Una delicata carezza primaverile e l’augurio
di tanti giorni luminosi e colorati come i fiori che rendono così speciale il
mese di maggio quando, circondati da tanto meraviglioso sfoggio della natura,
ogni malinconia sembra proprio fuori luogo!
E allora non esitiamo a mandarla via…
DISSI ALLA MALINCONIA
…il chiaro del mattino
disperdeva le ombre,
le paure,
e il Canto
giungeva da lontano,
uno stornir di fronde
tra le cime del faggeto…
E fu allora
che colsi la carezza
della Primavera.
Dissi alla solitudine
che non sarei tornato
alla sua casa
in fondo al viale,
dissi alla tristezza
che non avrei più giocato
con i suoi sassi
umidi di lagrime.
Maggio
era un pentagramma
di colori,
un richiamo
leggero e possente
nascosto tra le foglie,
un raggio di luce
nella palude
dei Pensieri Immobili.
La Primavera
mi baciò sulla bocca,
tinse d’azzurro il mio sguardo,
e accese di sole
i miei pensieri…
Dissi alla malinconia
che non sarei più tornato
a cenare alla sua mensa…
Giorgio Alessandro Bonin
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