Vi lascio tra le braccia di Morfeo, il dio greco dei sogni, che veniva raffigurato con in mano un mazzo di papaveri con cui sfiorava le palpebre degli uomini addormentati... a domani!
TRA I FILARI
Nell’arco del battito lesto
della tacita notte
si stende il filtro quieto della pace.
E’ tregua effimera nei campi in fiore.
Al cospetto della luna
si snatura il rosso dei papaveri.
Geme il cuore nostalgia arcaica,
si abbevera alle classiche scritture
e anche il dolore si cosparge
di coriandoli allegri e profumati.
Breve, impercettibile il respiro del creato.
Gioca impavida la sorte con la vita
tra i filari su in collina.
Anche l’ombra ha la sua luce.
Roberta Bagnoli
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