28 luglio 2013

Una preghiera per ogni dito della mano -J. M. Bergoglio

   


Papa Francesco ,in visita in Brasile,paese con un enorme tasso di povertà e degrado,continua a mostrare il grande  desiderio che ha di comunicare soprattutto  con i poveri.
Papa Francesco è  il più umile tra gli umili,ma con una forza spirituale che lo eleva al di sopra di tutti quanti lo hanno preceduto...nessuno come lui in così poco tempo ha raccolto tanti consensi ,ottenuti oltretutto per i fatti e non solo per le belle parole e con la sua "normalità" e con i suoi semplici ,ma efficaci insegnamenti ha conquistando TUTTI !!
Sarà che la Chiesa aveva capito che doveva cambiare drasticamente rotta,perchè si stava allontanando sempre più dai suoi fedeli e Papa Francesco ha certamente invertito il senso di marcia,andando incontro al popolo con calore ,comprensione e umanità e il popolo lo sente uno di loro,senza nessuna barriera!
Con lui tutti possiamo diventare più ricchi ,molto molto più ricchi nello spirito!


"Certamente è necessario dare il pane a chi ha fame, ma c’è fame più profonda che solo Dio può saziare, fame di dignità, la vita - che è dono di Dio, valore da tutelare, la famiglia - rimedio contro lo sfaldamento sociale, l’educazione integrale, la salute per avere il benessere anche spirituale, la sicurezza, nella convinzione che la violenza può essere vinta solo a partire dal cambiamento del cuore umano».
Se si siamo generosi nel coinvolgere una persona, non solo non rimaniamo più poveri ma ci arricchiamo. Come dice il proverbio si può sempre aggiungere più acqua ai fagioli! 


E voi lo fate con amore mostrando che la vera ricchezza non sta nelle cose ma nel cuore»."

(Papa Francesco- In occasione della XXVIII  Giornata mondiale della gioventù - Brasile 22-29 LUGLIO 2013 



"Non fatevi illudere dalla "sete di denaro": nessuno lo può portare con sé, il denaro lo deve lasciare". "La mia nonna - racconta il Papa - ci diceva :"bambini, il sudario non ha tasche'"


Anche come pregare ci suggerisce Papa Francesco per non dimenticarsi di nessuno...


UNA PREGHIERA PER OGNI DITO DELLA MANO

1. Il pollice è il dito a te più vicino. Comincia quindi col pregare per coloro che ti sono più vicini. Sono le persone di cui ci ricordiamo più facilmente. Pregare per i nostri cari è "un dolce obbligo".

2. Il dito successivo è l'indice. Prega per coloro che insegnano, educano e curano. Questa categoria comprende maestri, professori, medici e sacerdoti. Hanno bisogno di sostegno e saggezza per indicare agli altri la giusta direzione. Ricordali sempre nelle tue preghiere.

3. Il dito successivo è il più alto. Ci ricorda i nostri governanti. Prega per il presidente, i parlamentari, gli imprenditori e i dirigenti. Sono le persone che gestiscono il destino della nostra patria e guidano l'opinione pubblica... Hanno bisogno della guida di Dio.

4. Il quarto dito è l'anulare. Lascerà molti sorpresi, ma è questo il nostro dito più debole, come può confermare qualsiasi insegnante di pianoforte. È lì per ricordarci di pregare per i più deboli, per chi ha sfide da affrontare, per i malati. Hanno bisogno delle tue preghiere di giorno e di notte. Le preghiere per loro non saranno mai troppe. Ed è li per invitarci a pregare anche per le coppie sposate.

5. E per ultimo arriva il nostro dito mignolo, il più piccolo di tutti, come piccoli dobbiamo sentirci noi di fronte a Dio e al prossimo. Come dice la Bibbia, "gli ultimi saranno i primi". Il dito mignolo ti ricorda di pregare per te stesso... Dopo che avrai pregato per tutti gli altri, sarà allora che potrai capire meglio quali sono le tue necessità guardandole dalla giusta prospettiva.
Jorge Maria Bergoglio

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