23 APRILE - GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DELLA ROSA
Il 23 aprile, in Catalogna, è una delle giornate più importanti di tutta la Regione, non solo perché si festeggia il Santo patrono San Jordì o Jorge (San Giorgio) ma anche perché coincide con la "giornata del libro e della rosa".
L’evento è molto sentito soprattutto a Barcellona, dove "Las Ramblas" sono invase da bancarelle di libri e chioschi di rose : è infatti tradizione antica che gli uomini regalino una rosa alle donne che, a loro volta , ricambiano il dono floreale con un libro; anche i librai usano regalare una rosa per ogni libro venduto quel giorno.
Con il tempo, alcuni catalani hanno colto l'occasione per trasformare l'evento in una sorta di San Valentino primaverile, la scusa è, infatti, propizia per donare una rosa alla donna che hanno a cuore, sperando che lei ricambi se non con un libro, almeno (o per alcuni ancor meglio) con un bacio!
A creare la “Festa dei libri e delle rose” fu Vincent Clavel Andrés (1888-1967), editore e scrittore valenziano stabilitosi a Barcellona che, nel 1926, fuse storia e leggenda unendo il simbolo del libro, che ricordava gli scrittori, alla rosa della leggenda di San Giorgio e il drago.
La leggenda piuttosto nota narra che, al tempo dei crociati, in una città della Libia chiamata Selem, vi era un grande lago dove si nascondeva un drago.
Questa creatura feroce terrorizzava i cittadini e la gente del posto uccidendo con il fiato tutte le persone che incontrava.
Per questo motivo gli abitanti della cittadina cominciarono a offrirgli in cambio del bestiame per placare la sua ira, ma, quando questo cominciò a scarseggiare, furono costretti a sacrificare, oltre alle bestie, dei giovani scelti a caso.
Un giorno la sorte volle che fosse la giovane figlia del re, la principessa Silene, a essere sacrificata al drago.
Il Re, terrorizzato, offrì il suo patrimonio e metà del regno, ma la popolazione si ribellò, avendo visto morire tanti suoi figli.
Passati diversi giorni, il re alla fine dovette cedere e la giovane principessa si avviò verso il lago per essere offerta al drago.
In quel momento passò di lì il giovane cavaliere Giorgio, il quale saputo dell’imminente sacrificio, tranquillizzò la principessa, promettendole il suo intervento per evitarle quell’orrenda fine.
Quando il drago uscì dalle acque, sputando fuoco e mostrando la sua ira, Giorgio non si spaventò e trafisse il suo petto con la sua lancia, ferendolo e facendolo cadere a terra.
Poi disse alla principessa Silene di non aver timore e di avvolgere la sua cintura al collo del drago, che prese a seguirla docilmente verso la città.
Gli abitanti erano atterriti nel vedere il drago avvicinarsi alla città ma Giorgio li tranquillizzò dicendo loro di non aver timore poiché:
“Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il mostro.”
Allora il re e la popolazione si convertirono e il cavaliere, una volta ucciso il drago, lo fece trascinare fuori dalla città in festa.
Sempre la leggenda narra che, dal sangue del drago, germogliò un cespuglio di rose dal quale Giorgio colse una splendida rosa per offrirla alla Principessa liberata: ecco come già dal medioevo ebbe inizio questa romantica tradizione!
San Giorgio e il drago (1460) - Paolo Uccello
Nel 1996, l’UNESCO, accettando una proposta degli Editori
catalani, ha proclamato il 23 aprile di ogni anno "Giornata mondiale del Libro e
del Diritto d’Autore", con l'obiettivo di incoraggiare e riscoprire la lettura,
promuovere la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà
intellettuale attraverso il copyright... dimenticandosi però della
rosa!
“L’alfabetizzazione è la porta che conduce alla conoscenza, indispensabile per l’autostima e la responsabilizzazione dell’individuo. I libri, in tutte le forme, svolgono un ruolo essenziale”
Irina Georgieva Bokova (direttrice generale dell' UNESCO)
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