Questo ciliegio fuori il cancello di casa mia è la prima cosa che vedo ogni mattina
aprendo le finestre e mi ha ispirato una modestissima chiamiamola... poesia!
VECCHIO CILIEGIO
I tuoi annosi rami,
che hanno gioito
infinite primavere,
affrontato
devastanti stagioni
e retto agli estivi
assalti ingordi
di chi voleva
assaporare i frutti,
non hanno tuttavia
sopportato il peso
dell’ultima lieve
neve
che tardiva ha
imbiancato la valle .
Eppure, giunto il
tempo,
indomito hai
agghindato
i superstiti rami
spezzati
di fiorite promesse
che ora mostri con
orgoglio al cielo,
appagato se,
anche solo
un uccellino
sfamerai.
Povero vecchio
ciliegio,
incurante delle
ferite,
sei riuscito a
tirar fuori il meglio
da quanto restava
di te
e io,
e io,
osservando il tuo
illuminante esempio,
ho sentito
rifiorire
nuove e rigeneranti
motivazioni
in quel che resta
di me...
(Anna Maria Spadafora)
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