami.
Fa che non sciupi questa ricchezza che mi hai messo nel cuore.
Insegnami che l'amore è un dono e non può mescolarsi con nessun egoismo,
che l'amore è puro e non può stare con nessuna bassezza,
che l'amore è fecondo e deve, fin da oggi, produrre un nuovo modo di vivere in me e in chi mi ha scelto.
Ti prego, Signore, per chi mi aspetta e mi pensa, per chi ha messo in me tutta la sua fiducia, per chi mi cammina accanto, rendici degni l'uno dell'altra.
E per intercessione di San Valentino fa che fin da ora le nostre anime posseggano i nostri corpi e regnino nell'amore.
David Teniers III - San Valentino supplicante
Nel mio cuore, Signore, si è acceso l'amore per una creatura che tu conosci e ami.
Fa che non sciupi questa ricchezza che mi hai messo nel cuore.
Insegnami che l'amore è un dono e non può mescolarsi con nessun egoismo,
che l'amore è puro e non può stare con nessuna bassezza,
che l'amore è fecondo e deve, fin da oggi, produrre un nuovo modo di vivere in me e in chi mi ha scelto.
Ti prego, Signore, per chi mi aspetta e mi pensa, per chi ha messo in me tutta la sua fiducia, per chi mi cammina accanto, rendici degni l'uno dell'altra.
E per intercessione di San Valentino fa che fin da ora le nostre anime posseggano i nostri corpi e regnino nell'amore.
David Teniers III - San Valentino supplicante
LA STORIA
San
Valentino nacque nel 175 d.C. a Terni, anticamente
chiamata Interamna, in una famiglia patrizia.
Il
nome Valentino può significare "valorem tenens - che mantiene
valore", inteso come perseveranza nella santità, oppure "
valens tyro - valoroso soldato", ovvero soldato di Cristo.
Patrono
degli innamorati e degli epilettici, viene invocato contro i dolori del ventre.
Convertitosi
giovanissimo al cristianesimo, si dedicò alla predicazione del Vangelo e
nel 197, a soli 21 anni, fu consacrato vescovo di Terni da Papa
San Feliciano.
Mentre
nell’Impero continuavano le persecuzioni contro i Cristiani, cresceva la sua
fama di uomo umile e caritatevole e di taumaturgo, diversi sono infatti i
miracoli che gli si attribuiscono.
Leonhard Beck- San Valentino e l'epilettico
Museo Nazionale della Fortezza di Coburgo
Museo Nazionale della Fortezza di Coburgo
Per
questo motivo venne invitato a Roma
dall'oratore greco e latino Cratone,
che aveva un figlio gravemente infermo da anni.
Valentino
accettò di guarire il ragazzo a patto che si convertisse al cristianesimo
insieme a tutta la famiglia, così come in effetti fu.
Ciò
accrebbe molto la sua popolarità tra i cristiani e l’imperatore Claudio II il Gotico lo fece arrestare
e cercò di obbligarlo a rinnegare la propria fede.
Valentino
non solo rifiutò di farlo, ma addirittura ebbe l'ardire di tentare di
convertire l’imperatore stesso.
Claudio
II ebbe rispetto, se non ammirazione per lui, e lo graziò dall’esecuzione
capitale.
Arrestato
successivamente sotto Aureliano,
successore di Claudio, Valentino subì il martirio e la decapitazione a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, il 14 febbraio del 273.
Nel Passio Sancti Valentini , un documento
del VIII secolo, sono narrati la tortura, la decapitazione notturna
e la sepoltura a Terni ad opera dei greci Proculo, Efebo e Apollonio, studiosi di lettere latine divenuti
suoi discepoli.
I
tre discepoli infatti recuperarono e seppellirono le sue spoglie in una
necropoli di Terni, al LXIII miglio
della via Flaminia, nel luogo dove ora sorge la basilica che
custodisce, racchiusi in una teca, i resti del santo.
Proculo,
Efebo e Apollonio, pare a causa di ciò, subirono a loro volta il martirio.
Basilica San Valentino a Terni
Navata centrale Basilica San Valentino
Teca di San Valentino
Il Santo ternano in vita si era tanto prodigato a favore dell’amore
coniugale, rendendo possibile la celebrazione dei matrimoni, anche in
circostanze difficili. Si dice che durante un periodo di divieto del matrimonio
dei soldati romani, imposto dall’imperatore, il Santo celebrasse segretamente
le loro nozze.
Sono molte le leggende fiorite
intorno alla figura di san Valentino ed entrate a far parte della cultura
popolare, le più note riguardano tutte episodi d'amore.
