Ricordate il primo
amore?
Il mio si chiamava
Fulvio e ricordo che aveva dei bellissimi capelli ricci.
Il ricordo più bello legato a lui , è l'unico
ballo che facemmo insieme,sulle note di Angie dei Rolling Stone, a distanza di
almeno mezzo metro l'uno dall'altra e senza proferire parola per la
timidezza o guardarci negli occhi per l' imbarazzo.
Erano i tempi delle
feste in casa, sotto lo sguardo vigile dei genitori o fratelli maggiori, quindi
non si andava oltre a furtivi sguardi.
Le dichiarazioni erano
fatte tramite bigliettini portati da compagni compiacenti, che riportavano
indietro la risposta, che non era mai subito un sì perché disdicevole
acconsentire alla prima richiesta!
Frequentavo la seconda
media e lui la terza e ci vedevamo pochi minuti la mattina davanti scuola, senza
in sostanza mai avvicinarsi oltretutto, perché guai a farsi pescare anche solo
a parlare con qualcuno di "sospetto"!
Ricordo quante lacrime
versai a chiusura della scuola, perché sapevo che rivederlo sarebbe stato
difficilissimo e impensabile restare in contatto anche solo telefonicamente, i
miei genitori non me lo avrebbero mai permesso!
Ero convinta che lo
avrei amato per sempre e già avevo pianificato d'iscrivermi al suo stesso liceo
terminate a mia volta le medie.Naturalmente a
quell'età gli amori vanno e vengono e, infatti, l'anno successivo durante le
vacanze al mare, il riccioluto Fulvio fu sostituito nel mio cuore da un nuovo
platonico amore, che sono poi gli amori che idealizzi proprio perché non li
realizzi…
IL PRIMO
AMORE
Insieme crescemmo negli anni,
nell'amore,
vagando per i boschi e per i
luoghi più selvatici;
il mio petto fu per lei scudo in
avversa stagione;
e quando ci sorrideva e
rifulgeva il sole
ed ella osservava i cieli
illimitati,
altro cielo io non
vedevo
che nei suoi occhi.
Edgar Allan Poe
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