14 maggio 2018

FRANK SINATRA - THE VOICE


«Progresso significa che per tutto occorre
sempre meno tempo e sempre più denaro.»

 FRANK SINATRA

Il 14 maggio di 20 anni fa, si spegneva  "THE VOICE", cantante , attore e conduttore di fama mondiale...

Francis Albert Sinatra, detto Frank, nasce a Hoboken nel New Jersey il 12 dicembre 1915.
Il padre Saverio, nei primi del Novecento, per sfuggire alla giustizia probabilmente a causa di un delitto d’onore, dalla Sicilia emigra in America, dove assume il nome Anthony Martin e si guadagna da vivere svolgendo vari mestieri come l’operaio, il pugile dilettante e infine il vigile del fuoco.
La madre Natalina, in America Dolly, di origini liguri, contribuisce a mantenere la famiglia gestendo un piccolo negozio e svolgendo piccoli lavori per famiglie.
Poco incline allo studio, Frank lascia presto la scuola, con grande disapprovazione del padre, per lavorare prima in una libreria, poi come operaio portuale, imbianchino e strillone, ma è la passione per il canto a dargli la giusta direttiva di vita. 



 L’ammirazione per Bing Crosby, che ascoltava spesso alla radio, non fa che accrescere il suo desiderio di diventare cantante e nel 1935 con il suo primo gruppo, gli Hoboken Four, vince il concorso per giovani talenti emergenti organizzato da una importante radio.
Iniziò così a mantenersi con il canto, ma nonostante si esibisse in una ventina di spettacoli alla settimana, i guadagni continuavano a essere esigui.
  Nel 1938 Sinatra fu assunto come intrattenitore ufficiale del Rustic Cabin, un locale di New York che trasmetteva spettacoli dal vivo.
 In pratica anche Sinatra dovette fare una dura gavetta prima di diventare noto in tutto il mondo soprattutto come “The Voice” (la voce), ma anche con i soprannomi “Ol’Blue Eyes” (vecchi occhi blu), Frankie Swoonatra, derivato dal verbo “swoon”, cioè “svenire”, con palese riferimento all'effetto che produceva sulle sue ammiratrici.
Durante la sua carriera incide più di duemiladuecento canzoni per un totale di 166 album, dedicandosi anche, con fortuna, al grande schermo.
Con ben 150 milioni di dischi venduti è considerato uno dei più prolifici artisti musicali, insieme a The Beatles ed Elvis Presley.


Sinatra fu spesso accusato di avere connivenze con la mafia e in particolare con il gangster Sam Giancana, proprietario di un Casinò a Las Vegas, che lo avrebbe aiutato a fare carriera, ma non fu mai possibile provare le accuse.
Ben più nobili le sue amicizie con Dean Martin, Sammy Davis jr., Peter Lawford e Joey Bishop, tutti componenti del gruppo Rat Pack (letteralmente: "branco di ratti"), con cui tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta Sinatra si esibiva in molti locali e casinò di Las Vegas e Atlantic City.


Con i Rat Pack girò anche dei film tra cui, il più noto, “Colpo grosso” del 1960, di cui venne poi fatto nel 2001 il remake “Ocean's eleven”.
Da sempre vicino alle cause per i diritti umani, (si può infatti dire che il gruppo dei Rat Pack contribuì alla lotta contro il razzismo rifiutando di esibirsi nei locali dove veniva discriminato Sammy Davis), fino all’ultimo Sinatra effettua generosa beneficenza a favore dei bambini e delle classi disagiate.
Sinatra fu anche amico di molti presidenti degli Stati Uniti, primo fra tutti John Kennedy, a cui presentò la star indiscussa del cinema Marylin Monroe.
Tra le sue attività Sinatra fondò anche una propria casa discografica e un casinò a Las Vegas. 
                   

Molto vivace fu anche la vita sentimentale, costellata da donne bellissime.
Nel 1939 sposa Nancy Barbato, dalla quale ha tre figli: Nancy, Frank Jr. e Christina.
Sinatra divorzia da Nancy nel 1951 per sposare l'attrice Ava Gardner.
La loro chiacchieratissima unione, caratterizzata da violenti litigi e clamorosi tradimenti sia da una parte che dall'altra, non durò molto a lungo: si separarono pochissimo tempo dopo e divorziarono definitivamente nel 1957.


La terza moglie di Frank Sinatra fu l'attrice Mia Farrow, più giovane di lui di trent'anni; I due si sposarono nel 1966, ma divorziarono due anni dopo.


Nel 1976 Sinatra sposa Barbara Blakely Marx, ex-moglie di Zeppo Marx, anche se si vocifera che fino all'ultimo avesse cercato di convincere Ava Gardner a tornare con lui.
 Il loro matrimonio durò oltre vent'anni, fino alla morte di Sinatra.


Gli furono attribuiti innumerevoli flirt: Lana Turner, Marilyn Monroe, Anita Ekberg, Angie Dickinson e anche con la nostra Raffaella Carrà, con cui girò il film Il colonnello Von Ryan nel 1965.
Solamente tra il 1947 ed i primi anni '50, la sua luminosa carriera attraversa una breve crisi professionale dovuta ad un malore che colpisce le sue corde vocali.
 Il momento di appannamento viene superato brillantemente grazie al film di Fred Zinnemann "Da qui all'eternità", con cui conquista l’Oscar come Migliore Attore non Protagonista.

      
Da sempre vicino alle cause per i diritti umani, già nei primi anni '50 si schiera a favore dei neri, vicino al suo inseparabile amico Sammy Davies Jr., fino all'ultimo Sinatra non si sottrae dal compiere nobili azioni di beneficenza a favore dei bambini e delle classi disagiate.


La canzone che forse più lo rappresenta nel mondo è la famosissima "My way", ripresa da moltissimi artisti, e rivisitata in moltissime versioni.
Tra gli ultimi omaggi che l'America tributa a questo grande showman, vi è un regalo speciale per i suoi ottant'anni, nel 1996: per i suoi occhi blu, l'Empire State Building per una notte si illumina d'azzurro tra coppe di champagne e gli inevitabili festeggiamenti, cui The Voice è abituato.
L'omaggio si è ripetuto in occasione della sua morte avvenuta il 14 maggio 1998 a West Hollywood.



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