La migrazione delle rondini normalmente inizia già a settembre, quando il tempo inizia a frescheggiare e il cibo comincia a scarseggiare.
Le rondinelle europee migrano in enormi stormi, attraversando la Francia occidentale, i Pirenei e giù per la Spagna orientale, ricoprendo fino a 322 km al giorno, a una velocità di circa 32,2 chilometri all’ora, arrivando a percorrere in totale oltre 11.000 km.
In ottobre, generalmente, hanno già attraversato il Mar Mediterraneo presso lo stretto di Gibilterra e raggiunto il Marocco e si apprestano a percorrere la parte più ardua del loro viaggio attraversando il deserto del Sahara per poi attraversare l’equatore, raggiungere a novembre il Congo e, infine, giungere in Sud Africa nel mese di dicembre.
Grazie alla loro struttura aerodinamica, dalle affusolate ali appuntite e la lunga coda biforcuta, sono infatti cacciatrici insettivore, molto agili nel catturare al volo mosche, cavallette, grilli, libellule, coleotteri e altri insetti volanti dannosi all'agricoltura, rendendola quindi molto utile.
Durante il volo di migrazione soprattutto sorvolando il deserto, le rondini non sempre riescono a nutrirsi, pertanto son costrette a consumare le riserve di grasso accumulate durante la bella stagione, così rischiando la denutrizione, al punto che molte non sopravvivono.
Proprio per la pericolosità del tratto del Sahara, alcuni uccelli preferiscono seguire la rotta più lunga lungo la costa dell’Africa per evitarlo, mentre altre rondini viaggiano più ad est e giù per la valle del Nilo.
A differenza di molti altri passeracei che scelgono di spostarsi di notte per evitare i predatori , le rondini sono migranti diurne e viaggiano quasi a livello del suolo o sfiorando le onde così hanno il vantaggio di sfruttare le correnti di aria riscaldata dal sole per lasciarsi trasportare.
La scienza finora ha spiegato solo in parte i meccanismi che indicano agli uccelli migratori la giusta rotta: è ormai certo che si orientano con le stelle e con il sole, ed è stato dimostrato che sono in grado di percepire l'intensità del campo magnetico terrestre (che aumenta progressivamente dall'equatore verso i poli) in modo da sapere dove si trovano e riuscire sempre a ritrovare il loro nido.
E' proprio il caso, di augurare buon viaggio e buona fortuna a questi intrepidi uccellini migratori, sperando di rivederli sani e salvi in primavera!
RONDINI
Che mi cerchino domani.
Oggi ho appuntamento con le rondini.
Nelle piume bagnate dalla prima pioggia
giunge il fresco messaggio dei nidi celesti.
La luce va cercando un nascondiglio.
Le finestre voltano folgoranti pagine
all’improvviso spente in vaghe profezie.
Fu un paese fertile ieri la coscienza..
Oggi campo di rocce.
Mi rassegno al silenzio
ma comprendo il grido degli uccelli
il grido grigio d’angoscia
di fronte alla luce soffocata dalla prima pioggia.
Jorge Carrera Andrade
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