LA
LEGGENDA DI SABINO E SERAPIA
Questa
leggenda narra di un giovane centurione romano di nome Sabino che, passeggiando
per una piazza di Terni, vide una bella ragazza di nome Serapia e se ne
innamorò follemente. Sabino chiese ai genitori di Serapia di poterla sposare ma
ricevette un secco rifiuto: Sabino era pagano mentre la famiglia di Serapia era
di religione cristiana. Per superare questo ostacolo, la bella Serapia suggerì
al suo amato di andare dal loro Vescovo Valentino per avvicinarsi alla
religione della sua famiglia e ricevere il battesimo, cosa che lui fece in nome
del suo amore. Purtroppo, proprio mentre si preparavano i festeggiamenti per il
battesimo di Sabino e per le prossime nozze, Serapia si ammalò di tisi.
Valentino fu chiamato al capezzale della ragazza oramai moribonda. Sabino
supplicò Valentino affinché non fosse separato dalla sua amata: la vita senza
di lei sarebbe stata solo una lunga sofferenza. Valentino battezzò il giovane,
unì i due in matrimonio e mentre levò le mani in alto per la benedizione, un
sonno beatificante avvolse quei due cuori per l'eternità.
LA LEGGENDA DELLA ROSA DELLA RICONCILIAZIONE
Un
giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani
fidanzati che stavano litigando. uscì
loro incontro tenendo in mano una bella rosa. Il capo canuto, il volto sereno e
sorridente del buon vecchio e quella rosa, tenuta in alto col gesto di donarla,
ebbero il magico potere di calmare i due innamorati in lite. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò
di riconciliarsi stringendo insieme il gambo, facendo attenzione a non pungersi
con le spine e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro
amore.
Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la
benedizione del loro matrimonio. La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono
ad andare numerosi in pellegrinaggio dal vescovo di Terni, il quale però, aveva
anche altre occupazioni pastorali da svolgere, perciò stabilì per quelle
benedizioni il quattordici del mese. Ed il quattordici del mese è restato, ma
ristretto a quello di febbraio, perché in quel giorno egli salì in Cielo.
LA LEGGENDA DEI PICCIONI
San
Valentino possedeva un grande giardino che nelle ore libere dall'apostolato
coltivava con le proprie mani. Tutti i giorni permetteva ai bambini di giocare
nel suo giardino, promettendo che, se non avessero fatto danni, la sera avrebbe
regalato a ciascuno un fiore da portare a casa. Un giorno, però, vennero dei
soldati che arrestarono Valentino perché l’imperatore lo aveva condannato al
carcere a vita. I bambini piansero tanto. Valentino, stando in carcere pensava
a loro, e al fatto che non avrebbero più avuto un luogo sicuro dove giocare. Ci
pensò il Signore. Fece fuggire dalla gabbia del distratto custode due dei
piccioni viaggiatori che Valentino teneva in giardino. Questi piccioni, guidati
da un misterioso istinto, trovarono il carcere dove stava chiuso il loro santo
padrone. Si posarono sulle sbarre della sua finestra e presero a tubare
fortemente. Valentino li riconobbe, li prese e li accarezzò. Poi legò al collo
di uno un sacchetto fatto a cuoricino con dentro un biglietto, ed al collo
dell'altro legò una chiavetta. Quando i due piccioni fecero ritorno furono
accolti con grande gioia. Le persone si accorsero di quello che portavano e
riconobbero subito la chiavetta: era quella del giardino di Valentino. I
bambini ed i loro familiari si trovavano fuori del giardino quando il custode
lesse il contenuto del bigliettino. C'era scritto: "A tutti i bambini che
amo…dal vostro Valentino".
LA
LEGGENDA DI SANTA LUCILLA
La
storia i sostiene che, mentre Valentino era in prigione in attesa
dell'esecuzione, avrebbe guarito dalla cecità la figlia del guardiano,
Asterius, e convertito la sua famiglia. La tradizione assegnò alla figlia il
nome di Lucilla, simbolicamente legato alla luce restituita alla cieca, ma
anche alla crescente luminosità del cielo alla fine della stagione invernale.
Jacopo Bassano - San Valentino battezza santa Lucilla, 1575
Museo civico di Bassano del Grappa.
Fu Papa Gelasio che nel 496 pose termine ad un
antico rito pagano per la fertilità divenuto troppo licenzioso, sostituendolo
con il culto di San Valentino.
SAN VALENTINO
San Valentino,
che giorno!
è il giorno degli innamorati,
degli sposati,
dei fidanzati,
dei ragazzi dai cuori spezzati,
ma è anche il giorno
in cui la gente
si dovrebbe amare di più.
Non è un’utopia,
ma una virtù
che si può mettere
in atto ogni giorno,
anche con un semplice
gesto d’affetto
e di solidarietà
che permetta
di gridare:
“via l’invidia,
l’egoismo,
la disonestà;
diamo spazio
alla generosità,
alla fraternità
e alla libertà.
Marzia Spalazzi
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