«Progresso significa che per tutto occorre
sempre meno tempo e sempre più denaro.»
FRANK SINATRA
Il
14 maggio di 20 anni fa, si spegneva
"THE VOICE", cantante , attore e conduttore di fama
mondiale...
Francis
Albert Sinatra, detto Frank, nasce a Hoboken nel New Jersey il 12 dicembre 1915.
Il
padre Saverio, nei primi del Novecento, per sfuggire alla giustizia probabilmente
a causa di un delitto d’onore, dalla Sicilia emigra in America, dove assume il nome
Anthony Martin e si guadagna da vivere svolgendo vari mestieri come l’operaio,
il pugile dilettante e infine il vigile del fuoco.
La
madre Natalina, in America Dolly, di origini liguri, contribuisce a mantenere
la famiglia gestendo un piccolo negozio e svolgendo piccoli lavori per famiglie.
Poco incline allo studio, Frank lascia presto la scuola, con grande disapprovazione del padre, per lavorare prima in una libreria, poi come operaio portuale, imbianchino e strillone, ma è la passione per il canto a dargli la giusta direttiva di vita.
Poco incline allo studio, Frank lascia presto la scuola, con grande disapprovazione del padre, per lavorare prima in una libreria, poi come operaio portuale, imbianchino e strillone, ma è la passione per il canto a dargli la giusta direttiva di vita.
L’ammirazione per Bing Crosby, che ascoltava
spesso alla radio, non fa che accrescere il suo desiderio di diventare cantante
e nel 1935 con il suo primo gruppo, gli Hoboken Four, vince il concorso per
giovani talenti emergenti organizzato da una importante radio.
Iniziò
così a mantenersi con il canto, ma nonostante si esibisse in una ventina di
spettacoli alla settimana, i guadagni continuavano a essere esigui.
Nel 1938 Sinatra fu assunto come
intrattenitore ufficiale del Rustic Cabin, un locale di New York che
trasmetteva spettacoli dal vivo.
In pratica anche Sinatra
dovette fare una dura gavetta prima di diventare noto in tutto il mondo
soprattutto come “The Voice” (la voce), ma anche con i soprannomi “Ol’Blue Eyes”
(vecchi occhi blu), Frankie Swoonatra, derivato dal verbo “swoon”, cioè “svenire”,
con palese riferimento all'effetto che produceva sulle sue ammiratrici.
Durante
la sua carriera incide più di duemiladuecento canzoni per un totale di 166
album, dedicandosi anche, con fortuna, al grande schermo.
Con
ben 150 milioni di dischi venduti è considerato uno dei più prolifici artisti
musicali, insieme a The Beatles ed Elvis Presley.
Sinatra
fu spesso accusato di avere connivenze con la mafia e in particolare con il
gangster Sam Giancana, proprietario di un Casinò a Las Vegas, che lo avrebbe
aiutato a fare carriera, ma non fu mai possibile provare le accuse.
Ben
più nobili le sue amicizie con Dean Martin, Sammy Davis jr., Peter Lawford e
Joey Bishop, tutti componenti del gruppo Rat Pack (letteralmente: "branco
di ratti"), con cui tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni
Sessanta Sinatra si esibiva in molti locali e casinò di Las Vegas e Atlantic
City.
Con
i Rat Pack girò anche dei film tra cui, il più noto, “Colpo grosso” del 1960, di
cui venne poi fatto nel 2001 il remake “Ocean's eleven”.
Da
sempre vicino alle cause per i diritti umani, (si può infatti dire che il
gruppo dei Rat Pack contribuì alla lotta contro il razzismo rifiutando di esibirsi
nei locali dove veniva discriminato Sammy Davis), fino all’ultimo Sinatra
effettua generosa beneficenza a favore dei bambini e delle classi disagiate.
Sinatra
fu anche amico di molti presidenti degli Stati Uniti, primo fra tutti John
Kennedy, a cui presentò la star indiscussa del cinema Marylin Monroe.
Tra
le sue attività Sinatra fondò anche una propria casa discografica e un casinò a
Las Vegas.
Molto
vivace fu anche la vita sentimentale, costellata da donne bellissime.
Nel
1939 sposa Nancy Barbato, dalla quale ha tre figli: Nancy, Frank Jr. e
Christina.
Sinatra
divorzia da Nancy nel 1951 per sposare l'attrice Ava Gardner.
La
loro chiacchieratissima unione, caratterizzata da violenti litigi e clamorosi
tradimenti sia da una parte che dall'altra, non durò molto a lungo: si
separarono pochissimo tempo dopo e divorziarono definitivamente nel 1957.
Nel
1976 Sinatra sposa Barbara Blakely Marx, ex-moglie di Zeppo Marx, anche se si
vocifera che fino all'ultimo avesse cercato di convincere Ava Gardner a tornare
con lui.
Il loro matrimonio durò oltre vent'anni, fino
alla morte di Sinatra.
Gli
furono attribuiti innumerevoli flirt: Lana Turner, Marilyn Monroe, Anita Ekberg,
Angie Dickinson e anche con la nostra Raffaella Carrà, con cui girò il film Il
colonnello Von Ryan nel 1965.
Solamente
tra il 1947 ed i primi anni '50, la sua luminosa carriera attraversa una breve crisi professionale
dovuta ad un malore che colpisce le sue corde vocali.
Il momento di appannamento viene superato
brillantemente grazie al film di Fred Zinnemann "Da qui
all'eternità", con cui conquista l’Oscar come Migliore Attore non
Protagonista.
Da sempre vicino alle cause
per i diritti umani, già nei primi anni '50 si schiera a favore dei neri, vicino
al suo inseparabile amico Sammy Davies Jr., fino all'ultimo Sinatra non si
sottrae dal compiere nobili azioni di beneficenza a favore dei bambini e delle
classi disagiate.
La
canzone che forse più lo rappresenta nel mondo è la famosissima "My
way", ripresa da moltissimi artisti, e rivisitata in moltissime versioni.
Tra
gli ultimi omaggi che l'America tributa a questo grande showman, vi è un regalo
speciale per i suoi ottant'anni, nel 1996: per i suoi occhi blu, l'Empire State
Building per una notte si illumina d'azzurro tra coppe di champagne e gli
inevitabili festeggiamenti, cui The Voice è abituato.
L'omaggio
si è ripetuto in occasione della sua morte avvenuta il 14 maggio 1998 a West Hollywood.
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